Ennesima bocciatura per il governatore campano in camicia nera
Studenti e genitori bloccano l’ordinanza pro-Dad di De Luca
Il TAR accoglie il ricorso: “il provvedimento regionale viola la legislazione primaria”
Redazione di Napoli
È di lunedì 10 gennaio l’ennesima bocciatura per il governatore campano in camicia nera Vincenzo De Luca in tema di provvedimenti in materia scolastica e di sanità, di cui l’ex neopodestà di Salerno è titolare del dicastero regionale. Il Tar della Campania, tramite la giudice Maria Abbruzzese, ha duramente ripreso nelle motivazioni l’ordinanza di De Luca sulla chiusura delle scuole in Campania per tutto il mese di gennaio e ripristinare l’odiosa “didattica a distanza” con la solita scusa di scongiurare un aumento sconsiderato delle vittime da coronavirus. Un circolo vizioso denunciato prima da sit-in di studenti e genitori e poi finito, con l’aiuto del Codacons, presso il Tribunale amministrativo campano che sospendeva - bissando il provvedimento sospensivo di un anno fa - l’ordinanza del presidente campano perché “viola la legislazione primaria”, non può essere emessa perché la Campania si trova in zona bianca e perché non ci sono gli stilemi dell’emergenza come cianciavano De Luca e compari.
I giudici amministrativi della Campania rilanciavano criticando il sistema sanitario regionale e il ricorso spregiudicato alla emergenza con ordinanze di dubbio valore costituzionale: “le difficoltà del sistema sanitario regionale, lungi dal giustificare l'adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di 'collasso' anche sul sistema trasporti” - continua la presidente della Quinta Sezione, Abbruzzese - “la sola mera possibilità dell'insorgenza di 'gravi rischi', predicata in termini di eventualità, non radicano per sè solo la situazione emergenziale, eccezionale e straordinaria, che, in astratto, potrebbe consentire la deroga alla regolamentazione generale”.
Esultano le Associazioni che, sempre più numerose, contestano le politiche scolastiche e sanitarie dell’esecutivo nero regionale; il Presidente dell’Associazione Scuole Aperte Campania, Palmira Pratillo, sottolineando la vittoria presso il Tar campano, ha criticato l’uso dei provvedimenti di De Luca anche quando non c’erano momenti emergenziali, sia che la Campania fosse in zona bianca o in zona gialla.
19 gennaio 2022