Pisa
La pioggia torrenziale non ferma i manifestanti. Partecipazione del PMLI
Cammilli: “Costruire un largo fronte unito per un'opposizione senza esclusioni di colpi al governo Draghi in un'ottica anticapitalista”

Dal nostro inviato speciale
Le pessime condizioni meteorologiche hanno indubbiamente condizionato una più ampia partecipazione al No Draghi Day, la giornata di mobilitazione nazionale del 4 dicembre contro le politiche del governo. A Pisa l'iniziativa è stata organizzata dai sindacati USB, Cobas e Sgb e vi hanno partecipato varie formazioni politiche, da Potere al Popolo a Rifondazione, il PCI, il partito dei Carc. Anche il PMLI, tramite militanti della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio, ha partecipato alla manifestazione che si è svolta nella centrale Piazza XX Settembre. Erano presenti anche alcuni gruppi di studenti.
Una pioggia torrenziale ininterrotta ha condizionato lo sviluppo della manifestazione che in pratica si è svolta come un presidio, anche perché la piazza, con i suoi portici, offriva un po' di riparo. Questo non ha però impedito che i manifestanti si posizionassero anche al centro della piazza con gli striscioni contro il governo. Il PMLI aveva un bel cartello che inneggia alla lotta contro l'esecutivo guidato dal banchiere massone Draghi e invoca lo sciopero generale e il blocco dei licenziamenti, oltre a richiamare alla lotta per il socialismo.
Dopo gli interventi dei portavoce delle tre sigle sindacali organizzatrici, ha preso la parola un’operaia della Piaggio in rappresentanza delle 30 lavoratrici che negli ultimi 15 anni sono state utilizzate con i contratti a termine nello stabilimento di Pontedera e, nonostante il recente accordo firmato dall'azienda con i sindacati metalmeccanici di Cisl e Uil preveda 50 assunzioni, sono state escluse. Adesso, dopo una dura lotta che le ha viste occupare la terrazza dell'Istituto di BioRobotica-Scuola Superiore Sant'Anna di Pontedera che si trova davanti la fabbrica, per protestare per questa discriminazione nei loro confronti in quanto donne, e contro l'utilizzo del precariato in Piaggio, sembrano aprirsi spiragli per la loro assunzione.
Tutti gli interventi, sia delle sigle sindacali che politiche, hanno sottolineato la politica antipopolare del governo Draghi, i suoi provvedimenti che impoveriscono lavoratori, pensionati, precari e favoriscono e sostengono le istanze padronali e delle classi più agiate. Per opporsi a questa nuova offensiva che vuol far pagare la crisi alle masse popolari si è richiamata spesso la necessità di continuare a sviluppare un percorso unitario di lotta tra tutte le forze antidraghiane.
Il compagno Andrea Cammilli, Responsabile della Commissione per il lavoro di massa del CC del PMLI è intervenuto a nome del nostro Partito. Ha ringraziato le sigle sindacali che hanno organizzato la manifestazione di Pisa e il No Draghi Day in tutta Italia, “un'altra tappa nella lotta contro il governo che rappresenta gli interessi del capitalismo, della grande finanza e della UE imperialista presieduto dal banchiere massone Draghi, che è il nemico comune di tutti noi”. Poi ha ricordato le mobilitazioni che già ci sono state, da quelle contro il governo del 22 maggio e contro la repressione dei lavoratori e dei movimenti sociali del 19 giugno a Roma, a quelle a sostegno della lotta lavoratori della Gkn, allo sciopero dell'11 ottobre, a quella contro il G20 del mese scorso, svoltesi entrambe nella capitale.
Una lotta che deve espandersi, per giungere in tempi brevi alla proclamazione di uno sciopero generale generalizzato. Ha concluso il suo intervento con queste parole: “Ma questo non basta. Occorre costruire il più rapidamente possibile un largo fronte unito di tutte le forze politiche, sindacali, sociali e culturali che non siano ingabbiate nel riformismo, il parlamentarismo, il costituzionalismo per un opposizione netta, intransigente, senza esclusione di colpi, sconti e soste al governo Draghi, inquadrata in un’ottica anticapitalista”.
Da segnalare che a Pisa, in contemporanea e a pochi passi dalla manifestazione a cui ha partecipato il PMLI, c'è stato il presidio organizzato dal sindacato Cub e dagli “Studenti No green pass”, sempre nel quadro del “No Draghi Day”. Una manifestazione separata per alcune divergenze sul trattare o meno il tema del Covid.

8 dicembre 2021