Comunicato della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del PMLI
Vergogna! L'antifascismo sostituito dall'anticomunismo
Con la scusa del Covid è stato impedito al PMLI di partecipare alla commemorazione dell'Eccidio del Padule di Fucecchio

Di seguito pubblichiamo il comunicato della Cellula “Vincenzo Falzarano”” di Fucecchio (Firenze) del PMLI emesso dopo che ai suoi militanti è stato impedito dalla polizia di partecipare alle celebrazioni del 77° anniversario (23 agosto 1944) dell'eccidio nazifascista del Padule di Fucecchio.
Ringraziamo chi ci ha espresso la propria solidarietà. Tra questi segnaliamo i messaggi della sezione del PCI Empolese-Valdelsa e del suo Segretario, Sandro Scardigli.
 
Domenica 29 agosto, località Anchione, comune di Ponte Buggianese (Pistoia). Qui si svolge la commemorazione unitaria di una delle più efferate stragi nazifasciste della II guerra mondiale che hanno insanguinato la Toscana (174 morti). I compagni della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del PMLI, muniti di mascherina, mostrano il Green pass, si disinfettano le mani, misurano la temperatura, e vengono fatti entrare.
Immediatamente alcuni poliziotti circondano i compagni: vogliono i documenti, sapere dove andiamo (?), dove ci mettiamo, chiedono di svolgere le bandiere, ecc. Ci vogliono allontanare, e ci chiedono se abbiamo l'invito. Noi rispondiamo che non era richiesto e, a esclusione delle sedie riservate, basta il Green pass.
Cercano un appiglio per non farci entrare, vogliono dimostrare che in provincia di Pistoia le manifestazioni pubbliche sono a numero chiuso (anche all'aperto?). Nel frattempo si avvicinano altri poliziotti in borghese e carabinieri in divisa, poco più indietro alcuni vigili urbani, le “forze dell'ordine” sono almeno una dozzina. Un trattamento riservato neppure ai peggiori criminali.
Facciamo notare che se entravamo senza bandiere e magliette con la falce e martello nessuno avrebbe detto niente ma che “almeno fino ad oggi in Italia sono vietati i simboli nel nazismo e del fascismo e non quelli del comunismo” e denunciamo che questo atteggiamento non rispetta nemmeno la Costituzione. Dopo una lunga discussione decidiamo di uscire e posizionarci fuori dalle transenne.
Qui facciamo alcune foto e dopo un po' una guardia municipale e un carabiniere ci intimano perfino di smettere tale attività. Quando esce il fotografo de “La Nazione”, denunciamo il fatto: ci scatta qualche foto, dopo fermiamo la giornalista che ci ha indicato. Lei ci invita a fare un comunicato alla redazione di Montecatini. Intorno un nugolo di poliziotti, carabinieri e vigili con fare minaccioso ascolta la nostra conversazione.
I marxisti-leninisti non si fanno intimidire e denunciano questo atto vergognoso che dimostra a che livello è arrivato il disconoscimento dei valori della Resistenza, inseriti anche nella Costituzione in vigore, e di quanto sia andato avanti il revisionismo storico: si rivaluta il ventennio mussoliniano mentre si arriva a negare la presenza di un partito a una commemorazione di una strage nazifascista perché ha come simbolo la bandiera rossa e la falce e martello.
Chiediamo a tutti coloro che si rifanno a quei simboli, ma anche a tutti gli antifascisti, di tenere alti insieme a noi i valori della Resistenza, vigilando e denunciando tutti i tentativi di tapparci la bocca, di rivalutare il fascismo e di equiparare il socialismo e il comunismo al nazifascismo.
 
Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del PMLI
Fucecchio, 29 agosto 2021