Nell’ambito di un dibattito sulla sua candidatura
Bassolino si propone come sindaco di Napoli e attacca l’astensionismo
Il neopodestà De Magistris sceglie l’assessore ai giovani Clemente come successore
Redazione di Napoli
I partiti del regime neofascista stanno affilando le armi in vista della prossima tornata elettorale comunale che è stata spostata da maggio a ottobre 2021.
Da tempo ormai è sceso in campo con una sfrontatezza non da poco Antonio Bassolino che sta cercando di convogliare tutta la “sinistra” attorno alla sua figura, atteso che il PD ancora deve scegliere il candidato, dopo una prima opzione sul ministro dell’Università, Manfredi, poi congelata in attesa di risolvere il bailamme che attanaglia da mesi – se non da anni – la direzione provinciale e regionale dei neoliberali di Letta.
In uno degli incontri organizzato dal comitato che appoggia il rinnegato del comunismo Bassolino, il 10 maggio nel quartiere di Secondigliano, nonostante le domande espresse, anche criticamente sul suo operato passato e nei confronti dell’attuale giunta arancione, il ri-aspirante sindaco concentrava una parte della sua risposta sulla questione dell’astensionismo elettorale, chiaramente quello di sinistra, invitando esplicitamente a recarsi alle urne rifacendosi - per la prima volta - correttamente ai dati delle ultime elezioni comunali dove meno del 40% degli aventi diritto era andato a votare con un’altissima diserzione delle urne da parte delle masse popolari napoletane. L’incontro, infatti, non si concludeva con particolari applausi o convinzione da parte dell’uditorato che aveva messo sul piatto quattro questioni non da poco come lavoro, periferie urbane, trasporti, ambiente e con risposte che pescavano dal solito armamentario demagogico che ha contraddistinto da sempre l’ex sindaco operaista (del tipo: “ci vuole la vostra tenacia, mi dicono per strada: ma poi dipende da tutti noi, rispondo”) fino all’attacco frontale all’astensionismo.
In risposta l’ormai candidato alla presidenza della Regione Calabria, l’attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ha parlato di “errore politico: Bassolino ha consegnato Napoli alla fine del suo mandato piena di rifiuti”, lanciando ufficialmente la figura dell’assessore ai giovani della giunta arancione, Alessandra Clemente, mentre attacca la confusione che regna nel PD e suona il de profundis al M5S per le alleanze per le comunali che vorrebbe stringere proprio col partito di Letta.
I partiti della destra del regime neofascista, anche se non è ufficiale, lavorano alla candidatura del magistrato antimafia Catello Maresca: Più volte è stato fatto il suo nome.
In questo marasma dove nessuno accenna ai temi concreti che dovrebbero essere ai primi posti della campagna elettorale, primi fra tutti lavoro e periferie urbane, l’unico obiettivo dei poli del regime neofascista è raggiungere le poltrone di palazzo S. Giacomo; viceversa il proletariato e le masse popolari devono avere come unico obiettivo quello di sfiduciare le fazioni borghesi di destra e di “sinistra” punendone i rispettivi partiti con l’astensionismo propugnato dal PMLI.
26 maggio 2021