In Italia ogni giorno 89 donne vittime di reati di genere
Sono state mediamente 89 al giorno le donne vittime di svariate tipologie di reati di genere che si sono contate in Italia a partire dall'inizio di questo anno fino alla metà di novembre, secondo le segnalazioni raccolte dalle divisioni anticrimine delle questure italiane, come riferito nell'opuscolo “Questo non è amore 2021” pubblicato dalla polizia di Stato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
Tra i delitti rientranti nella violenza di genere, si legge ancora nell'opuscolo, più della metà è rappresentato dai maltrattamenti in famiglia, tanto che nel 62% dei casi l’autore è una persona con cui la vittima ha attualmente o ha avuto in passato una relazione di coppia e nel 75% dei casi è un familiare: in particolare, nel 34% dei casa il maltrattante è il coniuge o compagno, nel 28% l'ex coniuge o ex compagno, nel 13% un genitore o un figlio e solo il restante 25% dei maltrattamenti è dovuto a persone estranee al nucleo familiare.
La più alta incidenza percentuale di donne che quest'anno hanno denunciato di aver subito maltrattamenti o altri reati di genere viene registrata in Sicilia (172 donne ogni 100.000 abitanti) e, subito dopo, in Campania (152 donne) e a seguire, in Lombardia, nel Lazio e nel Veneto, rispettivamente con 132, 124 e 112 donne ogni 100.000 abitanti.
Per quanto riguarda le donne migranti residenti in Italia, la percentuale più alta delle donne che hanno denunciato quest'anno reati di genere riguarda le rumene (24%) seguite dalle marocchine (14%), dalle ucraine (6%), dalle albanesi (5%) e dalle peruviane (4%).
Passando al più grave tra tutti i reati di genere, il femminicidio, le statistiche pubblicate nell'opuscolo indicano una leggera diminuzione dell’andamento dei femminicidi rispetto alla totalità degli omicidi ai danni delle donne: nel periodo gennaio-agosto 2020, infatti, le donne vittime di femminicidio erano il 48% di tutte quelle uccise, mentre nell’analogo periodo del 2021 l’indice è sceso al pur drammatico 41%.
Tra tutti i femminicidi commessi in Italia nel 2021, dei quali il 70% ai danni di donne italiane e il 30% ai danni di migranti, il 36% è stato commesso dal marito o dal convivente, un altro 36% dall'ex marito o dall'ex convivente, un ulteriore 20% dal fidanzato o dall'ex fidanzato e, infine, un 8% da uno spasimante.
Drammatico è poi il dato relativo alle donne assassinate che lasciano figli ancora piccoli: nel periodo gennaio-agosto 2020 era pari al 25% di tutti i femminicidi, nell’analogo periodo del 2021 sale drasticamente al 31%. Una barbarie intollerabile.
1 dicembre 2021