Dalla pagina facebook del Collettivo di fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze
Reclamiamo ancora più forte lo sciopero generale

31.10.21
Siamo venuti a reclamare una piazza unica per le vertenze, per i movimenti, per le fabbriche, per le scuole, per i precari, per i disoccupati di questo Paese. Siamo venuti a dire che la via per realizzare questa unità sarebbe lo sciopero generale e generalizzato. Siamo venuti con la consapevolezza delle difficoltà, dell'apatia, dell'energia, della fatica, dell'allegria. Siamo venuti sapendo che Gkn si salva solo così. E quindi siamo venuti serenamente a metterci tutto. #insorgiamo
29.10.21
Facciamo il punto alla vigilia del corteo di domani:
1. 112 giorni di assemblea permanente. 500 persone al Puccini. 12 pullman in partenza per il corteo del 30 a Roma. La famiglia si fa sempre più larga, gli abbracci sempre più stretti, l'adrenalina sale e scende, la consapevolezza sale e basta. C'è chi ha mollato perché non poteva fare questa vita. C'è chi ha deciso che non si può fare questa vita e quindi non mollerà mai. Gkn rimane inclusiva, protettiva, solidale, comunitaria. Per noi il problema non è chi c'è, si tratti di una associazione, di un centro sociale, o di un prete di periferia. Per noi il problema è chi non c'è.
2. Pochi semplici punti: possiamo tornare a lavorare in qualsiasi momento, non osate fare ripartire le procedure di licenziamento, approvate la legge antidelocalizzazioni, Gkn si vende in continuità produttiva, prima si discute del piano di continuità occupazionale e dopo si discute di ammortizzatore, l'ammortizzatore non può essere a costo zero per l'azienda, non ci faremo cuocere a fuoco lento, la reindustrializzazione radicale e totale può avvenire solo con la nazionalizzazione, la nazionalizzazione deve avvenire sotto controllo dell'assemblea permanente.
3. Non vi fate ingannare da messaggi rassicuranti. Stateci appiccicati, tutti, siate la nostra intelligenza collettiva: Gkn è del territorio che la difende.
4. Fabbriche aperte, circoli e teatri pieni. Lanciamo ora l'insorgiamo tour nei circoli e nei teatri della zona. Restituiamo la solidarietà ricevuta a luoghi e settori lavorativi particolarmente colpiti dalla pandemia e dalle logiche di questo sistema.
5. Lo sciopero generale si impone ogni giorno di più. Reclamiamolo ancora più forte, prepariamoci a praticarlo, rendiamolo generalizzato. Abbiamo finito il 18 settembre gridando: "sciopero generale, se non ora quando?". Siamo andati l'11 ottobre in piazza con il sindacalismo di base, dicendo che quella era solo una tappa.
Sembrava fantascienza, ma poi ci sono i fatti: la ripresa basata sulla precarietà, un Governo con cui non c'è nessuna trattativa, il ritorno integrale della Fornero, 3 morti sul lavoro al giorno, il caro-vita, i bassi salari, l'insulto di fiumi di soldi del Pnrr dati a fondo perduto alle aziende, gli eventi climatici estremi, i tagli alla sanità, una gestione pandemica divisiva e insufficiente..
La pressione cresce e la mobilitazione si impone: la Fiom convoca un pacchetto di 8 ore di sciopero, ieri la Rsu dell'università di Firenze ci ha portato un ordine del giorno approvato dall'assemblea dell'ateneo di Firenze che inizia così "la misura è colma". Ma lo sciopero generale non te lo regala nessuno. Devi lottare perché sia convocato. E quando è convocato devi riempirlo di radicalità e generalizzazione. Se non ora, quando? Se non tu, chi?
6. Convergiamo per insorgere. Insorgiamo per convergere. Domani a Roma, con i movimenti per la giustizia climatica, per il diritto alla sanità pubblica e ad abitare. Domani la testuggine torna a muoversi. Per chi viene con noi appuntamento alle h 7.30 di fronte alla Gkn. Puntuali, collaborativi, allegri e vigili. Vi ringraziamo sin da ora: noi sappiamo già che siete bellissimi.
7. È ormai in atto una spiccata concorrenza tra diversi percorsi: c'è chi vuole ridurre tutta l'opposizione sociale al solo dualismo sul green pass, c'è chi non vuole opposizione sociale, chi vuole dare una valvola di sfogo rituale all'opposizione sociale e chi, come noi, semplicemente, non ne può più di tutta questa sofferenza e si batterà in tutti i modi perché sia questa una occasione storica di cambiamento. E anche se così non fosse, anche se questo si rivelasse uno dei tanti autunni, noi, in ogni caso, faremo in modo di non avere nulla di cui rammaricarci, nulla da rimproverarci.
8. C'è un clima strano attorno al corteo di domani. Ritornano vecchi fantasmi di provocazioni e tensione. Quindi occhi aperti, menti lucide. Ma, per parafrasare una canzone: non ci fate più male, abbiamo imparato a cadere.
7.30 di fronte alla Gkn
15.00 da Piramide a Roma
La testuggine sarà nello spezzone di classe
Convergiamo per insorgere, #insorgiamo per convergere

3 novembre 2021