Intervento di Francesco Monti a nome del PMLI alla manifestazione di Reggio Calabria
Continuiamo a colpire uniti e allora vinceremo nella lotta contro i governi nazionale e locali

Dal corrispondente dell’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del
PMLI
Oggi volevano negarci il diritto di manifestare, un diritto garantito dalla stessa Costituzione borghese del ‘48. Non ci sono riusciti. In questa importante giornata di lotta senza precedenti nella storia di Reggio Calabria PCL, PMLI e PRC scendono in piazza con i loro vessilli per dimostrare che l’unità di opposizione di classe di quelle forze politiche che si collocano a sinistra del PD, passato ormai armi e bagagli nel campo del capitalismo e della reazione e logorato da faide interne, è possibile. Noi oggi abbiamo vinto, a perdere ancora una volta sono gli assenti, chi ha ignorato l’invito, snobbandoci. Bisogna essere consapevoli che senza la creazione e lo sviluppo di un radicato fronte unito anticapitalista è praticamente impossibile lottare per una società migliore senza più oppressori e oppressi che si chiama socialismo.
Ci siamo riuniti qui, davanti Palazzo San Giorgio per denunciare pubblicamente a gran voce le politiche fallimentari portate avanti negli anni dalle varie amministrazioni comunali di “centro-destra” e “centro-sinistra” iniziando dal cosiddetto modello Reggio inventato dal condannato Scopelliti per finire alla giunta antidemocratica e antipopolare capeggiata dall’attuale sindaco PD Giuseppe Falcomatà, incapace dal suo insediamento ad oggi, di risolvere i veri problemi della città. Tra i più importanti possiamo certamente annoverare: l’emergenza rifiuti, la disoccupazione, la crisi idrica, la riqualificazione delle periferie, l’assegnazione degli alloggi popolari, la lotta alla criminalità organizzata. L’inchiesta sui brogli elettorali alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre 2020 è l’ennesima dimostrazione di come l’elettoralismo borghese (sempre meno praticato dalle masse) abbia ormai toccato il fondo della degenerazione divenendo di fatto la personificazione della corruzione politica, sociale e morale.
Sullo sfondo la grave crisi economica causata dal Coronavirus che ha peggiorato ulteriormente le condizioni di lavoro e di vita del proletariato e delle masse popolari reggine e l’avvento del governo del banchiere massone Mario Draghi, una disgustosa ammucchiata dei partiti della destra e della “sinistra” borghese, espressione del capitalismo, dell’alta finanza e dell’Ue imperialista che va appunto combattuto strenuamente e spazzato via creando un fronte unito antidraghiano più vasto possibile.
L’Italia futura che da sempre hanno in mente i marxisti-leninisti è quella che vede il dominio del proletariato e del socialismo, la cancellazione di ogni tipo di disuguaglianza e l’inizio della soppressione delle classi che avverrà nel comunismo, la fine della disoccupazione e della povertà, il lavoro per tutti il benessere del popolo, piena libertà e democrazia per il popolo. In sostanza una nuova economia e un nuovo Stato modellati secondo gli interessi del proletariato e delle masse lavoratrici in grado di affrontare qualsiasi emergenza a partire da quella sanitaria.
Ci sono ancora tante battaglie unitarie da portare avanti. Nell’immediato dobbiamo opporci fermamente sia alla costruzione dell’inutile ponte sullo stretto di Messina, sia al progetto di legge del fascista Cirielli che vuole mettere al bando i partiti comunisti.
Se continueremo a colpire uniti come oggi, vinceremo!

7 luglio 2021