Occorre la totale dedizione al Partito e alla causa da parte dei massimi dirigenti del PMLI
di Giovanni Scuderi

Noi siamo, come massimi dirigenti del Partito, continuamente sotto gli occhi attenti e vigili dei militanti e dei simpatizzanti del Partito e del proletariato rivoluzionario. Siamo scrutati e valutati per ogni nostro pensiero e gesto. Non possiamo fallire, non possiamo deluderli.
Occorre la nostra totale dedizione al Partito e alla causa. Dobbiamo continuare a mettere gli interessi della causa del Partito, del proletariato e del socialismo al di sopra della nostra stessa vita e subordinare gli interessi personali a quelli della causa.
Certamente non possiamo trascurare i nostri impegni e doveri di coppia e familiari, ma mai essi devono condizionare i nostri impegni e doveri politici. Il nostro dovere più grande è servire il Partito, il proletariato e la causa con tutto il cuore e con tutto noi stessi.
Certamente non possiamo non avere dei momenti di riposo e di relax, di svago e di relazioni sociali anche extra Partito. Ma essi vanno vissuti come necessità per recuperare energie e lucidità, come mezzi non come finalità.
È dura, faticosa e piena di sacrifici e di rinunce personali la vita di un dirigente marxista-leninista, ma è tanto bella e appagante la gioia di vivere per la causa più nobile, quella dell’emancipazione del proletariato e di tutta l’umanità.
Avanti allora, marciando sempre in testa alla Lunga Marcia del Partito del proletariato, della riscossa e della vittoria!
Coi Maestri vinceremo!”.
 
Giovanni Scuderi, Intervento alla 1a Riunione plenaria del 4° Ufficio politico del PMLI tenutasi il 12 settembre 1999. (Sta in Documenti del Partito marxista-leninista italiano, vol. 3, pag. 27)

1 settembre 2021