Per falso ideologico
Rinviato a giudizio Bianco, ex sindaco Pd di Catania
Il 12 marzo il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Catania ha rinviato a giudizio l’ex sindaco PD Enzo Bianco, già ministro dell’Interno, e i suoi più stretti collaboratori accusati di aver falsificato per anni il bilancio del comune di Catania.
Secondo l’inchiesta condotta dal Pubblico ministero (Pm) Carmelo Zuccaro, l’amministrazione Bianco da una parte avrebbe “falsamente attestato la veridicità delle previsioni di entrata” dei bilanci tra il 2013 e il 2018, dall’altra avrebbe “sottostimato i debiti scaturiti dai rapporti con le società partecipate (Sidra, Asec, Trade, Amt, Catania Multiservizi)”. Inoltre avrebbe anche “dolosamente omesso l’iscrizione nell’atto contabile di somme sufficienti a finanziare gli ingenti debiti fuori bilancio”.
In tutto sono 29 gli indagati, l’accusa è di falso ideologico. Con Bianco sono coinvolti tutti i componenti della sua giunta comunale, i dirigenti, i ragionieri e i revisori che hanno approvato negli anni i bilanci.
Sulla stessa vicenda la Corte dei conti della Sicilia aveva già condannato Bianco a un risarcimento di 48 mila euro e all’interdittiva legale per 10 anni. Gli assessori sono stati condanni a risarcire dai 14 mila ai 51 mila euro a testa. Secondo la relazione dei revisori contabili, Bianco e la sua giunta avevano “contribuito al verificarsi del dissesto finanziario” dell’ente.
Sull’ex ministro pende anche l’accusa di turbata di libertà del procedimento di scelta del contraente, perché Bianco avrebbe “istigato” e “sollecitato” gli ex rettori dell’ateneo di Catania, Giacomo Pignataro e Francesco Basile, a far ottenere una cattedra al suo assessore Orazio Licandro, tra i rinviati a giudizio per il dissesto finanziario. La decisione del Giudice per l'udienza preliminare (Gup) è attesa nei prossimi giorni.
2 giugno 2021