Successo del presidio unitario PRC-PMLI a Biella contro il caro bollette e lo sblocco dei licenziamenti
Decine e decine di biellesi si intrattengono a discutere coi compagni di problemi economici e lavorativi
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Preannunciato da un comunicato stampa, sabato 12 febbraio nella centralissima via Lamarmora si è svolto per tre ore il presidio unitario del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) e del Partito marxista-leninista italiano (PMLI).
L'iniziativa biellese per contrastare il caro bollette e lo sblocco dei licenziamenti è nata dall’impulso della campagna nazionale di Rifondazione Comunista e la Federazione biellese del PRC, nell'ottica del lavoro politico unitario del “Coordinamento delle Sinistre d'Opposizione di Biella e Vercelli”, ha prontamente esteso l’invito di adesione all'Organizzazione biellese del PMLI. Considerati gli obiettivi più che condivisibili il PMLI.Biella ha subito risposto con entusiasmo alla giornata di lotta contribuendo alla riuscita dell'iniziativa.
Durante il presidio decine e decine di biellesi hanno intrecciato interessanti discussioni con le compagne e i compagni riguardanti la situazione politica locale e nazionale, criticando l'inesistente linea programmatica del sindaco leghista, Claudio Corradino, che subisce le profonde divisioni interne tra le varie componenti della sua traballante coalizione. Molti pensionati hanno protestato non riuscendo più a far fronte alle spese straordinarie dovendo pagare salatissime bollette di gas e luce oltre ad esosi affitti. Un gruppo di donne ha voluto denunciare le precarie condizioni contrattuali che particolarmente nel biellese stanno assumendo una drammatica dimensione con contratti a tempo determinato che impediscono di fatto una progettualità futura alle proprie famiglie e, soprattutto, ai figli. Un pensionato ha voluto ribadire che l’unità della “sinistra” è fondamentale per sconfiggere le destre salvo poi spendere parole positive nei confronti del governo del banchiere massone Draghi e del Partito Democratico (PD) che lo sostiene. Con spirito chiarificatore gli è stato fatto notare che definirsi di “sinistra” attualmente può risultare un termine indefinito in quanto l’unità deve fondarsi su un programma concepito sempre e solo in difesa degli interessi a breve e lungo termine delle masse popolari e mai in difesa degli interessi dei padroni, degli speculatori finanziari e della classe dominante borghese in generale.
Alle 17:30 è stato sciolto il presidio unitario che molto probabilmente sarà replicato nelle prime settimane di marzo a Vercelli col contributo dei compagni del Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) di quella città.
16 febbraio 2022