Discorso pronunciato da Giovanni Scuderi per l'inaugurazione della seconda Sede centrale de “Il Bolscevico” il 4 luglio 1992
“La Lunga Marcia del PMLI è la più complessa impresa rivoluzionaria che la storia del movimento operaio nazionale e internazionale conosca”
Pubblichiamo il testo integrale del discorso tenuto dal compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, in occasione dell’inaugurazione della seconda Sede centrale de “Il Bolscevico” pronunciato il 4 luglio 1992 e pubblicato allora sul n.28/1992 de “Il Bolscevico”
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Care compagne e compagni, finalmente siamo in grado di inaugurare ufficialmente la nuova Sede centrale de “Il Bolscevico”. I molti e crescenti impegni di ciascuno di noi improrogabili e indelegabili ci hanno impedito di farlo prima, ma non per questo la gioia è meno grande. L’apertura della nuova Sede infatti costituisce una grande conquista politica e logistica che perseguivamo da molto tempo, e che si è resa improcrastinabile dal momento che avevamo ricevuto lo sfratto dalla vecchia e cara Sede.
Voi, compagni di Firenze, avete lavorato molto e duramente per arredare la nuova Sede e renderla operante, e noi ve ne siamo profondamente grati. Avete reso un ennesimo importante servizio a tutto il Partito e al suo organo di stampa e Io avete fatto con mirabile spirito proletario rivoluzionario non badando a sacrifici e privazioni. Noi dirigenti impariamo molto da voi e ci ispiriamo a voi e a tutti i compagni di base del Partito nell’assolvere i nostri compiti di dirigenti al servizio della causa del PMLI, del proletariato e del socialismo.
Dopo quasi un quarto di secolo, 24 anni per l’esattezza, non potevamo più rimanere nelle quattro indimenticabili stanzette della vecchia Sede che d’estate diventavano delle fornaci e d’inverno dei frigoriferi.
Non era certo l’ambiente ideale per il lavoro giornalistico, politico e organizzativo. Si poteva benissimo paragonare alle caverne in cui abitava Mao a Yenan dopo la Lunga Marcia. E la nostra è una Lunga Marcia politica e organizzativa. La più lunga e complessa impresa rivoluzionaria che la storia del movimento operaio nazionale e intemazionale conosca.
Noi, rispetto all’epica Lunga Marcia di Mao e dei marxisti-leninisti cinesi, non dobbiamo mangiare le cortecce degli alberi e bere la neve per dissetarci e rischiare di essere abbattuti dalla fame, dalla fatica e dalle pallottole delle truppe di Chiang Kai-Shek.
Tuttavia abbiamo superato indicibili prove di carattere politico, giudiziario e poliziesco, organizzativo, economico e morale, in condizioni di assoluto isolamento e senza precedenti su scala internazionale e nazionale. Ciò nonostante ne siamo usciti sempre vittoriosamente, contando sulle nostre forze, attenendoci fermamente al marxismo-leninismo-pensiero di Mao, avendo fiducia nelle masse, nel Partito e nel socialismo, temprando il nostro spirito e il nostro carattere proletari e rivoluzionari nella lotta di classe, nel buono e cattivo tempo.
Ora non siamo più nella “caverna” di via dell'Orto, 26, pur conservando lo stesso spirito e lo stesso stile di lavoro di allora, e abbiamo tutte le condizioni materiali e logistiche per poter svolgere tranquillamente e in un ambiente salubre il nostro lavoro giornalistico, politico e organizzativo.
Grazie ai sacrifici di tutto il Partito, togliendoci il pane di bocca, e non ricorrendo alle tangenti come fanno tutti i partiti parlamentari, abbiamo creato una adeguata base di lavoro per noi marxisti-leninisti e per quanti hanno qualcosa da dire contro la classe dominante borghese e il governo neofascista e antipopolare di Amato. La nostra Sede non è aperta solo ai redattori de “Il Bolscevico” e ai corrispondenti delle Cellule del Partito. Qui può venire chiunque voglia scagliare una freccia politica-giornalistica, e organizzare la battaglia, contro il capitalismo, per il socialismo.
“Il Bolscevico” infatti non appartiene solo al PMLI, ma alla classe operaia e alle masse popolari, femminili e giovanili, e concretamente ai loro rappresentanti che intendono brandire la penna come una spada per combattere la dittatura borghese in camicia nera, lo sfruttamento, la disoccupazione, la disuguaglianza dei sessi, le stangate governative e ogni forma di ingiustizia sociale.
Noi dobbiamo fare della nostra Sede un luogo vivo e operoso, un centro di raccolta, di orientamento e di organizzazione di quanti vogliono concorrere sul piano giornalistico e politico a bombardare i palazzi del potere centrale e locale.
In questo quadro noi ci aspettiamo molto dai Corrispondenti delle Cellule del Partito per “entrare in merito alle questioni specifiche della propria città, quartiere, fabbrica, scuola e ateneo”, e cosi operare per saldare quel famoso “anello mancante” che “condiziona gravemente lo sviluppo del Partito a livello locale e nazionale” (dal Documento del Comitato centrale del PMLI del 20.2.'88).
Care compagne e compagni, abbiamo proprio raggiunto un bel traguardo. Ma non basta, ne dobbiamo raggiungere un altro più ambizioso. Ma ci vorrà del tempo e tanti sacrifici da parte di tutto il Partito. Intanto però godiamoci questa vittoria e auguriamoci che in tutte le città in cui è presente il Partito si aprano nuove sedi.
Questa Sede centrale l’affidiamo a voi compagne e compagni di Firenze, sicuri che la saprete difendere da ogni tentativo teso a strapparla al Partito e al proletariato e dagli assalti e dagli attentati che i nemici di classe comunque camuffati potrebbero imbastire contro di essa. In tutte le evenienze voi dovete essere pronti a difenderla anche con i vostri corpi.
Una delle caratteristiche della nostra Sede è quella di essere inondata dalla luce del sole. Questa grande luminosità è propria dello splendore del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, del socialismo e del PMLI.
Noi siamo certi che se persevereremo compatti con l’entusiasmo di sempre nella Lunga Marcia politica e organizzativa, riusciremo a squarciare le spesse nebbie che attualmente coprono la visuale di quanti ricercano una via d’uscita dal capitalismo e dal regime neofascista e a illuminare con la potente luce di via Gioberti, 101 l’intero cammino del proletariato italiano.
Viva la nuova Sede centrale de “Il Bolscevico”!
Viva le compagne e i compagni di Firenze che sono i custodi della nuova Sede!
8 dicembre 2021