Dopo i temporali ciclonici la città sepolta da 2 mila tonnellate di rifiuti
Combattivo presidio a Catania contro l'emergenza rifiuti e il dissesto idrogeologico
Il PMLI in piazza e tra i promotori
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Catania è in ginocchio, sepolta da 2 mila tonnellate di rifiuti per le strade, una situazione divenuta catastrofica dopo gli eventi meteorologici estremi dovuti anche agli effetti dei cambiamenti climatici, con piogge torrenziali che si sono abbattute sulla città etnea e i conseguenti allagamenti nei quartieri. E con gli enti locali e regionali assenti e inadeguati per gestire e prevenire questi eventi.
Ne è sorta una mobilitazione con presidio e corteo nel pomeriggio di sabato 6 novembre. Combattiva la partecipazione di giovani e meno giovani. Il concentramento in piazza Stesicoro (senza bandiere per volere dei promotori), a guidare il corteo lo striscione "Catania rialzati, chiediamo la messa in sicurezza dei territori". Si sono svolti comizi volanti di denuncia contro il sindaco Pogliese e il presidente della Regione Nello Musumeci e gli amministratori di “centro-destra” e di “centro-sinistra" incapaci di gestire e prevenire l'emergenza rifiuti e il dissesto idrogeologico, vedi il quartiere Santa Maria Goretti (nei pressi dell'aeroporto di Catania) che si allaga ogni volta che piove un po' più forte. Dal corteo si è gridato “basta morti per il maltempo”: dal 2009 sono state 51 le vittime causate dalle alluvioni in Sicilia per colpa delle carenze di interventi idrogeologici, che occorre investire urgentemente, anzi immediatamente, sulla sicurezza del territorio invece di straparlare del ponte di Messina.
Il corteo ha portato la protesta davanti all'assessorato all'ambiente e si è concluso in via Beato Bernardo davanti al palazzo della Regione nel quartiere San Domenico.
C’erano delegazioni dai quartieri popolari catanesi dove si vive di più il disagio sociale. Hanno partecipato anche diverse delegazioni di altre città siciliane. Promotori della manifestazione Potere al Popolo, Usb, PCI, PCL, PRC, SA, PMLI, Fridays for future, e tante altre realtà.
Il PMLI ha partecipato con spirito unitario attraverso la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni hanno distribuito il volantino con l'appello di Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, “Apriamo una grande discussione sul futuro dell'Italia" e il volantino di propaganda de "Il Bolscevico". Tanti i dialoghi con i giovani. I compagni indossavano il corpetto con la parola d’ordine "Il lavoro prima di tutto".
Va detto che la crisi dei rifiuti, se non viene pianificata e seguita, andando alla fonte del problema (in questo sistema economico e politico fondato sul profitto anche i rifiuti non sono immuni dalla logica affarista e clientelare gestita da privati con la complicità delle istituzioni locali e regionali) non ha via d'uscita.
Occorre applicare delle regole di comune interesse per l'ecosistema, come rivendica il PMLI nel suo Programma d'azione, quali: favorire tutte le misure finalizzate a ridurre la quantità e il peso dei rifiuti urbani e industriali prodotti; sollecitare una riduzione drastica degli imballaggi delle merci che attualmente rappresentano il 60% del volume dei rifiuti; ridurre in modo generalizzato la pratica di usa e getta e incentivare ogni forma di riciclaggio; riduzione dell'uso di materiali vergini per attività edilizia e conseguente riduzione dell'attività estrattiva attraverso il recupero e riutilizzo dei materiali inerti; impedire e punire lo smaltimento dei rifiuti illegale e selvaggio; obbligo per le amministrazioni comunali di organizzare (o migliorare dove esiste) un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani attraverso la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali; la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, pile, batterie, legno, metalli, oli, farmaci scaduti, rifiuti organici, residui di verde da potatura, indumenti, ecc., dev’essere effettuata attraverso appositi contenitori posti presso i luoghi di lavoro e di studio, e le abitazioni, gratuitamente; potenziare in mezzi e personale il servizio municipalizzato di nettezza urbana per la pulizia delle strade e per le altre esigenze ecologiche cittadine; sistemare nelle città, in numero sufficiente, ampi cestini di raccolta rifiuti con frequente vuotatura; chiusura di tutti gli inceneritori e trasporto dei rifiuti residui dal riciclaggio nelle discariche controllate che devono essere collocate lontano dai centri abitati e nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio; divieto di incenerire i rifiuti ospedalieri, adottare il sistema della sterilizzazione. Tutto questo deve avvenire sotto il controllo popolare.
10 novembre 2021