Riuscito sit-in di protesta davanti al comune di Reggio Calabria
PCL, PMLI e PRC uniti in Piazza Italia contro la giunta antipopolare Falcomatà

Il sindaco visti i manifestanti evita il confronto
Monti:"L'unità delle forze di opposizione oggi ha vinto, hanno perso gli assenti"
 
Dal corrispondente dell’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del
PMLI
Sabato 3 luglio mattina a Reggio Calabria, il Coordinamento locale delle Sinistre d’opposizione, PCL-PMLI–PRC, ha organizzato davanti Palazzo San Giorgio un sit-in di protesta con lo slogan: “No ai brogli! Sì al futuro!”.
Militanti dei vari partiti, armati di bandiere, striscioni e megafono, si sono ritrovati in Piazza Italia per presentarsi ufficialmente alle masse reggine e denunciare pubblicamente non solo le malefatte dell’attuale amministrazione comunale di “centro-sinistra” capeggiata dal sindaco PD Giuseppe Falcomatà ma anche i fallimenti politici di quelle precedenti.
Ad onor di cronaca il sit-in stava per saltare perché il Comune non voleva concedere l’uso della piazza essendo l’evento organizzato vicino ai “palazzi istituzionali”. Una motivazione alquanto ridicola e priva di ogni fondamento in netto contrasto coi principi democratici sanciti dalla Costituzione borghese del ‘48.
Dopo ore di attesa e un vergognoso gioco a “scarica barile” la prefettura di Reggio Calabria ha messo le cose a posto facendo da “mediatore” e permettendo così il regolare svolgimento della manifestazione.
Nonostante il gran caldo, alcuni passanti si sono fermati per leggere il contenuto degli striscioni preparati per l’occasione. In uno c’era scritto: “Reggio C. I redditi più bassi, servizi inesistenti, tariffe più alte in Italia, pagare secondo il reddito”.
C’era l’emittente locale “Tempostretto” che ha intervistato il compagno del PCL Pino Siclari non concedendo però spazio ai rappresentanti degli altri partiti organizzatori “per ovvie questioni di tempo”.
Gli interventi al megafono, tutti applauditi compreso quello del PMLI il cui testo viene pubblicato a parte, hanno avuto come comune denominatore l’allargamento e il rafforzamento del fronte unito anticapitalista per continuare a condurre a Reggio Calabria una lotta senza esclusione di colpi sia alla giunta antidemocratica e antipopolare guidata da Falcomatà, il quale dopo aver visto i manifestanti in piazza ha tirato dritto evitando il confronto, sia al governo del banchiere massone Mario Draghi espressione del capitalismo, dell’alta finanza e dell’Ue imperialista.
A fine manifestazione, i compagni si sono salutati fraternamente con l’impegno di riunirsi presto per pianificare nuove iniziative unitarie.

7 luglio 2021