Comunicato dell'Ufficio stampa del PMLI
Gravissima provocazione della polizia contro la partecipazione alla manifestazione del 22 maggio contro il G20
Denunciamo il provocatorio tentativo della polizia che il 22 maggio ha fermato, perquisito e identificato a scopo intimidatorio diversi pullman di manifestanti diretti a Roma, fra cui il nostro proveniente da Firenze con a bordo le delegazioni di Potere al Popolo, PMLI e Carc, col chiaro intento di impedirne la partecipazione al corteo. Nel nostro caso, grazie al sangue freddo di alcuni compagni che non hanno risposto alle provocazioni, ha impedito ai poliziotti di raggiungere il loro scopo e alla fine ci hanno lasciato proseguire il viaggio. Il nostro autobus è stato bloccato e perquisito all’uscita del casello autostradale di Roma Nord. Il capo del reparto della Digos voleva sequestrare tutto, aste di legno e di plastica utilizzate per le bandiere e i cartelli “perché sono oggetti con cui vi potete fare male... noi siamo qui per proteggervi... dovete collaborare”.
Tutti i capi delegazione dei partiti e l’autista dell’autobus sono stati identificati.
Alla ferma contestazione dell’illegittimo sequestro il responsabile della polizia ha preso un’asta di plastica e ha colpito violentemente e per diverse volte il compagno alle gambe esclamando: “lo vedi che fa male”. Sono stati filmati tutti i materiali di propaganda del PMLI e sequestrata una copia cartacea dei volantini e delle locandine. Per completare l’opera i poliziotti sono saliti sul pullman e filmato tutti le compagne e i compagni presenti.
Abbiamo denunciato la gravissima provocazione poliziesca in piazza durante le interviste rilasciate ad alcuni media fra cui, Ansa TV e Inventare il futuro, a cui chiediamo, insieme ai Partiti, sindacati e movimenti con cui abbiamo copromosso la grande manifestazione di ieri, la pubblicazione sul web.
Dall’installazione del governo del banchiere massone Draghi, sostenuto dall’ammucchiata liberale, liberista, razzista e fascista, il vento della repressione spira come un uragano, che si è già abbattuto pesantemente sulle lotte operaie. Occorre opporsi risolutamente e unitariamente, ne vanno delle democrazia e libertà di manifestare garantite dalla stessa Costituzione.
L’Ufficio stampa del PMLI
Firenze, 23 maggio 2021
Questo comunicato ha ricevuto diversi consensi militanti da parte di anticapitalisti e antifascisti. Tra tutti segnaliamo quello del compagno Sandro Scardigli, Segretario del PCI Empolese Valdelsa, che ha fatto sapere che il comunicato del PMLI è stato pubblicato su Facebook PCI Toscana, Empolese Valdelsa, Federazione fiorentina, Arezzo Pisa, Valdarno fiorentino e PCI Toscana