Riflessioni di una studentessa marxista-leninista sulla giornata del 16 ottobre 2021
Per la prima volta col PMLI a una manifestazione nazionale dei lavoratori
Il 16 ottobre ho avuto il piacere di partecipare a una manifestazione nazionale di così grande valenza. È stata un'occasione che ritengo preziosa in quanto la manifestazione aveva al centro argomenti che, nella società attuale borghese capitalistica, non finiranno mai di essere ripresi, come lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo che si concretizza tramite il lavoro alienato ed espropriato, e come il fascismo, un nemico comune contro il quale bisogna sempre lottare instancabilmente.
Una bellissima citazione di Mao, che ci ricorda proprio l’antifascismo e l’anticapitalismo, recentemente ripresa e posta, a ragione, dal compagno Scuderi al principio del suo discorso alla Commemorazione di Mao, è la seguente: “Tutti devono morire, ma non tutte le morti hanno uguale valore. La morte di chi si sacrifica per gli interessi del popolo ha più peso del monte Tai, ma la morte di chi serve i fascisti, di chi serve gli sfruttatori e gli oppressori, è più leggera di una piuma”.
Grazie alle esperienze dirette date dalle manifestazioni a cui ho partecipato e grazie anche allo studio de “Il Bolscevico”, ho compreso l’importanza fondamentale della presenza del Partito nelle lotte comuni. Un punto importante proprio perché conferma il concetto di unità; infatti rafforza esternamente il principio di fronte unito e il legame con le masse e, in parallelo, fortifica internamente l’unità monolitica del Partito stesso.
Sono rimasta entusiasta di aver preso parte a questa iniziativa, moltissimi i manifestanti e anche molte le compagne e molti i compagni che mi ha fatto veramente piacere rivedere e rincontrare in quest’occasione.
Nonostante la situazione un pochino caotica, soprattutto a causa della positiva moltitudine di partecipanti, di organizzazioni e di partiti lì presenti, ho notato la capillare attenzione che all'interno della delegazione c'era per tutti i compagni e per tutte le compagne, cosicché nessuno rimanesse indietro nei lunghi tratti a piedi che abbiamo dovuto fare per rientrare ai pullman, così come all'inizio quando abbiamo preso un'affollatissima metropolitana.
L’intervento di Landini, mi è parso istituzionale e borghese e, mentre credo di avere abbastanza chiare alcune posizioni in riferimento alla “democrazia di tutti”, nell’“applicare i principi della Costituzione” e sulla “cultura”, grazie allo studio dei Maestri, sulle posizioni che sono state espresse sul “lavoro”, aspetto il prossimo articolo della Redazione centrale del nostro giornale per comprendere meglio le nostre eventuali critiche di linea. Ammetto di non conoscere bene il mondo lavorativo, ma studierò per essere più preparata in futuro, e questo vale anche per gli altri temi in cui sono meno informata.
Rilevo anche che il Segretario della CGIL nel suo intervento non ha mai nominato il capitalismo e le classi sociali.
In ogni caso, penso ci sia stata abbastanza curiosità per il contenuto del volantino che abbiamo diffuso, nella posizione del Partito e nell'invito che esso offriva alle masse, ed è un bene poiché spesso questa porta ad un successivo e più approfondito interesse. Il confronto dialettico, la confutazione o l’argomentazione di una posizione, è sempre di arricchimento per lo sviluppo delle idee successive in ciascuno di noi.
L’impegno, l’entusiasmo, la gentilezza, la condivisione e la forza di tutte le compagne e di tutti i compagni riescono sempre ad impressionarmi, e sono qualità che ho visto sempre presenti nelle esperienze fatte fino ad ora.
Margherita - Valdisieve (Firenze)
20 ottobre 2021