Celebrato il 77° Anniversario del sacrificio dei 15 martiri antifascisti di Piazzale Loreto a MIlano
Il PMLI diffonde il volantino contro il governo Draghi e l'Editoriale di Scuderi
Redazione di Milano
Il 10 Agosto 1944 15 antifascisti e partigiani, in maggioranza operai, imprigionati dai fascisti furono prelevati dal carcere di San Vittore di Milano dalle SS tedesche comandate da Theodor Saevecke (divenuto in seguito agente della CIA e vicedirettore dei servizi di sicurezza del ministero degli Interni della Germania federale) su ordine del responsabile delle SS per l’Italia nord-occidentale Walter Rauff (colui che inventò le camere a gas mobili montate sui camion e si rese responsabile della morte di 150.000 civili in Polonia e in URSS, e nel dopoguerra grazie ai “buoni uffici” del Vaticano e della CIA fuggì in Cile dove lavorò come consulente presso la DINA, la famigerata polizia segreta di Pinochet).
Ai prigionieri fu detto che sarebbero stati condotti a Bergamo per essere poi inviati ai lavori forzati in Germania nell’Organizzazione Todt. Invece furono portati a Piazzale Loreto e lì vennero fucilati da un plotone di repubblichini della Legione Autonoma Ettore Muti. Tutto ciò venne giustificato come rappresaglia per un attentato (mai rivendicato) falsamente attribuito ai Gap contro un camion tedesco nei pressi dell’Albergo Titanius dove alloggiava la Wermacht e che non vide perire alcun soldato tedesco. La cosa più vergognosa fu che non solo i corpi dei martiri vennero lasciati per un giorno sul selciato della piazza con un cartello con scritto “Questi sono i GAP: assassini”, ma che i parenti delle vittime non potettero avvicinarsi alla piazza dove intanto le guardie repubblichine ridevano, calciavano e sputacchiavano sui corpi, mentre alcuni soldati nazisti assistevano compiaciuti.
Per il 77° Anniversario del sacrificio dei Quindici Martiri fucilati in piazzale Loreto, come ogni 10 Agosto, nella serata l’Anpi ha organizzato una manifestazione-presidio invitando a parteciparvi la Milano antifascista. Tra le insegne presenti, oltre alle bandiere dell’ANPI, prevalevano le bandiere rosse tra cui quelle del PMLI, del PCI e del PRC. Militanti della Cellula “Mao Zedong” di Milano del PMLI erano presenti con indosso le magliette rosse del PMLI; hanno diffuso centinaia di copie del volantino fronte-retro con il documento del Comitato centrale contro il governo Draghi e l’Editoriale del Segretario generale compagno Giovanni Scuderi per il 44° compleanno del PMLI.
Ad aprire gli interventi è stato il Coordinatore dell’ANPI Libri di Milano Marco Cavallarin che ha fatto un’introduzione del libro “Milano, l’eccidio e il contrappasso” scritto dal professor Massimo Castoldi, nipote del maestro partigiano Salvatore Principato Martire di Piazzale Loreto, che è successivamente intervenuto parlando del proprio libro.
Sergio Fogagnolo, figlio del martire Umberto e presidente dell’Associazione “Le radici della pace I Quindici”, in merito alla retorica della cerimonia istituzionale svoltasi la mattina (assente il sindaco Sala che ha mandato a rappresentarlo la sua vice Anna Scavuzzo) ha commentato: "personalmente, avrei voluto che ci fosse più realtà”; promuovendo invece “i valori civici per cui sono morti i Quindici" ha denunciato le istituzioni che non stanno facendo nulla di concreto per prevenire le numerose morti sul lavoro. Ha inoltre rivendicato che, in luogo dello ius soli
sportivo richiesto sull'onda dei successi olimpionici da atleti provenienti da famiglie di immigrati da altri paesi - che lo ius soli
di cittadinanza sia un diritto per tutti i figli nati in Italia da migranti.
La manifestazione è proseguita con un concerto del cantante antifascista Renato Franchi, accompagnato dall'Orchestrina del suonatore Jones, che ha concluso al canto di Fischia il Vento
, Stalingrado
e Bella Ciao
coinvolgendo tutti nel coro.
1 settembre 2021