Nel 2021 metà delle famiglie ha rinunciato alle cure

 
Lo scorso 12 gennaio il Cerved ha presentato a Roma il “Bilancio di welfare delle famiglie italiane 2022”, un documentato rapporto di 93 pagine dedicato alla situazione economica e sociale delle famiglie che vivono in Italia, nel quale ha trovato ampio spazio l'analisi del rapporto tra la popolazione e le cure sanitarie.
Un dato assai allarmante emerso è che, anche a causa dell'emergenza indotta dalla pandemia, nel 2021 oltre la metà delle famiglie italiane (per la precisione il 50,2%) ha di fatto rinunciato a prestazioni sanitarie per problemi economici, mancata disponibilità del servizio o insufficienza dell’offerta sanitaria.
Nel 13,9% dei casi si è trattato di rinunce rilevanti.
Oltre al dato, già allarmante, della rinuncia alle prestazioni strettamente sanitarie, si aggiungono quelli relativi al numero di famiglie che hanno rinunciato ad altre prestazioni di welfare che vanno comunque a incidere notevolmente sul benessere psicofisico della popolazione: il 56,8% di esse ha dovuto rinunciare infatti all’assistenza agli anziani, il 58,4% all’assistenza ai bambini e il 33,8% all’istruzione.
I fattori che hanno influito in modo determinante, secondo il rapporto, sulle rinunce sono sicuramente la pandemia, che ha provocato restrizioni nella disponibilità di servizi sanitari e il rinvio delle cure da parte degli stessi cittadini per timore del contagio, le difficoltà economiche, che hanno molto spesso determinato pesanti difficoltà nel sostenere il costo delle prestazioni, e infine l’inadeguatezza dell’offerta, la quale fa sentire il suo peso soprattutto nell’assistenza agli anziani.
L’indagine del Cerved - condotta su un campione di 4.005 famiglie di tutte le regioni italiane, stratificate per condizione economica e per composizione del nucleo familiare – è stata eseguita in diverse fasi negli ultimi due anni, dal lockdown della primavera 2020 fino a novembre 2021, al fine di analizzare l’influenza dell’emergenza dovuta alla pandemia sui comportamenti familiari e di distinguere le conseguenze dovute all’emergenza dalle tendenze di lungo termine.
Nel 2021, ricostruisce il rapporto del Cerved, le famiglie italiane hanno speso 136,6 miliardi per prestazioni di welfare , oltre 5mila euro a famiglia, pari al 17,5% del reddito netto, e di tale importo complessivo le spese per salute sono di gran lunga al primo posto con 38,8 miliardi, seguite da quelle per l'assistenza agli anziani con 29,4 miliardi.
Nel presentare il rapporto l'amministratore delegato del Cerved, Andrea Mignanelli, ha lamentato la scarsa attenzione delle istituzioni nell'offerta di welfare alla popolazione, soprattutto in campo sanitario e di assistenza agli anziani, evidenziando che “gli investimenti pubblici e privati sono decisivi per rinnovare il nostro sistema di welfare , generando nuovi modelli di servizio capaci di rispondere alla domanda delle famiglie”.

19 gennaio 2022