A Catania partecipato presidio in solidarietà al popolo di Cuba
Qualificato intervento di Schembri a nome del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Mercoledì 21 luglio a Catania, davanti al palazzo della prefettura in via Etnea, si è svolto un presidio combattivo e unitario di solidarietà al popolo cubano indetto dall'associazione catanese e adranita Italia-Cuba con le parole d'ordine "Salveremo Cuba contrastando il profitto e l'imperialismo nei nostri territori" "Cuba no està sola". Il partecipato presidio è stato organizzato per manifestare in difesa del popolo cubano, della sua indipendenza e a sostegno della lotta contro il blocco e le gravi manovre imperialiste in corso per destabilizzare il paese già sotto scacco dell'illegale e inaccettabile embargo Usa che dura da più sessant'anni e provato dalla crisi per la pandemia che priva Cuba degli introiti del turismo.
Il PMLI era presente con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni portavano la bandiera del Partito e il manifesto di solidarietà al popolo cubano con il grafico dell'isola di Cuba e le parole d'ordine "Biden giù le mani da Cuba antimperialista via il blocco economico, finanziario e commerciale a Cuba, il governo cubano deve ricercare un accordo con la parte del popolo che lotta per migliorare le condizioni di vita” e in cui si richiamava il governo Draghi a non si inserirsi negli affari interni di Cuba. Il manifesto in versione volantino è stato distribuito ai manifestanti e ai passanti di via Etnea.
Hanno dato vita al presidio di solidarietà militante al popolo cubano il PCI, Rifondazione Comunista, PCL, PMLI, Fronte della gioventù comunista, No Muos, Potere al Popolo, Spazi sociali Catania, Unione sindacale di base USB e altre realtà.
Nel suo intervento Orazio Vasta, della Federazione del sociale, ha denunciato: "oggi qui, per Cuba 'loro' non ci sono in piazza. Non è vero che siamo tutte e tutti amici di Cuba". Si sono susseguiti tanti altri interventi di solidarietà con il popolo cubano e di condanna dell'imperialismo americano con i suoi complici.
Sesto Schembri, a nome del PMLI, oltre a citare le parole d'ordine del volantino, ha criticato l'arroganza imperialista Usa che non sopporta un popolo che ha lottato per la sua indipendenza e con determinazione antimperialista sta difendendo la sua integrità territoriale. Il compagno ha fatto appello ai popoli e a tutte le forze anticapitaliste e antimperialiste affinché si uniscano per abbattere il sistema economico politico capitalista che è la causa di disuguaglianze sociali, delle aggressioni ai paesi del Terzo mondo, dei disastri climatici, delle pandemie, delle contraddizioni interimperialiste con rischi di guerre. Nel declino epocale del capitalismo non ci sono più spazi di mediazione, l'alternativa è il socialismo.
8 settembre 2021