Calabria
Arrestato Paris, consigliere regionale Udc, per concorso in corruzione nella sanità pubblica
24 indagati nell’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella sanità pubblica
Dal corrispondente dell’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del PMLI
Il consigliere regionale in carica Nicola Paris passato nel corso degli anni dal “centro-destra” al “centro-sinistra” per poi essere eletto nel 2020 nelle liste dell’Udc con 6.358 voti è finito agli arresti domiciliari il 2 agosto con l’accusa di concorso in corruzione e scambio elettorale politico-mafioso.
L’inchiesta denominata “Inter Nos” condotta dai finanzieri dello Scico e del Gico coordinati dalla Dda di Reggio Calabria ha fatto luce sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti dell’Asp reggina e vede coinvolte diverse famiglie mafiose. Non a caso tra i 24 indagati ci sono soggetti intranei o ritenuti vicini alle cosche Serraino di Reggio Calabria, Iamonte di Melito Porto Salvo e Floccari di Locri. Sono responsabili a vario titolo di svariati reati tra cui: associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione, frode nelle pubbliche forniture, estorsione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Sequestrato anche un patrimonio aziendale per un valore stimato di oltre 12 milioni di euro.
In base a quanto emerso dalle indagini, Paris avrebbe tentato di “intervenire” sul governatore della Calabria Nino Spirlì e sul commissario Asp Gianluigi Scaffidi con l’intento di sollecitare il rinnovo contrattuale di Giuseppe Corea, un funzionario “asservito” dell’Asp di Reggio Calabria responsabile della Gestione risorse economico finanziarie, per favorire gli imprenditori dell’Ati Helios che ne avevano sostenuto la candidatura in campagna elettorale.
Per velocizzare i pagamenti dovuti dall’Asp alla società Helios per i servizi di pulizia e sanificazione delle strutture amministrative dell’azienda sanitaria reggina, Corea avrebbe ricevuto dagli imprenditori Chilà, D’Andrea e Lauro una somma di 2.500 euro, un Iphone 11 pro da 1.570 euro e un’ulteriore busta dal contenuto ignoto.
Per il gip il coinvolgimento di Paris nell’attività di corruzione della Helios ha natura sistematica, infatti “È sempre Paris, su richiesta degli imprenditori della Helios e in particolare di Antonino D’Andrea, che si adopera per trovare presso la Hitachi Rail, grande società dalla quale lui stesso è assunto, un lavoro stabile per Vincenzo Pucinotti figlio di Filomena Ambrogio rup del procedimento relativo alla proroga del contratto dei servizi della Helios”.
Inoltre, dalle intercettazioni è stato appurato che nel novembre 2019 Paris in combutta con l’imprenditore Chilà avrebbe chiesto il sostegno per la sua candidatura alle regionali 2020 a Silvio Floccari considerato vicino alle cosche Cataldo e Cordì di Locri e all’imprenditore Sergio Piccolo.
Siamo di fronte all’ennesimo spaccato che dimostra lo strapotere e l’arroganza dei clan di ‘ndrangheta che continuano a gestire e depredare il settore sanitario calabrese ai danni dell’intera collettività servendosi di politici e funzionari pubblici corrotti. Mentre in piena emergenza pandemica negli ospedali delle varie province della Calabria si consumava il dramma della forte carenza di personale medico e paramedico e dei dispositivi di protezione individuale necessari ad evitare la diffusione del contagio, alcuni indagati dell’inchiesta “Inter Nos” tra i quali lo stesso Paris, si appropriavano indebitamente di mascherine per poi sottoporsi per primi a vaccinazioni contro il Covid riservate inizialmente a quelle categorie fortemente a rischio. Occorre prendere coscienza che il criminale intreccio politico-mafioso-imprenditoriale è parte integrante dello Stato borghese e del marcio sistema capitalista basato sulla proprietà privata, sulla ricerca del massimo profitto e sull’arricchimento individuale.
Prima sarà sostituito dal socialismo attraverso la lotta di classe del proletariato, prima si porrà fine una volta per tutte a questo schifo.
8 settembre 2021