A 76 anni dal 9 Maggio 1945 presidio unitario proposto dal PCI con la partecipazione di PMLI e PRC
A Milano reso onore ai martiri sovietici della lotta contro il nazifascismo
Accolta con interesse la denuncia del PMLI sulla risoluzione anticomunista dell’europarlamento
Redazione di Milano
Per commemorare il 76° della Liberazione dell’Europa dal nazifascismo, il 9 Maggio si è svolto a Milano un presidio unitario, proposto dal PCI con la partecipazione di PMLI e PRC, presso il Cimitero Maggiore davanti al Monumento ai caduti sovietici nella Resistenza italiana (soldati dell'Armata Rossa ex prigionieri di guerra catturati dagli invasori nazifascisti liberatisi dopo l'8 settembre 1943 e unitisi ai partigiani italiani) per celebrare il Giorno della Vittoria assieme ad alcuni residenti di nazionalità un tempo sovietiche.
L’iniziativa si è svolta alle ore 12, ben 2 ore di ritardo dall’orario prestabilito, per imposizione (tramite i suoi agenti) della questura la quale per “motivi di sicurezza”, ha voluto dare la precedenza ai fascisti che provocatoriamente, quello stesso giorno e nello stesso orario, si erano dati appuntamento al campo 10 per omaggiare i loro camerati repubblichini e delle Waffen SS italiane lì sepolti in barba alla XII disposizione transitoria e finale della vigente Costituzione e della relativa Legge Scelba che punisce l’apologia di fascismo.
Presenti militanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI, sotto la rossa bandiera del Partito, con nel corpetto la locandina creata per l’occasione dalla Cellula con la parola d'ordine “Onoriamo la grande e storica Vittoria del 9 Maggio 1945 che fu ottenuta grazie al ruolo decisivo svolto dalla Unione Sovietica guidata da Stalin”. Parola d'ordine che è il titolo di un volantino redatto dalla stessa Cellula nell’occasione (testo pubblicato a parte). Il volantino è stato letto con manifesta approvazione dai sinceri comunisti presenti.
I nostri compagni hanno deposto sotto il monumento una copia della suddetta locandina e lasciato ognuno un garofano rosso (così come da tradizione hanno fatto tutti i presenti) e hanno coinvolto tutti i manifestanti al canto dell’Inno dell’Unione Sovietica del 1943 (in russo) e de “l’Internazionale” (in italiano) a conclusione della riuscita iniziativa unitaria.
12 maggio 2021