Incontro organizzato da “il Fatto Quotidiano” nel quartiere popolare
I giovani di Secondigliano: “Vogliamo il risanamento delle periferie, cominciando dal lavoro”
Manfredi e Fico non mettono al primo posto il problema della disoccupazione, arrivato al 90% nell’area Nord di Napoli
Redazione di Napoli
Ennesima e forte denuncia del procuratore capo di Napoli, Giovanni Melillo, a un incontro avvenuto lo scorso 4 dicembre nel quartiere di Secondigliano, organizzato da il Fatto Quotidiano, FQ Millennium
e la neonata Fondazione, e dai giovani presenti nell’associazione Larsec-laboratorio di Riscossa secondiglianese.
Nei locali dell’ex municipio, quando il quartiere era comune a sé, in piazza Di Nocera si sono confrontati il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco Gaetano Manfredi, il procuratore capo Giovanni Melillo in particolare sulla questione delle periferie abbandonate e in particolar modo l’area Nord che conta nel vecchio quartiere a ridosso dell’asse mediano circa 50mila abitanti.
Tantissimi i disagi che emergono dagli interventi delle masse: dalla mancanza cronica di lavoro, a quella di scuole e luoghi di cultura e di socialità “dove c’è solo un istituto superiore e non ci sono mezzi pubblici, così un ragazzo per andare a studiare in centro a Napoli ci mette di più che ad arrivare a Roma in treno o in aereo a Milano: non c’è da meravigliarsi se qui uno su due abbandona la scuola”, spiega Vincenzo Strino, 35 anni, presidente dell’associazione nata nel 2014 e che chiede finalmente una “riscossa” nel territorio.
Il procuratore Melillo è preoccupato dal silenzio con cui si tratta ancora il fenomeno della camorra: “Napoli si trova in una situazione assai grave. Che non può essere affrontata con gli strumenti cognitivi ordinari”. E smentisce le statistiche sulla criminalità organizzata che vedrebbe una debacle di quest’ultima negli ultimi anni; l’esatto contrario, precisa Melillo: “le estorsioni sono diminuite? Sapete perché? Non solo perché non ci sono le denunce, ma perché la camorra è diventata quella stessa attività economica, e la camorra non fa estorsioni ai danni di sé stessa: non ha senso nemmeno più parlare di infiltrazioni”.
Sia Manfredi che Fico parlano addirittura di “piano Marshall per le periferie” e il presidente della Camera scarica tutto sulla nuova giunta comunale: “Napoli deve diventare una questione nazionale, serve uno sforzo globale dello Stato: di quante scuole, biblioteche, circoli, teatri, abbiamo bisogno? Questo tipo di investimento il Comune può cominciare a progettarlo ma serve un impegno generale”. Ma nessuno dei due rappresentanti delle istituzioni pubbliche nazionali e locali in camicia nera mettono in risalto che lo sviluppo delle periferie e dei quartieri popolari passa inevitabilmente dal lavoro soprattutto per i giovani, atteso che nell’area Nord napoletana, come in altre zone disagiate del territorio, la disoccupazione rasenta il 90%.
12 gennaio 2022