In provincia di Modena
Messa in liquidazione la Manifattura Riese di Carpi
Spedite 82 lettere di licenziamento, poi sospese fino al 27 ottobre grazie alla lotta dei lavoratori
Dal nostro corrispondente dell'Emilia-Romagna
L’incontro in streaming
al ministero del Lavoro dello scorso 28 luglio ha decretato la sospensione della procedura di licenziamento collettivo, che sarebbe dovuta scattare dal 1° agosto, fino al 27 ottobre 2021, quando scadrà la Cassa integrazione guadagni ordinaria Covid, facendo anche scendere da 82 a 67 il numero dei licenziamenti, ma la vertenza non è affatto conclusa, è solo rimandata, con l'intento da parte della proprietà di “diluire” nel tempo la rabbia dei lavoratori che invece non deve arrestarsi dopo la forte mobilitazione di questi mesi che ha portato a questo primo risultato.
D’altronde le intenzioni della nuova proprietà appaiono più che chiare, e sono ben esplicitate dalle lettere di licenziamento inviate a tutti gli 82 lavoratori della Manifattura Riese che produce il marchio “Navigare” con stabilimento e vendita a Carpi in provincia di Modena, dalla fiduciaria Luchi di Milano, che lo scorso 29 aprile, appena 3 giorni dopo aver acquisito la maggioranza della proprietà, l’ha subito messa in liquidazione.
La protesta era immediatamente scattata con varie iniziative ed è culminata nello sciopero di 8 ore del 23 luglio, proclamato da Filctem e Filcams Cgil Modena e Femca Cisl Emilia Romagna, con una manifestazione nel corso della quale oltre 150 lavoratori hanno sfilato dalla sede storica dell’azienda a Rio Saliceto (Reggio Emilia), dov'è nata, attraversando le vie e il mercato al canto, tra l’altro, di “Bella Ciao” e indossando magliette “Naufragare” facendo il verso proprio al marchio “Navigare”.
In corteo anche rappresentanze di altre aziende in situazioni di grandi difficoltà, come Ondulati Maranello, Unifer Navale e Goldoni, azienda metalmeccanica sita tra Carpi e Rio Saliceto, i cui lavoratori si sono recentemente battuti fino alla salvezza di centinaia di posti di lavoro, che oltre a partecipare hanno fatto una raccolta fondi tra i lavoratori per sostenere la lotta alla Riese e “restituire un po’ di solidarietà visto che ne abbiamo ricevuta veramente tanta”.
Per ora i licenziamenti, di poco ridotti, sembrano solo rimandati, proprio per la perentorietà della messa in liquidazione appena acquisita la maggioranza dell’azienda e per aver disertato il precedente incontro del 19 luglio al tavolo del ministero dello Sviluppo economico; l’intenzione sembra quella, ancora una volta, di delocalizzare nella filiale in Bulgaria e visto anche i 5 milioni di euro di liquidità e altrettanti di riserve a disposizione dell’azienda, budget approvato lo scorso marzo e subito cestinato dalla nuova proprietà.
L’incontro in videoconferenza del 28 luglio, al ministero del Lavoro, al quale questa volta oltre alla regione Emilia-Romagna, ai tecnici del ministero dello Sviluppo economico, Unindustria Reggio Emilia, i sindacati di categoria e i rappresentanti dei lavoratori, era presente anche la proprietà (con il liquidatore), sembra quindi rimandare una decisione già presa, magari lasciando per un certo periodo una piccola parte dell’azienda e pochi lavoratori per dare un “contentino” momentaneo e creare divisioni tra chi lo accetterà e chi no.
Il prossimo 12 ottobre sarà nuovamente convocato il tavolo ministeriale, nel frattempo l’azienda ha accettato che per tutto il periodo in cui saranno utilizzati gli ammortizzatori conservativi si asterrà da qualsiasi azione unilaterale di licenziamento.
Ovviamente è già un primo risultato positivo il rimando e la diminuzione dei licenziamenti, ed è frutto delle lotte dei lavoratori senza le quali 82 famiglie si sarebbero già viste private di uno stipendio, ancor più importante in questi anni di pandemia sanitaria.
Ma non c’è da cantar vittoria e da abbassare la guardia, la proprietà starà già pianificando le proprie mosse per garantirsi più lauti guadagni sulle spalle dei lavoratori, e lo stesso devono fare i lavoratori per conservare il proprio posto di lavoro, tutti!
8 settembre 2021