Nel giorno della Liberazione dal nazifascismo
Firenze antifascista in piazza con i lavoratori licenziati della GKN
Il combattivo corteo notturno aperto dall'ANPI con la bandiera originale della Brigata partigiana “Vittorio Sinigaglia”. Delegazioni di tante fabbriche toscane. Cantata “Bella Ciao”. Tra le tante bandiere rosse quella della delegazione del PMLI diretta da Claudia Del Decennale. Salvetti: “Chiediamo il ritiro dei licenziamenti. Il sindaco Nardella chiede a Draghi fermare il licenziamento collettivo. Il cardinale Betori: “Un grande dramma della ingiustizia, le ragioni della finanza prendono il sopravvento sulle ragioni dell'uomo”. I lavoratori insoddisfatti degli incontri al Mise continuano a sviluppare la lotta. Aperta una Cassa di resistenza con l'invito a fare delle donazioni
Scuderi: “La battaglia della GKN ha un valore politico e sindacale nazionale e una fondamentale importanza per bloccare i licenziamenti alla GKN e nelle altre fabbriche”
Redazione di Firenze
La sera dell'11 Agosto, 77° Anniversario dell'insurrezione di Firenze e della Liberazione della città dal nazi-fascismo, migliaia di manifestanti, certamente molti di più dei 5.000 riportati dalla stampa, hanno raccolto l'appello delle lavoratrici e dei lavoratori GKN e di ANPI Toscana a manifestare per il ritiro dei licenziamenti. Una scelta importante ed esemplare da parte dell'ANPI regionale: celebrare l'11 Agosto calandosi nell'attualità e schierandosi con la classe operaia, portando nelle piazze il sostegno alla lotta dei lavoratori GKN, mobilitando le proprie sezioni, e dando continuità al legame delle lavoratrici e dei lavoratori GKN con la Resistenza antifascista simboleggiato dall'appello “Insorgiamo!” ispirato all'inno dei partigiani fiorentini della Brigata partigiana garibaldina Sinigaglia. Un successo notevole dato il caldo asfissiante, codice arancione, e il periodo estivo.
All'appuntamento in Piazza della Signoria, alle 20:30, le lavoratrici e i lavoratori GKN sono giunti compatti e combattivi, molti insieme dalla fabbrica su scooter e moto con le bandiere rosse al vento; appena arrivati sono diventati il cuore pulsante della piazza gridando slogan e cori accompagnati da strumenti musicali e da tutto quello che fa rumore.
Via via la piazza si è animata con l'aggiunta di tante bandiere rosse accanto alle bandiere e ai medaglieri delle numerose sezioni e comitati provinciali dell'ANPI da tutta la regione; presenti i partiti con la falce e martello e i sindacati non confederali, insieme a delegazioni di lavoratori come la Texprint di Prato, la Piaggio di Pontedera e altri anche da fuori regione.
Spronati dalla dichiarazione del Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi: “La battaglia della GKN ha un valore politico e sindacale nazionale e una fondamentale importanza per bloccare i licenziamenti alla GKN e nelle altre fabbriche”, i compagni del nostro Partito erano presenti con una folta delegazione, guidata da Claudia Del Decennale, Responsabile del PMLI per la Toscana, e composta da militanti e simpatizzanti da tutta la provincia di Firenze. I compagni hanno gridato gli slogan, sventolavano le bandiere del Partito e indossavano i “corpetti” rossi con il manifesto in solidarietà ai lavoratori GKN, riprodotto in volantino, largamente diffuso, e anche su un lato del cartello, mentre sull'altro campeggiava il manifesto del Comitato provinciale di Firenze PMLI per la Liberazione di Firenze con aggiunta la scritta: “Ritirare i licenziamenti”. Una presenza apprezzata e fotografata. Il Comitato provinciale di Firenze del Partito ha aderito alla manifestazione ricevendo per iscritto un “grazie di cuore” da Bruno Possenti anche a nome del Coordinamento regionale ANPI.
Sull'arengario di Palazzo Vecchio, dominato dall'ormai storico striscione “Insorgiamo!” affiancato dal Medagliere dell'ANPI Firenze si sono alternati gli interventi di Bruno Possenti, coordinatore regionale dell'ANPI, schierato per il ritiro dei licenziamenti con queste parole: “Anche questa è una insurrezione, contro l’infamia perpetrata ai danni di questi operai, e di tanti altri lavoratori in giro per l’Italia. Gkn è diventata una linea del Piave”; del rappresentante del Comitato di sostegno alla lotta della GKN e di Dario Salvetti a nome del Collettivo di fabbrica che ha riportato le valutazioni negative delle lavoratrici e dei lavoratori GKN, data la totale indisponibilità del fondo Melrose (proprietario della fabbrica) di aprire una trattativa, rispetto alle proposte del governo Draghi di concedere 13 settimane di cassa integrazione ordinaria e sui contenuti della proposta di legge anti-delocalizzazioni, rilanciando l'obiettivo del ritiro dei licenziamenti.
I lavoratori pretendono: “la cassa integrazione deve essere integrata economicamente dall’azienda, estesa a tutte le ditte in appalto, il presidio e l’assemblea permanente devono continuare. Tuttavia, non possiamo non rilevare come 13 settimane di cassa siano una proposta contraddittoria e insufficiente in bocca a un Governo. Questa non è un'azienda in crisi. E l’ammortizzatore sociale dovrebbe servire a sostenere i cali di lavoro. Qua siamo invece di fronte a un fondo finanziario che ha deliberatamente organizzato la delocalizzazione dei volumi. La beffa è poi che queste settimane di cassa sarebbero completamente gratuite per Gkn. Altri soldi pubblici, quindi…”. E ancora: “sono inaccettabili i licenziamenti ma lo è anche la cassa integrazione per cessazione d’attività. La morte è morte, anche quando è preceduta da una lunga agonia, magari con morfina”.
C'era in piazza tutta la giunta comunale con il sindaco Dario Nardella che nelle celebrazioni della mattina ha lanciato un appello al governo “a cominciare dal presidente Draghi, di fermare questa procedura di licenziamento collettivo... Avete la forza, gli strumenti e l'autorevolezza per farlo. Non ci rassegneremo all'arroganza di chi mira al profitto senza riconoscere il valore del lavoro”.
Si è quindi formato un lungo corteo, aperto dagli striscioni e dalle bandiere dell'ANPI, compresa quella storica della Brigata Sinigaglia, e dagli striscioni della GKN, che ha attraversato il centro storico toccando diversi luoghi significativi della Resistenza fiorentina anche in Oltrarno. Un serpentone vivace e combattivo, con ripetuti slogan contro i licenziamenti e il governo Draghi, i canti della Resistenza, in particolare “Bella Ciao”.
Questa bella, significativa e importante manifestazione è stata il clou della mobilitazione nel mese di agosto, ma le lavoratrici e i lavoratori GKN hanno sviluppato altre importanti iniziative, a partire dalle 7 della mattina dell'11, sulla torre di Arnolfo in Palazzo Vecchio, quando è scattato il suono della Martinella che dette il via all'insurrezione di Firenze nel 1944, con la presenza, accanto al sindaco, di un rappresentante delle lavoratrici e dei lavoratori. Il giorno precedente ha partecipato al presidio in fabbrica anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli Cervi trucidati dai nazi-fascisti, a cui è intitolata la via dove ha sede la GKN.
Il 10 agosto il cardinale di Firenze Giuseppe Betori aveva dedicato una buona parte della solenne omelia in occasione di S. Lorenzo contro i licenziamenti alla GKN definiti: “Un grande dramma della ingiustizia, le ragioni della finanza prendono il sopravvento sulle ragioni dell'uomo”.
Il 17 agosto una delegazione di lavoratori GKN di Campi Bisenzio (Firenze) ha partecipato a un evento delle lavoratrici e dei lavoratori GKN di Birmingham (Gran Bretagna), anch'essi in lotta contro la chiusura dello stabilimento. Sabato 21 agosto sono andati in delegazione in provincia di Monza-Brianza alla Gianetti Ruote, un'altra fabbrica colpita dal licenziamento collettivo di tutti i dipendenti dopo il decreto sblocca-licenziamenti del governo Draghi, dove hanno attaccato ai cancelli uno striscione di solidarietà. Martedì 25 agosto si sono recati in corteo sotto la sede della Confindustria, dove nessuno li ha voluti incontrare, e poi alla Stazione centrale e nel centro di Firenze.
Giovedì 25 si è tenuta davanti ai cancelli un'assemblea con i giuristi progressisti per discutere sui contenuti di un'eventuale legge antidelocalizzazioni “alla faccia di Bonomi”, il presidente della Confindustria che ha liquidato, definendola “punitiva”, la timida bozza fatta circolare dal governo Draghi. Dario Salvetti riassume così le richieste dei lavoratori: “Se veramente si vuole una legge anti-delocalizzazione deve prevedere che lo Stato dichiari nulli i licenziamenti e che costringa chi se ne va a garantire la continuità produttiva dello stabilimento. Senza queste due sanzioni fondamentali chi prepara questa legge lo fa per smantellare questa lotta e non per tradurla in legge”.
La fase della “resistenza estiva” si è chiusa con un momento di socializzazione sabato 28 con concerto e cena.
Programmate importanti iniziative in vista di una grande mobilitazione il 18 settembre: dal 3 al 6 settembre 4 importanti assemblee a Napoli, Roma, Torino e Milano per dare gambe alla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori GKN di ampliare il fronte di lotta a livello nazionale. “Il nostro è un invito a insorgere. Solo se cambiano i rapporti di forza generali nel paese, noi possiamo sperare di salvarci. E se noi vinciamo, cambiano i rapporti di forza a favore di tutto il mondo del lavoro. Questo nostro invito oggi si irradia da Firenze al resto del paese.
È un invito rivolto innanzitutto alle nostre organizzazioni sindacali e a tutti coloro che sono oppressi. Che il nostro 'Insorgiamo' si trasformi in un moto generale di indignazione che vada oltre la nostra stessa vertenza e che si allarghi all’intero mondo del lavoro. Di una cosa siamo certi: Gkn Firenze non cadrà senza aver fatto di tutto per convocare una mobilitazione nazionale direttamente a Roma”.
Il 31 agosto è previsto un incontro al Mise (Ministero dello sviluppo economico), mentre è in fase di organizzazione una serie di mobilitazioni anche per il 9 settembre, giorno dell’udienza per la condotta antisindacale dell’azienda.
A sostegno della lotta è stata aperta una Cassa di resistenza lavoratori GKN Firenze, con l'invito a fare delle donazioni all'Iban IT 24 C 05018 02800 000017089491 con la causale: donazione cassa di resistenza Gkn. Il PMLI.Toscana e le istanze toscane di base del PMLI hanno già provveduto, secondo le proprie possibilità, a versare delle sottoscrizioni. Il Partito inoltre ha partecipato tramite suoi militanti al presidio della fabbrica durante il mese di agosto.
C'è poi l'invito a visitare e condividere le pagine di Facebook "Collettivo di fabbrica - lavoratori Gkn Firenze" e "Insorgiamo con i lavoratori Gkn".
I lavoratori hanno ribadito “la richiesta che il Consiglio regionale toscano si riunisca di fronte alla fabbrica con una sessione specifica, aperta alla cittadinanza e a nostri interventi di proposta, dove approfondire la mozione di indirizzo che lo stesso Consiglio regionale ha approvato il 20-7-2021”.
1 settembre 2021