Comunicato stampa unitario PRC-PMLI a Biella
Contro la discarica di amianto e le grandi opere inutili e dannose solo la mobilitazione ci salverà
Rifondazione Comunista Biellese insieme al Partito Marxista-Leninista Italiano- Biella, visto l'esito dell'ultima conferenza dei Servizi del 21 giugno, confermano la propria solidarietà alle cittadine e ai cittadini di Salussola, e al loro gruppo di giovani, scesi in piazza con il Comitato “Salussola Ambiente è Futuro” contro la discarica di amianto.
La proponente ditta “Acqua e Sole”, dopo aver richiesto nel Recovery Plan, assistita dall'Unione Industriale, ben due milioni di finanziamento, ha trovato parere favorevole di ASL e Provincia per l'infausto progetto, tra lo sconcerto generale di chi si illude che la salute pubblica fosse ancora la mission
dell'Azienda Sanitaria e che la Provincia, a fronte della mole di documenti prodotti dalle Associazioni Ambientaliste, avrebbe sostenuto il NO, così come gli Enti Locali avevano espresso.
Legittimi dunque i sentimenti di rabbia e delusione.
Apprendere che un dirigente della Provincia di Biella, guidata da Gianluca Foglia Barbisin, in quota Partito Democratico (PD), abbia espresso un assenso formale, conferma ancora una volta che la politica del “centro-sinistra” di fronte alla scelta tra bene pubblico, volere della popolazione e profitto privato sceglie deliberatamente il secondo. Vale per la discarica, vale per le grandi opere inutili e dannose come il TAV con tutto lo smarino di amianto che quel buco nella montagna produrrà, rischiando che tale smarino possa essere stipato nella discarica di Salussola nel prossimo futuro.
La transizione ecologica del governo di Confindustra e Finanza Draghi, sostenuto da tutti, Movimento 5 Stelle compreso, non può produrre né a livello centrale né sui territori politiche alternative se non a parole poi smentite dai fatti (in Valsusa lo hanno visto già), perché il capitalismo è barbarie e di ambiente e salute fa merce e profitto.
Il gioco delle parti poi è vecchio come il “Cuccu”, riprova ne è il presidente della Provincia di Biella, nonché sindaco di Coggiola che due settimane fa si è presentato davanti ai manifestanti contro la costruzione della nuova diga in Valsessera affermando che lui è un fiero paladino della difesa dell’integrità ambientale della nostra provincia e che mai presterà il fianco ad operazioni edilizie che potrebbero anche solo lontanamente deturpare i fragili equilibri degli ecosistemi locali.
Al presidio sotto le finestre della Provincia eravamo presenti con lo striscione “Né Amianto Né Tav” a buon titolo, perché senza clamore, ma con serietà avevamo sostenuto le contro-osservazioni nel gruppo rappresentato da Daniele Gamba alle passate conferenze e abbiamo presenziato a presidi e mobilitazioni che auguriamo continuino a difesa del nostro fragile territorio per bloccare i progetti dei signori del cemento.
La Segreteria di Rifondazione Comunista Biellese e l’Organizzazione di Biella del PMLI
Biella, 26 giugno 2021