Manfredi beneficia di una scandalosa regalia del governo Draghi
Aumentato a 13.800 euro mensili lo stipendio del sindaco di Napoli
Gli assessori guadagneranno 9mila euro al mese, il 65% in più
Redazione di Napoli
Dopo nemmeno un mese dall’insediamento a Palazzo S. Giacomo il nuovo sindaco Gaetano Manfredi ha già colto i frutti dei suoi padroni Draghi, Conte e De Luca, ossia quello di vedersi aumentato di brutto lo stipendio perché eletto in un comune capoluogo. Una vera e propria manna se si pensa che anche gli assessori della sua giunta percepiranno un aumento considerevole, il 65%, pari a circa 9mila euro in più al mese.
Infatti, il governo del banchiere massone Draghi ha deciso, verso la fine del mese di ottobre, di aumentare considerevolmente gli stipendi dei sindaci dei comuni capoluogo di regione (quindi Napoli) e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti; altri aumenti (del 70%) anche per i sindaci dei capoluoghi da 50 a 100mila abitanti fino ai comuni più piccoli con un minimo (pari al 16%) per i sindaci di centri fino a 3.000 abitanti.
Nel caso di comuni come Napoli, dunque, lo stipendio dei sindaci crescerà scandalosamente dell’80%, tanto che la loro busta paga sarà equiparata a quella dei presidenti di regione: guadagneranno 13.800 euro. Finora, invece, l’assegno mensile era di 4.200 euro (netti): pertanto Manfredi guadagnerà più del triplo rispetto al suo predecessore De Magistris. Questo provvedimento arriva in un momento particolare per il proletariato e le masse popolari più povere che si trovano a far fronte ad aumenti esorbitanti del costo della vita e delle bollette, si pensi al latte o alla benzina per fare due esempi immediati.
“Credo che il tema dell’adeguamento dello stipendio sia un tema giusto, perché non riguarda solamente il sindaco – ha affermato senza pudore Manfredi -, riguarda a catena gli assessori, i consiglieri, gli amministratori delle municipalità. Io credo che dobbiamo partire da questo presupposto, che amministrare una realtà così complessa richiede competenza, rigore, trasparenza ma anche il riconoscimento del lavoro che viene fatto altrimenti o ci saranno persone ricchissime che possono fare questo tipo di lavoro, o persone che pensano di fare un investimento per ritorni diversi”. Conclude che fare il sindaco sarebbe addirittura “un danno economico per la sua famiglia” in quanto “guadagnava di più quando faceva il professore”.
Neanche una parola sul fatto che la cifra mensile e quella annuale (che supera i 150mila euro) è un insulto per le famiglie che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, a pagare le bollette, a curarsi, a pagare mense scolastiche, e che ora devono fare i conti con le stangate varate sotto l’esecutivo antipopolare di Draghi, cominciando con i beni primari.
17 novembre 2021