Intervento di Erne Guidi a nome del PMLI al Congresso della Sezione Empolese Valdelsa del PCI
"Dobbiamo unirci ed elaborare un progetto comune per cambiare l'Italia in senso socialista"
Care compagne, cari compagni,
vi ringrazio a nome del Partito marxista-leninista italiano per l'invito a partecipare al 2° Congresso della Sezione Empolese Valdelsa del Partito Comunista Italiano. Ringrazio il compagno Sandro Scardigli per la sua relazione introduttiva che ho ascoltato con attenzione e che offre diversi importanti spunti di riflessione.
Noi marxisti-leninisti siamo convinti che oggi, nell’attuale periodo storico e politico che viviamo, le divergenze, seppur grandi e marcate, tra i nostri partiti a livello ideologico, politico, organizzativo e strategico devono essere temporaneamente messe in secondo piano, privilegiando l’unità d’azione e di classe tra tutti i partiti e le organizzazioni che combattono il capitalismo e il governo Draghi che nel nostro Paese ne regge le sorti. Con questo spirito a livello nazionale cooperiamo con voi nel Coordinamento delle sinistre di opposizione, a livello locale, dal Nord al Sud d’Italia, diverse sono le zone che dimostrano i buoni rapporti politici esistenti tra il PMLI e il PCI.
Siamo d’accordo col Documento politico del vostro Comitato centrale del 31 ottobre quando parlate di “Ferma opposizione al governo Draghi da svilupparsi attraverso la promozione di un’opposizione di massa e di classe attorno ad una piattaforma politica alternativa” o quando affermate che “Come PCI ribadiamo la nostra piena disponibilità a ricercare la massima unità con l’insieme delle soggettività che muovono in tale campo propugnando la necessaria alternativa alle politiche antipopolari imperanti, che si prospettano”, un’unità che per voi “può assumere diverse forme, purché rispettose dell’autonomia politica ed organizzativa delle sue componenti”. A vostro avviso altresì, e noi concordiamo, “non è di una nuova indistinta aggregazione della sinistra che vi è bisogno, tanto meno se vissuta in chiave meramente elettorale, quanto dalla messa in campo di politiche autenticamente di sinistra, capaci di rispondere ai bisogni dati nelle condizioni date, attorno alle quali promuovere, in un’ottica frontista, l’unità più ampia possibile tra tutte le realtà interessate”.
Con la vostra sezione dell’Empolese Valdelsa e con questo spirito abbiamo celebrato unitariamente con successo lo scorso 25 Aprile a Empoli e il 9 maggio siamo scesi insieme in piazza a Firenze nell’ambito della campagna nazionale unitaria sulla sanità pubblica. Esempi di una corretta politica di fronte unito, che speriamo si amplino e diventino sempre più frequenti. Penso soprattutto alla difesa degli ideali antifascisti che hanno da sempre caratterizzato la nostra zona e all’opera comune che dovremmo compiere per sventare, isolare e distruggere il tentativo delle destre neofasciste e razziste, appoggiate dal PD locale, di equiparare il comunismo al nazifascismo. Dovremmo concordare un calendario di iniziative unitarie, da portare nelle piazze e fin dentro le scuole, per attualizzare l’antifascismo militante e far sì che il patrimonio della Resistenza e dei suoi martiri, così rilevanti e importanti a Empoli e nel suo Circondario, sia conosciuto dalle nuove generazioni. Così come dovremmo fare chiarezza storica e politica sui fatti di Empoli del 1921. Così come dovremmo fare solidalmente e soffiando sul fuoco della lotta di classe verso la classe operaia della nostra provincia, dalla GKN alla Bekaert, passando da una miriade di fabbriche e aziende più o meno grandi, colpita dalla mannaia capitalista, col beneplacito del governo centrale e nel silenzio complice delle istituzioni locali, dei licenziamenti e delle delocalizzazioni. Dovremmo insomma rinverdire gli anni in cui Empoli e il suo Circondario rossi venivano definiti non a caso “la piccola Russia”.
Che i nostri buoni rapporti politici, dunque, si sviluppino sempre più lottando fianco a fianco contro il capitalismo e il suo governo Draghi, per il socialismo.
Il nostro auspicio è che il vostro Congresso, al quale auguriamo pieno successo, sia da stimolo per aprire una grande discussione tra tutte le forze che si richiamano al comunismo sul futuro dell'Italia.
In sostanza il PMLI vi chiede di aprire una grande discussione pubblica e privata sui suddetti temi all’interno del proletariato e delle sue organizzazioni politiche, sindacali e culturali e fra di esse. Siamo convinti che occorre farla il prima possibile, con apertura mentale, a cuore aperto, senza pregiudizi, preclusioni e personalismi, da pari a pari e con la piena disponibilità ad apprendere l’uno dall’altro. Il nostro auspicio è che siano i nostri Partiti e Organizzazioni i primi e i principali promotori di questa urgente, salutare e senza precedenti grande discussione rivoluzionaria sul futuro dell’Italia.
Noi siamo disponibili fin da subito a sederci attorno a un tavolo per discutere di tale disegno con voi, per poi poter allargare il tavolo alle altre forze interessate e disponibili. È questo il momento se vogliamo lasciare un segno nella storia della lotta di classe nel nostro Paese; dobbiamo unirci ed elaborare un progetto comune per cambiare l’Italia in senso socialista.
Saluti comunisti e buon lavoro a tutti voi.
15 dicembre 2021