Nel discorso del 14 luglio 1992 Scuderi ci ricorda che le difficili sfide si possono superare vittoriosamente con un grande spirito rivoluzionario marxista-leninista

Il Centro del Partito, tramite la Cellula “F. Engels” della Valdisieve in provincia di Firenze, ha chiesto alla giovanissima compagna studentessa Margherita di esprimere un giudizio sul discorso del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, tenuto il 14 luglio 1992 in occasione dell'inaugurazione della seconda Sede de “Il Bolscevico”. Ecco quanto ha scritto, cogliendo l'essenza del messaggio di Scuderi.
 
Il discorso di Giovanni Scuderi per l'inaugurazione della seconda Sede centrale de “Il Bolscevico” avvenuta il 14 luglio 1992, è interessante e allo stesso tempo chiaro e trasparente. È un discorso che unisce eventi storici con l’attualità, e con moltissimi riferimenti al lavoro e allo spirito rivoluzionario marxista-leninista. Le condizioni materiali dettano l’argomento del discorso, cioè il raggiungimento dell’obiettivo perseguito, l’apertura della nuova Sede.
Esso infatti si apre riconoscendo con entusiasmo e con grande gioia l’impegno, e il fondamentale lavoro rivoluzionario, operati per raggiungere questo fine. Molto rilevante la similitudine tra questo percorso messo a confronto con la Lunga Marcia guidata da Mao, che continua costante e tenace nonostante gli ostacoli, le difficoltà del lavoro e gli ambienti sfavorevoli.
Come ci ricorda il Segretario generale, “Nel buono e cattivo tempo” non bisogna mai scoraggiarsi di fronte alle difficili sfide incontrate ed alle condizioni poco favorevoli dell’ambiente di lavoro, ma con ottimismo, con fiducia, e con grande spirito rivoluzionario, superarle vittoriosamente.
Orazio, poeta latino, esprime simile concetto con una metafora marittima, tradotto: “Nelle angustie della vita mostrati dunque animoso, forte. E così tu stesso ammaina con saggezza le vele, quando troppo vento a favore le gonfia”. Quindi anche nel “buon tempo” bisogna essere saggiamente organizzati e impegnati, contando sulle nostre forze, fiduciosi in noi stessi, nelle masse, nel Partito e nel socialismo, tenendo saldamente e dialetticamente in pugno il marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
Scuderi tratta in maniera efficace l’accessibilità della Sede del Partito e de “Il Bolscevico”. La Sede infatti non è ad uso esclusivo di essi, tutt’altro, è aperta a “chiunque voglia scagliare una freccia politica giornalistica, e organizzare la battaglia, contro il capitalismo, per il socialismo”, un concetto che ritengo sia bellissimo dal momento in cui si pone già in aperta contrapposizione col sistema capitalista dove tutto è privato, elitario, meritocratico ed a uso esclusivo.
Coerentemente alla Sede il giornale ha lo stesso carattere “aperto”; di fatto è di chiunque voglia denunciare e combattere ogni forma di ingiustizia sociale, contro il capitalismo, per il socialismo. Un altro punto che ritengo importante è il radicamento del Partito sul territorio, così da sviluppare in maniera forte il “Partito a livello locale e nazionale”.
Concludo questo mio parere dicendo che mi è piaciuto molto l’aspetto citato al penultimo punto del discorso, che mostra il quadro di una sede illuminata dal sole, messa in parallelo con lo “splendore del marxismo-leninismo pensiero di Mao, del socialismo e del PMLI” che mi ricorda inevitabilmente l’Inno “Il Sole Rosso”, proprio del Partito.
 
Margherita

22 dicembre 2021