Indetto dall'ANPI sezione “Placido Rizzotto”
Sit-in antifascista ad Acireale per contestare la scelta “artistica” dell’amministrazione guidata dal M5S
Partecipazione e intervento del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Domenica 17 ottobre in piazza Duomo di Acireale (Catania) si è svolto un partecipato sit-in antifascista indetto dall'ANPI sezione "Placido Rizzotto” per dire "No al restauro della propaganda fascista. Acireale antifascista. Il fascismo non è un'opinione è un crimine", e per esprimere solidarietà militante alla CGIL per il criminale assalto alla sede nazionale a Roma di sabato 9 ottobre da parte dei fascisti di Forza Nuova. In piazza per respingere due facce della matrice fascista, quella violenta e quella istituzionale.
Ispirata con determinazione alla Resistenza partigiana, l'ANPl di Acireale rivendica l'applicazione della legge Scelba (645/1952) che punisce i reati di apologia del fascismo nei quali rientrano anche il restauro di simboli e motti sui monumenti pubblici e altro pattume del ventennio mussoliniano, e vietando la ricostruzione del partito fascista. Nel documento che indiceva il presidio si legge: “Per noi dell'ANPI 'Placido Rizzotto' una scelta vergognosa di questo genere non deve figurare in nessun atto amministrativo di Acireale come in nessun'altra città. Questa non è una generica idea amministrativa, bensì un atto ufficiale anticostituzionale e apologetico rispetto alla propaganda che quelle frasi esprimono. Sappiamo che il fascismo è vivo nel paese. La cronaca quotidiana lo rivela e i fatti della CGIL di Roma sono l'ennesimo campanello d'allarme e allerta. Ma sappiamo anche che l'Italia nata dalla Resistenza sa resistere, isolare e respingere i tentativi di revisionismo storico finalizzati (subdolamente e non) all'esaltazione del fascismo. Abbiamo fatto appello a tutte le sensibilità antifasciste dei movimenti, delle associazioni e dei partiti politici della città ma anche ai singoli cittadini e abbiamo avuto un riscontro entusiasmante in termini di adesioni”.
Al presidio hanno aderito ARCI, CGIL, Coordinamento Democrazia costituzionale, Giovani democratici, Lega ambiente, Libera contro le mafie Pierantonio Sandri, Libera cittadinanza. Tra i partiti, oltre al PMLI, PCI, PRC, PD, Potere al popolo, Sinistra italiana.
Tanti i partecipanti con spirito di lotta unitaria antifascista, tanti gli interventi con il megafono da dove è salita forte la condanna del fascismo. Ad aprire gli interventi il presidente ANPI Maurizio Musumeci che critica apertamente le scelte dell'amministrazione comunale di Acireale con alla testa il sindaco Stefano Alì del M5S che ha approvato la proposta di finanziare con 5 mila euro di soldi pubblici il restauro di una scritta e 5.000 euro per un'altra “teorizzando” che le scritte di propaganda fascista sono arte a discapito di parchi giochi e attività culturali, anch'essi oggetto di altrettante proposte ma non ammessi al voto. Mentre per contro non si autorizza il monumento ai deportati acesi nei campi di concentramento neppure se a farsi carico delle spese è la sezione dell'ANPI. In molti si sono detti pronti a sostenere future iniziative di lotta, e unanime è stata la solidarietà alla CGIL per l’attacco alla sede nazionale.
Immancabilmente le denunce degli intervenuti sono cadute sulle difficoltà economiche delle masse, i temi del lavoro, dei licenziamenti, gli aumenti del carburante, elettricità, gas, la sanità pubblica che non riesce a curare la salute degli italiani. Toccato anche il tema della pandemia, del Green Pass obbligatorio per lavorare e delle infiltrazioni strumentali dei fascisti per deviare le proteste con obiettivi reazionari per impedire che le lotte si trasformino in lotte anticapitaliste.
Il PMLI ha partecipato al sit-in portando la rossa e gloriosa bandiera del Partito. Diffuso il volantino “Sciogliere subito Forza Nuova e CasaPound e tutti i gruppi neo fascisti altrimenti Draghi vada a casa! Abbasso il fascismo! Viva il socialismo!”.
Nel suo intervento il compagno Sesto Schembri, a nome della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI, ha spiegato che i fascisti sono al servizio del capitalismo e che il fascismo può essere sconfitto solo nel socialismo. Ha ribadito con forza che i motti fascisti ancora presenti sugli edifici pubblici e per le strade di Acireale vanno cancellati, ricordando al contempo il sacrificio di sangue patito dal popolo sovietico per liberare l'Europa e il mondo dal mostro nazifascista.
I compagni sono stati accolti con interesse dai molti partecipanti al presidio. Distribuiti l'appello di Scuderi "Apriamo una grande discussione sul futuro dell'Italia” e il volantino con l’invito a leggere “Il Bolscevico” scaricandolo dal sito del Partito.
27 ottobre 2021