Saluto di Urgo, a nome del PMLI, al 2° Congresso della Federazione di Milano del PCI
Che i nostri Partiti e Organizzazioni siano i primi e i principali promotori della urgente, salutare e senza precedenti grande discussione rivoluzionaria sul futuro dell’Italia
Care compagne, cari compagni,
vi ringrazio a nome del Partito marxista-leninista italiano per l'invito a partecipare al 2° Congresso della Federazione di Milano del Partito Comunista Italiano.
Ringrazio il compagno Massimo Cimbali per la sua relazione introduttiva che ho ascoltato con attenzione e che, insieme agli altri interventi che mi hanno preceduto, offre diversi importanti spunti di riflessione.
Noi marxisti-leninisti siamo convinti che oggi, nell’attuale periodo storico e politico che viviamo, le divergenze, seppur grandi e marcate, tra i nostri partiti a livello ideologico, politico, organizzativo e strategico devono essere temporaneamente messe in secondo piano, privilegiando l’unità d’azione e di classe tra tutti i partiti e le organizzazioni che combattono il capitalismo e il governo Draghi che nel nostro Paese ne regge le sorti. Con questo spirito a livello nazionale cooperiamo con voi nel Coordinamento delle sinistre di opposizione, a livello locale, dal Nord al Sud d’Italia, diverse sono le zone che dimostrano i buoni rapporti politici esistenti tra il PMLI e il PCI.
Siamo d’accordo col Documento politico del vostro Comitato centrale del 31 ottobre quando parlate di “Ferma opposizione al governo Draghi da svilupparsi attraverso la promozione di un’opposizione di massa e di classe attorno ad una piattaforma politica alternativa”, o quando affermate che “Come PCI ribadiamo la nostra piena disponibilità a ricercare la massima unità con l’insieme delle soggettività che muovono in tale campo propugnando la necessaria alternativa alle politiche antipopolari imperanti, che si prospettano”, un’unità che per voi “può assumere diverse forme, purché rispettose dell’autonomia politica ed organizzativa delle sue componenti”. A vostro avviso altresì, e noi concordiamo, “non è di una nuova indistinta aggregazione della sinistra che vi è bisogno, tanto meno se vissuta in chiave meramente elettorale, quanto dalla messa in campo di politiche autenticamente di sinistra, capaci di rispondere ai bisogni dati nelle condizioni date, attorno alle quali promuovere, in un’ottica frontista, l’unità più ampia possibile tra tutte le realtà interessate”.
Con le vostre Federazioni milanese e lombarde, con questo spirito, abbiamo celebrato unitariamente con successo lo scorso 9 maggio il 76° della Liberazione dell’Europa dal nazifascismo presso il Cimitero Maggiore davanti al Monumento ai caduti sovietici nella Resistenza italiana per ribadire che quella storica Vittoria fu ottenuta grazie al ruolo decisivo svolto dalla Unione Sovietica guidata da Stalin. Nel Coordinamento delle sinistre di opposizione milanese PMLI e PCI portano avanti la stessa piattaforma rivendicativa per una sanità pubblica, universale, gratuita e laica, rilanciata con un’apposita petizione nazionale, e si battono uniti contro la controriforma privatistica ultraliberista della sanità lombarda della giunta regionale guidata dal leghista Attilio Fontana e della sua assessora forzista Letizia Moratti.
A Milano siamo sullo stesso fronte di lotta contro le politiche antipopolari della giunta del PD Sala, come quelle che favoriscono e promuovono l'attuale mega speculazione immobiliare, inaugurata con l'EXPO 2015, a scapito del verde, della vivibilità e del carovita delle masse lavoratrici e popolari. Occorre invece rilanciare la realizzazione e l'assegnazione delle case popolari per affrontare concretamente l'emergenza abitativa. Di fronte allo sfacelo dei privati occorre reinternalizzare tutti i servizi pubblici comunali che vanno gestiti da aziende municipalizzate così da affrontare anche l'emergenza occupazionale garantendo nuovi posti di lavoro stabile, a tempo pieno, a salario intero e sindacalmente tutelato.
Care compagne, cari compagni,
noi marxisti-leninisti facciamo affidamento su questo spirito unitario tra i nostri due partiti con la bandiera rossa e la falce-martello anche per contrastare il fetido vento anticomunista soffiato dal Parlamento europeo che con un’apposita mozione, votata dai fascisti della Meloni, Forza Italia, Lega, PD e Pisapia, vuole vietare l'uso dei simboli comunisti.
In Italia è la terza volta che il partito fascista di Giorgia Meloni vuole mettere fuori legge i partiti comunisti, in particolare il PMLI. Le prime due volte tramite l'iniziativa parlamentare del deputato Edmondo Cirielli, ora con la mozione presentata alla Camera in cui viene citato espressamente il PMLI colpevole, nientepopodimeno, di commemorare Mao, nonché di aver pubblicato un manifesto contro Israele accusato di essere una “nazione di criminali nazisti sionisti”, con foto di un palestinese “armato” (di una fionda).
Una mossa tattica per evitare lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i gruppi neofascisti. Vogliamo sperare che le parlamentari e i parlamentari antifascisti non consentiranno ai colleghi fascisti di realizzare il loro obiettivo.
Resta urgente, invece, il decreto per sciogliere Forza Nuova, Casapound e tutti i gruppi squadristici nazifascisti, in ottemperanza alle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della vigente Costituzione.
Abbasso il fascismo! Viva il socialismo e il comunismo!
Che i nostri buoni rapporti politici, dunque, si sviluppino sempre più lottando fianco a fianco contro il capitalismo e il suo governo Draghi, per il socialismo.
Il nostro auspicio è che il vostro Congresso, al quale auguriamo pieno successo, sia da stimolo per aprire una grande discussione tra tutte le forze che si richiamano al comunismo sul futuro dell'Italia.
In sostanza il PMLI vi chiede di aprire una grande discussione pubblica e privata sui suddetti temi all’interno del proletariato e delle sue organizzazioni politiche, sindacali e culturali e fra di esse. Siamo convinti che occorre farla il prima possibile, con apertura mentale, a cuore aperto, senza pregiudizi, preclusioni e personalismi, da pari a pari e con la piena disponibilità ad apprendere l’uno dall’altro. Il nostro auspicio è che siano i nostri Partiti e Organizzazioni i primi e i principali promotori di questa urgente, salutare e senza precedenti grande discussione rivoluzionaria sul futuro dell’Italia.
Noi siamo disponibili fin da subito a sederci attorno a un tavolo per discutere di tale disegno con voi, per poi poter allargare il tavolo con le altre forze interessate e disponibili. È questo il momento se vogliamo lasciare un segno nella storia della lotta di classe nel nostro Paese; dobbiamo unirci ed elaborare un progetto comune per cambiare l’Italia in senso socialista.
Saluti comunisti e buon lavoro a tutti voi.
22 dicembre 2021