Nasce la Commissione Dubbio e precauzione su vaccini e no pass
È guidata da Mattei, Cacciari e Freccero
È nata la Commissione DuPre (Dubbio e Precauzione), a seguito di due convegni scientifici tenuti il 10 novembre e l’8 dicembre all’International University College di Torino.
Si tratta di un movimento che si inserisce nel vasto e variegato movimento No Vax e No Pass e che si colloca oggettivamente all'opposizione delle politiche sanitarie (soprattutto per quanto riguarda i vaccini) e di contenimento del micidiale Covid-19 adottate in particolare dal governo del banchiere massone Draghi.
Il portavoce è Carlo Freccero, ne fanno parte Massimo Cacciari, Giorgio Agamben, Mariano Bizzarri, promotori dei due appuntamenti scientifici che si sono svolti a Torino, in totale il manifesto di DuPre è stato sottoscritto da 22 persone:otto filosofi, otto scienziati e sei giuristi."Le nostre non sono divagazioni anti-scientifiche ma problemi sollevati sulla stampa scientifica e corroborati dal parere di numerosi esperti del settore", sostengono i promotori che sviluppano diverse considerazioni sulla vaccinazione e quindi sul valore del Pass.�
In un comunicato stampa del 12 dicembre scorso i DuPre hanno affermato: "Sotto il profilo squisitamente scientifico, autorevoli personalità hanno sottolineato come il quadro dell’attuale epidemia da Covid-19 ponga una serie di criticità:
1) La protezione offerta dai vaccini riduce di circa 3 volte l’ingresso in terapia intensiva ma non è una protezione totale. È pertanto ingiustificata la campagna che vorrebbe che esista una “pandemia dei non vaccinati”, considerato come attualmente i vaccinati contribuiscano ad occupare le terapie intensive per circa il 50% dei posti disponibili (dati elaborati da bollettino ISS).
2) Contrariamente a quanto sostenuto per mesi, la vaccinazione non previene il contagio anche se ne riduce significativamente l’incidenza (di circa 3 volte). Questo dato da solo priva il Green Pass del suo significato sanitario: avere un Green Pass non significa essere “innocui” o “non contagiosi”.
3) Contrariamente a quanto sostenuto, la vaccinazione modifica solo leggermente la probabilità di morire per Covid una volta che l’infezione è stata contratta:
Questi dati suggeriscono due logiche conseguenze:
1. il vaccino da solo non basta a contrastare l’epidemia: occorre ripensare il trattamento e ristrutturare il trattamento a domicilio, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia; 2. il vaccino assicura una protezione incompleta che si riduce drammaticamente già dopo 3-5 mesi.: una soluzione logica sarebbe quella di pensare ad un altro vaccino. Nel mondo non esistono solo Pfizer o Moderna. Altri vaccini sono sul tavolo dell’EMA e della FDA e alcuni di questi sono costruiti con virus inattivato. Come tali sarebbero sicuramente bene accetti dai molti che nutrono perplessità nei confronti dei virus costruiti con mRNA. Al riguardo, ci si chiede che fine abbia fatto il vaccino italiano ReiThera. Perché ne è stata sospesa la sperimentazione? Occorre una interrogazione parlamentare urgente."
Il sospetto è che i vaccini a mRNA compromettano la capacità di risposta immune dell’organismo, cosa che sembrerebbe dimostrata dal paradossale aumento del contagio in paesi dove la vaccinazione è stata maggiore, sostengono dalla Commissione.
"Dubbio e precauzione andrebbero inoltre esercitati nella valutazione degli effetti collaterali del vaccino. A prescindere dalle segnalazioni episodiche, e dai numerosi studi scientifici che mettono in evidenza un aumento delle reazioni avverse (miocarditi, trombosi etc.) particolarmente nelle fasce di età più giovani, emerge in tutta la sua gravità la necessità di avviare al più presto un programma di “farmacovigilanza attiva”, la cui promozione e il cui coordinamento sono compiti che la legge ha affidato ad AIFA, anche in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Le campagne di farmacovigilanza attiva prevedono che alcune persone che assumono un determinato farmaco vengano seguite per un certo periodo di tempo e monitorate. Si è visto che, quando ciò accade, le reazioni avverse che vengono annotate sono molte di più di quelle che arrivano alla Rete Nazionale attraverso le segnalazioni spontanee."
"Va ricordato che i vaccini a mRNA sono in realtà forme di terapia genica, come detto a chiare lettere non solo da rappresentanti delle case farmaceutiche, ma da riviste scientifiche come quelle del gruppo Nature. Tutto questo ha implicazioni enormi, sia dal punto di vista normativo, sia in termini scientifici. Dal punto di vista giuridico, l’equiparazione delle terapie con mRNA ai vaccini agevola di molto la loro introduzione sul mercato farmaceutico, saltando a piè pari la verifica di possibili effetti collaterali, come la mutagenesi e la cancerogenesi (né Pfizer né Moderna hanno condotto tali studi, e lo hanno esplicitamente affermato). Inoltre, l’autorizzazione all’immissione in commercio di vaccini e farmaci soggiace ad una differente regolamentazione, che è semplificata per quanto riguarda i vaccini ed assicura alle aziende una sorta di franchigia per quanto attiene gli effetti avversi. Va qui ricordato che la Pfizer è stata accusata di aver falsificato i trial per l’approvazione del vaccino e che una indagine è attualmente in corso come denunciato dal BritishMedical Journal."
"La Commissione DuPre condanna infine la campagna di disinformazione terroristica che da un lato fornisce dati falsi (come quando si afferma che si muore più di Covid che di cancro o di malattie cardiovascolari!) e che criminalizza qualunque voce critica, dimenticandosi che autorevoli esponenti, spesso presenti sui media (Vaia, Gismondo, Crisanti) hanno formulato critiche argomentate.
In particolare, si fa credere che il disastro è alle porte parlando di “limite” delle terapie intensive. Si annuncia ad esempio che presto molte regioni entreranno nella cosiddetta zona gialla, che corrisponde all’occupazione al 15% delle terapie intensive. Questa cifra non viene mai confrontata con le percentuali corrispondenti degli anni pre-Covid."
Certamente la nascita di questa Commissione va nella direzione giusta di chiedere maggiori controlli e informazione sulla vaccinazione, di fatto spinge per non criminalizzare né reprimere in alcun modo i non vaccinati e di conseguenza ridimensionando l'importanza del Pass va anche nella direzione di una riconquista degli spazi di democrazia borghese, sia perché lotta contro l'obbligo vaccinale, sia contro le inaccettabili sanzioni a cui vanno incontro coloro i quali privi di Pass rischiano perfino di perdere il lavoro, senza considerare che se è legittima la volontà di non vaccinarsi, ne consegue che i tamponi per eventuali lasciapassare dovrebbero essere gratuiti, altrimenti ci si trova di fronte ad un ricatto economico-sanitario, come di fatto è oggi, visto l'elevato costo dei tamponi per l'ottenimento del Pass.
Quello che non convince è intanto il fatto che l'esistenza di altri vaccini, alcuni in fase iniziale di sperimentazione, non garantisce di per sé che codesti vaccini siano né migliori né peggiori di altri oggi utilizzati, soprattutto poi per noi marxisti-leninisti i vaccini devono essere gratuiti e sottratti agli interessi dei pescecani capitalisti delle multinazionali del farmaco, cosa che DuPre invece non chiede.
Il PMLI è stato il primo fin dall'inizio della pandemia e quindi dal governo Conte 2, a parlare di dittatura antivirus e contro il restringimento dei diritti democratico-borghesi da parte del regime neofascista imperante e quindi a ribadire la non obbligatorietà dei vaccini, a lottare contro il restringimento degli spazi di democrazia borghese, il Reddito di emergenza di 1200 euro, ma lo abbiamo fatto nell'ambito della lotta per la sanità pubblica, gratuita, senza ticket ridotta in uno stato comatoso dal federalismo sanitario , mentre le pur importanti rivendicazioni e indicazioni di DuPre presentano un carattere troppo poco antigovernativo e anticapitalista, così come colpisce l'assenza di rivendicazioni a favore della sanità pubblica e quindi di denuncia dei governi di destra e di "sinistra" degli ultimi decenni in gran parte sostenuti da molti degli esponenti della Commissione (Cacciari e Ferrero in primis).
La questione di fondo poi non è solo legata ai vaccini e alla legittimità o meno del Pass, ma è data dal fatto che occorre lottare per far comprendere alle masse che il virus è in ultima analisi un prodotto dell'imperialismo e della devastazione della natura prodotta dalla legge del massimo profitto, come l'imperialismo è la matrice del mancato appagamento del bisogno delle masse di prevenire e curare le malattie e salvaguardare l'ambiente e la salute e in ultima analisi della stessa seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista, parte integrante della Ue imperialista, e dei suoi governi antipopolari di destra e di "sinistra" con e senza le stelle.
Tuttavia la nascita di DuPre è certamente un'importante iniziativa che si inserisce nell'ambito della giusta informazione da dare a chi legittimamente ha scelto di non vaccinarsi e in generale del variegato e legittimo movimento No Vax e No Pass, che, come si vede, non è affatto composto da neofascisti e "facinorosi" e quindi non solo non è da reprimere, ma va difeso dalle infiltrazioni dei fascisti, cominciando dallo scioglimento di Forza Nuova e Casapound ancora vergognosamente non avvenuto per responsabilità primaria di Draghi e Mattarella.
Cosa che rende, insieme alle infami politiche economiche, sanitarie, sociali, militari e di gestione neofascista dell'“ordine pubblico" e della pandemia, ogni giorno di più, urgente e necessario buttare giù al più presto da sinistra e dalla piazza questo nero governo e questo regime.
22 dicembre 2021