Il PMLI porta i saluti al Congresso dell'Anpi di Fucecchio (Firenze)
Combattere vecchio e “nuovo” fascismo
“Pur con le nostre idee saremo sempre al vostro fianco”

Redazione di Fucecchio
Domenica 24 ottobre si è svolto nei locali del circolo Arci di Fucecchio il congresso della sezione cittadina dell'Anpi. Durante i lavori, alla presenza di un rappresentante del Comitato provinciale di Firenze, sono stati toccati molteplici aspetti e problematiche, essenzialmente riconducibili a due temi. Uno riguardo ai rigurgiti fascisti che stanno attraversando l'Europa e il nostro Paese, fin troppo sottovalutati, accompagnati da un revisionismo storico e da una rivalutazione del ventennio mussoliniano sempre più sfrontata ed estesa. L'altro legato alla pesante crisi sociale ed economica amplificata dalla pandemia da Covid, che ha causato un aumento delle diseguaglianze tra i vari settori della società.
Nel resoconto fatto dal Segretario uscente sull'attività della sezione sono state ripercorse tutte le iniziative degli ultimi cinque anni. Dagli interventi nelle scuole, fino alla recente decisione di dedicare un busto ad Amilcare Donnini, un partigiano locale ucciso dai nazisti, realizzato da un compagno dell'Anpi, da collocare nella piazza che porta il suo nome.
Tra i saluti dei partiti ci sono stati quelli del PMLI e del PCI; quello della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del nostro Partito si può leggere qui di seguito. I marxisti-leninisti, pur avendo le loro idee, che su svariati temi differiscono da quelle dell'Anpi, si sono sempre trovati fianco a fianco quando c'è stato da tenere alta la bandiera della Resistenza e dell'antifascismo. Un atteggiamento aperto e al tempo stesso di discussione dialettica, che abbiamo mantenuto anche in occasione del dibattito congressuale.
 

Il saluto del PMLI
Un saluto a tutte le compagne e compagni, amiche e amici presenti.
Vi porto il saluto della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del PMLI. Vi faccio gli auguri di buon lavoro e che dal vostro Congresso esca ancora più rafforzato il vostro impegno a tenere alti i valori della Resistenza e a contrastare vecchi e “nuovi” fascismi.
Le denunce fatte dal nostro e da altri partiti, da tante associazioni, Anpi compresa, da singole personalità, contro un pericoloso rigurgito fascista, purtroppo, non erano campate in aria. Si è passati dall'esibizione dei simboli del ventennio mussoliniano, a un proliferare di aggressioni, verbali e fisiche, di chiara matrice fascista. Per ultima, quella gravissima alla sede nazionale della Cgil, a cui ha risposto una grande piazza antifascista il 16 ottobre, dove molti di noi erano presenti.
Non solo, queste aggressioni vanno di pari passo con l'avanzata di un sempre più sfacciato revisionismo storico, che non è sostenuto solo dai gruppi dichiaratamente fascisti e squadristi, ma perfino a livello istituzionale. L'esempio più eclatante è l'istituzione del “giorno del ricordo”, che si vuole chiaramente contrapporre alla “giornata della memoria” che ricorda l'Olocausto e la tragedia dei lager nazisti, stravolgendo completamente i fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale, in particolare riguardo all'occupazione italiana, con tutti i suoi crimini e orrori, di buona parte dell'allora Jugoslavia, e la guerra partigiana e di liberazione di quei luoghi che ne è seguita. L'istituzione di questa giornata sulle cosiddette foibe è vergognosa e noi ne chiediamo la cancellazione.
Per rimanere in ambito di revisionismo, non è da meno l'Unione europea che, riscrivendo i libri di storia, accolla in egual misura le colpe della seconda guerra mondiale alla Germania hitleriana e all'Urss di Stalin, spostando perfino l'inizio della guerra. Non più il 1° settembre 1939 con l'invasione tedesca della Polonia, ma al patto di non aggressione Ribbentrop-Molotov firmato alcuni mesi prima dopo che le potenze occidentali, Regno Unito, Francia e Usa, avevano lasciato campo libero a Hitler a Monaco, ed equiparando fascismo e comunismo.
Perciò l'opera di educazione, di trasmissione di valori e la creazione di nuove leve di antifascisti tra le giovani generazioni da parte dell'Anpi diventa ancor più importante e fondamentale. Parallelamente il contrasto ai fascisti di oggi deve essere netto e chiaro, tanto più alla luce dei tentennamenti dei partiti parlamentari di sinistra, che subito dopo l'aggressione alla Cgil hanno fatto la voce grossa, ma adesso stanno mandando tutto per le lunghe mentre in parlamento si discute di odg che glissano sullo scioglimento dei gruppi fascisti e, con una vaga definizione di gruppi violenti, vorrebbero cogliere la palla al balzo per vietare la lotta sociale, la lotta di classe, vietando le manifestazioni, ad esempio ai No Tav o agli operai come quelli della Texprint di Prato o dei facchini della logistica che attuano blocchi delle merci e presidi contro lo sfruttamento schiavistico sui luoghi di lavoro.
Insomma, non sottovalutiamo il fascismo forse più subdolo, quello in doppio petto che arriva fin dentro le istituzioni. Che si è mosso attraverso i servizi segreti, Gladio, la P2, le controriforme, il presidenzialismo. Quando oggi parliamo di fascismo non dobbiamo pensare soltanto alla camicia nera e l'orbace, o l'olio di ricino.
Predicare il razzismo, incitare all'odio etnico, è fascismo, ma lo è anche far morire i migranti in mare, andare a suonare i campanelli ergendosi a delatori e giustizieri, tentare di assoggettare la magistratura, manganellare i lavoratori che reclamano i loro diritti, imporre la collaborazione tra le classi mettendo tutti sulla stessa barca, come faceva il fascismo che voleva padroni e operai (quest'ultimi naturalmente subordinati) uniti per “il bene supremo della patria”, fascismo è accentrare il potere in poche mani e invocare l'“uomo della provvidenza”.
Non a caso la Costituzione è così “cavillosa” e si preoccupa di limitare e bilanciare i poteri tra le varie figure e organismi istituzionali. Questo perché Mussolini si mosse sostanzialmente dentro le leggi di allora, ma arrivò lo stesso a esautorare il parlamento e accentrare tutto il potere nelle sue mani e in quello del partito fascista. La stessa formazione del governo del banchiere massone Draghi non ha seguito i canoni fissati dalla Costituzione. Un'investitura imposta direttamente dal presidente della Repubblica e dall'UE imperialista, dalla grande finanza, dove i partiti sono stati scavalcati e il parlamento ha solo ratificato.
Ma riporre tutto nella difesa della Costituzione (che pure va difesa dagli attacchi da destra), è riduttivo e inefficace, anche perché molti suoi articoli sono stati stravolti o non vengono rispettati da decenni. Pensiamo all'articolo che ci dice che l'impresa privata non può essere in contrasto con l'interesse collettivo. Quante aziende delocalizzano solo per aumentare i profitti? Oppure pensiamo all'articolo dove si dice “l'Italia ripudia la guerra”. Sotto la copertura delle “missioni di pace” le Forze armate nostrane sono intervenute decine di volte sugli scenari di guerra internazionali per difendere i propri interessi imperialisti, della UE e della Nato, fregandosene dell'autodeterminazione dei popoli.
La Costituzione italiana, seppur avanzata, è una Costituzione borghese, figlia di un compromesso tra le forze che componevano il CLN, che non permetterà mai ai proletari, a chi produce la ricchezza, di avere nelle mani il potere politico. Per questo serve un'altra società, il socialismo, che non si può ottenere rimanendo negli steccati della Costituzione del 1948, questa è la nostra posizione.
In ogni caso ci troverete sempre al vostro fianco non solo il 25 Aprile o alle commemorazioni dei caduti per mano dei nazifascisti, ma anche a quelle iniziative volte a tenere alta la bandiera della Resistenza e dell'antifascismo, a contrastare ogni tentativo di revisionismo storico, a chiudere ogni spazio ai fascisti, a contrastare leggi che vanno contro lo spirito di giustizia sociale, democrazia e progresso che animò i Partigiani e la Resistenza.
Viva l'antifascismo, viva l'Anpi!

27 ottobre 2021