Risoluzione dell'Organizzazione della provincia di Reggio Calabria sul discorso del Segretario generale del PMLI alla Commemorazione di Mao
“SIAMO GRATI A SCUDERI, GRANDE MARXISTA-LENINISTA DI VALORE INTERNAZIONALE, PER I SERVIZI CHE HA RESO AL PMLI E AL PROLETARIATO IN OLTRE 50 ANNI DA MARXISTA-LENINISTA”
“Studiare non è facile, ma è l'unica strada da percorrere se si vuole acquisire la concezione proletaria del mondo e liberarsi completamente dall'ideologia, dalla cultura, e dalle pratiche sociali borghesi.”

 
Per Commemorare il 45° Anniversario della scomparsa del presidente Mao Zedong grande Maestro del proletariato internazionale delle nazioni e dei popoli oppressi, quest’anno il CC del PMLI ha scelto di trattare il tema “Applichiamo gli insegnamenti di Mao sul revisionismo e sulla lotta di classe per il socialismo”.
Il discorso magistralmente pronunciato dal Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, pubblicato integralmente sul N.32 de “Il Bolscevico” è suddiviso in 3 parti. 1 - Mao e il revisionismo moderno. 2 - Il revisionismo in Italia. 3 - La lotta per il socialismo.
Membri candidati ed effettivi devono essere sinceramente grati al compagno Scuderi, grande marxista-leninista di valore internazionale, per il servizio reso al Partito e al proletariato in oltre 50 anni di attività politica nonché per i suoi alti contributi teorici di estrema chiarezza e accessibili a tutti nonostante la complessità dei temi trattati.
In questa Risoluzione, l’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del PMLI si soffermerà in modo particolare sul revisionismo in Italia, sull’importanza dello studio e sulla lotta di classe contro il capitalismo, per il socialismo.
Ogni singolo passaggio del discorso commemorativo merita di essere letto, riletto, studiato e ristudiato anche collettivamente. Attraverso un’analisi lucida, profonda, combattiva condotta con indomito spirito giovanile e spaziando a 360°, il nostro insostituibile Capitano fa luce sulle radici storiche del revisionismo moderno, o opportunismo di destra, una corrente ideologica borghese che nega i principi fondamentali del marxismo e le sue verità universali il cui principale teorico in Italia è stato Antonio Gramsci.
Senza dimenticare il revisionismo di “sinistra” dogmatico settario e astensionista elettorale per principio di Amedeo Bordiga prontamente smascherato da Lenin e Stalin.
“Il pensiero di Gramsci - spiega Scuderi - è un pensiero revisionista, non manifestamente tale e perciò non facilmente individuabile, specie nei Quaderni del carcere, se non si ha un'alta conoscenza del marxismo-leninismo e delle divergenze all'interno del movimento comunista internazionale ai tempi di Gramsci”.
Di qui l’importanza dello studio costante e approfondito del marxismo-leninismo-pensiero di Mao che non può cadere dal cielo ma deve essere appreso solo sgobbando sulle opere dei 5 Maestri. Studiare non è facile per nessuno perché costa tempo, fatica, sacrifici ma è l’unica strada da percorrere se si vuole acquisire al più presto la concezione proletaria del mondo e per liberarsi completamente dalla ideologia, dalla cultura e dalle pratiche sociali borghesi. La formazione crociana e idealistica di Gramsci non gli ha mai permesso di mettere in discussione e rigettare l’antica visione del mondo. Invece di mettersi alla scuola del marxismo ha cercato tutt’al più di revisionarlo svuotandolo della sua essenza rivoluzionaria in tutti i campi, dalla filosofia alla politica, dall’economia alle scienze storiche.
A differenza di Mao, Gramsci non è mai stato un vero marxista-leninista né potrà mai essere considerato tale. D’altronde come potrebbe esserlo chi in una lettera indirizzata al CC del PCUS scagliandosi indirettamente contro Stalin indica come “maestri” i traditori Zinov’ev, Trockijj, Kamenev “che hanno contribuito potentemente a educarci per la rivoluzione”.
Proprio alla luce del fallimentare bilancio storico del PCI revisionista di Gramsci, Togliatti, Berlinguer e compagnia cantante, che per settant’anni ha inseguito la “via italiana al socialismo”, in netta contrapposizione si pone oggi il PMLI.
Ancora una volta Scuderi rifacendosi agli insegnamenti di Mao, ci apre gli occhi aiutandoci a capire in che tipo di società viviamo e quali devono essere i nostri futuri compiti.
In Italia vige il capitalismo che vive grazie allo sfruttamento del proletariato, delle lavoratrici e dei lavoratori, ed è la causa di tutti i mali, le ingiustizie e le sopraffazioni che soffre il popolo italiano. Abbiamo quindi il dovere e il compito di distruggere il capitalismo per eliminare questo stato di cose e instaurare il socialismo e il potere politico del proletariato, affinché il popolo possa avere tutto ciò di cui ha bisogno senza essere più sfruttato e oppresso.
Non importa il tempo che ci vorrà: un decennio, un secolo o di più. Se non ci riusciremo noi, ci riusciranno le generazioni future di marxisti-leninisti, sicuri che alla fine il capitalismo sarà reso in polvere. Non è questa la morale della favola di Yu Kong narrata da Mao?” .
Per noi marxisti-leninisti non sarà di certo un compito facile. Purtroppo dopo anni di deideologizazzione, decomunistizzazione e di intossicazione parlamentare ad opera dei partiti revisionisti, il proletariato italiano ingabbiato nei valori della Costituzione borghese del ‘48 che tutela la proprietà privata è precipitato in una condizione pre-marxista in quanto non ha coscienza di essere una classe per sé in grado di emancipare se stessa e al contempo tutta l’umanità ma una classe in sé che si batte solo per migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro sotto il capitalismo, senza però metterlo in discussione.
Ecco perché con l’avvento del governo del banchiere massone Mario Draghi espressione del capitalismo, dell’alta finanza e dell’UE imperialista è quanto mai necessario creare il prima possibile un forte fronte unito antidraghiano e anticapitalista che deve coinvolgere i partiti con falce e martello unitamente tutte le forze progressiste presenti in Italia, cercando di aprire allo stesso tempo una grande discussione sulla conquista del potere politico da parte del proletariato, la madre di tutte le questioni.
In attesa che ciò si realizzi il Segretario del PMLI ci esorta a mandare avanti, con maggiore determinazione, preparazione e fiducia e affinando le tattiche, il lavoro di fronte unito. Come ci ha insegnato Mao nella politica di fronte unito bisogna “Osservare rigorosamente il principio dell’indipendenza e dell’autonomia in tutto il lavoro di fronte unito”. Esso “non è né una politica di unione a oltranza senza lotta, né di lotta a oltranza senza unione, ma una politica che integra unione e lotta”.
Se riusciremo a seguire e mettere in pratica queste importanti indicazioni riusciremo sicuramente ad essere più incisivi nella lotta di classe per il socialismo.
 
Viva, viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao!
Abbasso il revisionismo!
Viva il Segretario Scuderi, Maestro, educatore, guida e organizzatore del PMLI!
Coi Maestri vinceremo!
 
L’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del PMLI

 

Reggio Calabria, 16 settembre 2021