Biella
Oltre 200 manifestanti per gridare un forte NO all'inceneritore di Cavaglià
Presenti il mondo dell'associazionismo ecologista, le scuole, il PMLI e il PRC

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Oltre duecento manifestanti hanno accolto l'invito dell'associazione ecologista “Movimento Valledora” e giovedì 17 febbraio si sono ritrovati presso i Giardini Zumaglini di Biella per esprimere il proprio determinato NO alla costruzione di un mega termovalorizzatore nel comune di Cavaglià.
A rispondere con favore all'appello di scendere in piazza per manifestare pubblicamente la contrarietà al progetto altamente inquinante di costruzione di un ecomostro, le cui torri di fuoriuscita dei fumi di combustione saranno alte oltre 90 metri, sono state le principali sigle del movimento ecologista biellese tra cui Legambiente Circolo “Tavo Burat” egregiamente diretta dal Presidente Daniele Gamba che nel proprio intervento ha snocciolato con precisione tutte le motivazioni che non dovrebbero acconsentire a nessuna amministrazione locale di concedere il nullaosta all’inizio dei lavori. Presente il comitato “Salussola, ambiente è futuro” che tanto sta facendo per contrastare la discarica di amianto in zona Brianco, rappresentanza con bandiere di Coldiretti e della sezione biellese della Lega italiana protezione uccelli (LIPU).
Tutti gli interventi si sono concentrati sul fatto che il biellese, completamente circondato da montagne, non è certamente il luogo adatto alla costruzione di un termovalorizzatore in quanto i fumi, con relative polveri sottili prodotte dalla combustione, si fermerebbero sopra la nostra zona per poi ricadere nei terreni circostanti causando avvelenamento dei terreni adibiti a coltivazioni di pregio e aumento dell'incidenza di tumori tra la popolazione della zona. I ragazzi e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo di Cavaglià erano presenti con il proprio gonfalone e striscioni a indicare che le nuove generazioni vogliono seguire la politica del riciclo completo dei rifiuti e non sono intenzionate a rincorrere il vergognoso business dell’inceneritore di rifiuti solidi urbani che porterebbe nella loro città milioni di quintali di rifiuti provenienti da tutto il Piemonte.
Presenti anche alcuni sindaci della provincia di Biella che hanno confermato il loro NO alla costruzione dell'inceneritore. Il sindaco di Mongrando, Toni Filoni, ha ricordato la grande protesta popolare del 1995 contro l'ipotesi di costruzione di un inceneritore nei pressi di Verrone. Filoni ha sottolineato che oggi come allora sarà determinante la partecipazione di migliaia di cittadini per fermare questo nuovo infame progetto contro l'ambiente.
Non potevano certamente mancare le rappresentanze dell'Organizzazione di Biella del PMLI e del Partito della Rifondazione Comunista che sono scese in piazza con le rosse bandiere della lotta e con alcuni cartelli contro l’inceneritore. La manifestazione si è conclusa con un flash-mob e con le parole della Presidentessa del “Movimento Valledora”, Anna Andorno, che ha voluto sottolineare l’abissale differenza tra il Consorzio smaltimento rifiuti area biellese (COSRAB), che ha convocato una conferenza a porte chiuse, anche per la stampa locale, per proporre ad amministratori e sindaci alcuni pareri tecnici sull’impianto che la società A2A intende costruire, e la manifestazione pubblica e aperta a tutti i movimenti ecologisti che, forti delle proprie ragioni, non sentono la necessità di escludere nessuno dal dibattito e dal confronto sul tema ambiente. Anna Andorno ha concluso affermando che nei prossimi mesi saranno organizzate nuove iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica contro la costruzione dell’inceneritore di Cavaglià.

23 febbraio 2022