Al ballottaggio delle comunali del 17 e 18 ottobre
Balzo al 55,3% della diserzione dal voto a Cosenza
Eletto appena da un elettore su quattro il sindaco del “centro-sinistra” Franz Caruso
La diserzione dalle urne aumenta del 20,2% rispetto al primo turno, passando dal 35,1% al 55,3%, dato al quale sono da aggiungere le schede nulle e bianche che portano l'astensione complessiva a quasi il 60%, dunque ben 6 elettori su 10 hanno delegittimato i due candidati a sindaco arrivati al ballottaggio e i relativi membri del consiglio comunale che vengono eletti in base al risultato finale e che quindi non rappresentano il voto dato alle liste al primo turno da parte dell'elettorato perché non corrisponde ai seggi assegnati per effetto dell'antidemocratico "premio di maggioranza".
Un risultato straordinario, un vero plebiscito astensionista che punisce pesantemente il sindaco uscente di FI Mario Occhiuto (fratello dell'attuale governatore forzista Roberto Occhiuto) e la sua tragica e fallimentare gestione decennale del capoluogo bruzio.
Il tracollo della destra è evidente, Occhiuto fu eletto 5 anni fa con il 41% effettivo dei voti sull'intero corpo elettorale al primo turno delle comunali con 24.332 voti.
Il suo candidato Francesco Caruso è invece arrivato al ballottaggio con appena 13.132 voti, ben 11.200 voti in meno, corrispondenti al 24,2% del corpo elettorale e pur essendo in vantaggio al primo turno sul candidato del "centro-sinistra" è stato battuto da quest'ultimo raccattando appena 10.615 voti, ossia appena il 18,6% del corpo elettorale, sei punti meno del primo turno (passando dal 37,4% dei votanti del primo turno al 42,4% del ballottaggio), perdendo molto più della metà dei voti presi da Occhiuto nel 2016 (esattamente 13.717 su 24.332), segno che le masse cosentine hanno bocciato senza appello Occhiuto e compari, colpevoli fra l'altro di un terribile dissesto finanziario di ben 350 milioni di euro, e senza che si sia verificato un "effetto-traino" con la "vittoria" del fratello Roberto alle regionali, insomma una bocciatura totale.
Ma se la destra piange la "sinistra" borghese ha poco da festeggiare, il candidato Francesco "Franz" Caruso viene eletto sindaco con 14.413 voti (10mila meno di Occhiuto nel 2016) che rappresentano il 57,5% dei votanti ma appena il 25,6% dell'intero corpo elettorale, quindi considerando anche schede bianche e nulle, molto meno di un cosentino su quattro, guadagnando 6071 voti rispetto al primo turno e ribaltando lo svantaggio.
In verità il sorpasso della "sinistra" sulla destra non è certo avvenuto rispetto al primo turno perché sono stati recuperati i voti degli astensionisti di sinistra, visto che l'astensione è aumentata di oltre 20 punti, ma, intanto perché molti elettori di destra non si sono recati alle urne, come mostra il calo di voti del "centro-destra" rispetto al primo turno, poi per tutta una serie di vomitevoli spostamenti di voti tra una coalizione del regime e l'altra dovuta ad accordi e accordicchi tra i vari caporioni locali della destra e della "sinistra" borghese locale.
Sembrerebbe che lo stesso Roberto Occhiuto abbia boicottato il candidato Caruso per paura che le note vicende giudiziarie riguardanti il fratello ex sindaco potessero in qualche modo prefigurare un potenziale futuro scioglimento della nuova amministrazione comunale, la quale dovrà amministrare cifre da capogiro, circa 600 milioni di euro, da spartire fra le varie cosche politiche e i loro manovratori, ed avrebbe quindi preferito "convergere" sul massone socialista Franz Caruso espressione tra l'altro di Nicola Adamo, della moglie Enza Bruno Bossio del Pd e del plurinquisito dirigente del Psi Gigino Incarnato, considerato meno "attenzionato" dalla magistratura e quindi più manovrabile rispetto a Francesco Caruso, troppo vicino a Mario, alle sue pendenze giudiziarie e ai suoi rinvii a giudizio.
Si tratta dunque di uno spostamento di voti che non riguarda certo il voto d'opinione, tanto meno quello di sinistra, finito nel dilagante astensionismo, (come vorrebbero invece fare credere Adamo e compari)ma di contraddizioni interborghesi frutto del vomitevole trasversalismo dei politicanti borghesi cosentini in odor di 'ndrangheta.
D'altra parte se la popolarità di Mario Occhiuto a Cosenza è ormai ai minimi termini, quella di Adamo e compagnia bella è sottozero, sono i numeri a dimostrarlo. La qual cosa dimostra che anche a Cosenza "centro-destra" e "centro-sinistra" sono due facce della stessa medaglia borghese, neofascista e filomafiosa.
Agghiacciante il loro gioco delle parti in campagna elettorale nell'attaccarsi a vicenda, quando va ricordato che governano insieme l'Italia e che facendo finta di litigare evitando di citare il banchiere massone Draghi, che tanto male sta facendo con il loro sostegno in parlamento alle masse popolari anche cosentine, hanno offeso l'intelligenza degli elettori(che infatti li hanno bocciati).
Franz Caruso, bocciato da oltre tre quarti del corpo elettorale cosentino rappresenta da oggi il nemico pubblico numero uno delle masse cosentine, espressione della borghesia e della 'ndrangheta, come mostra ampiamente il suo curriculum politico-criminale all'ombra dei poteri forti, della massoneria e delle cosche in lotta per il controllo del territorio.
Il nuovo consiglio comunale, pesantemente delegittimato, è così composto, 32 componenti totali, 20 alla maggioranza, 12 all'opposizione.
Per la lista Franz Caruso sindaco : Maria Teresa De Marco, Massimiliano Battaglia, Caterina Savastano, Roberto Sacco, Francesco Turco, Ivan Commodaro, Giuseppe Ciacco, Domenico Frammartino, Antonietta Cozza, Chiara Penna, 8 del Partito democratico :Damiano Covelli, Maria Pia Funaro, Giuseppe Mazzuca, Francesco Alimena, Assunta Mascaro, Massimiliano D’Antonio, Concetta De Paola, Gianfranco Tinto e 2 al Psi Giuseppina Incarnato(figlia del bandito Gigino Incarnato) e Antonio Golluscio.
La cosiddetta "opposizione consiliare" è composta da Francesco Caruso (il perdente candidato sindaco) con Alfredo Dodaro e Francesco Cito eletti con la lista Occhiuto per Caruso Sindaco, Francesco Spadafora, Ivano Lucanto e Giuseppe D’Ippolito per i fascisti di Fratelli d’Italia, Antonio Ruffolo e Michelangelo Spataro con Forza Cosenza, Francesco De Cicco e Francesco Gigliotti con De Cicco Sindaco e Bianca Rende(candidata sindaco del M5S) e Francesco Luberto con la lista Bianca Rende sindaca.
Urge la costituzione di un ampio fronte unito per spazzare via dalla piazza il sindaco Franz Caruso insieme alla sua nascitura giunta comunale borghese, neofascista e filomafiosa che fra l'altro potrebbe avere all'interno esponenti del M5S e un consigliere regionale del "Centro-destra".
Occorre creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, basate sulla democrazia diretta, la parità di genere e a carattere permanente:le Assemblee Popolari e i Comitati Popolari.
Per Cosenza al servizio del popolo e dal popolo governata!
Per l'Italia unita, rossa e socialista!
3 novembre 2021