Contro infortuni, ritmi di lavoro insostenibili, condizioni contrattuali ed economiche precarie
Scioperi e presidi dei lavoratori a Forlì e a Cesena
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Forlì
Si è conclusa il 22 marzo, dopo 6 giorni di presidio permanente, giorno e notte, la protesta dei lavoratori della sede di Forlì del Gruppo Fenix, che si occupa di consegne, scattata dopo che dipendenti ed ex dipendenti avevano denunciato ferie forzate e non pagate, TFR non pagati, straordinari ricorrenti e non sempre retribuiti e mancanza di sicurezza nell’ambiente di lavoro; i lavoratori hanno raccontato che a volte dovevano mettere il carburante nei camion a proprie spese senza il rimborso dell’azienda e, infine, di aver ricevuto minacce sul luogo di lavoro.
L’incontro che si è tenuto presso la prefettura di Forlì, e che ha visto la partecipazione della Filt Cgil, del Gruppo Fenix e del committente Unieuro, ha sancito, come ha spiegato la Cgil, che "Già a partire da questo mese, nella busta paga dei lavoratori e delle lavoratrici del Gruppo Fenix-sede di Forlì sarà applicato il Contratto Collettivo Nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni, firmato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Entro martedì arriveranno, inoltre, i due bonifici mancanti, con le differenze retributive sullo straordinario, la cifra recuperata arriverà così a 76mila euro. L'azienda si è impegnata anche a corrispondere le differenze retributive sugli straordinari verificati, tali conteggi dovrebbero portare ad ulteriori 20.000 euro, questi a favore di sei lavoratori, che si sono uniti alla vertenza dopo l’inizio del presidio. Le ulteriori differenze, derivanti dagli istituti contrattuali che non venivano applicati dall’azienda, tra cui tredicesima, ferie, permessi e festività retribuiti, saranno sanate dal Gruppo Fenix entro il 30 aprile". Inoltre l’azienda si è impegnata a colmare le mancanze in materia di sicurezza sul lavoro, che in questo settore sono sempre insufficienti, a partire dalla movimentazione della merce. Un settore, quello del facchinaggio, dove è cronica l’imposizione di ritmi di lavoro molto alti, condizioni contrattuali ed economiche a dir poco precarie, tutele insufficienti e trattative risolte spesso al ribasso.
Ed è proprio in un’altra ditta di logistica, la AFV Logistica Srl presso il magazzino Coop Alleanza 3.0, che il 24 marzo l’Adl Cobas ha indetto 24 ore di sciopero in seguito ad un infortunio sul lavoro, dopo una vertenza che dura da un mese, col sindacato che denuncia un pesante clima aziendale, la negazione di diritti sindacali, numerosi infortuni e mancanze in tema di salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori, più volte segnalate anche dal RLS, mentre i sindacati confederali hanno proclamato una sola ora di sciopero.
E un altro, e più grave, incidente sul lavoro è accaduto pochi giorni prima presso la “Graziani Packaging” di Bora di Mercato Saraceno, a Cesena, che avrebbe provocato lo schiacciamento di due falangi di un’operaia, rimasta impigliata con una mano in un rullo utilizzato nelle produzioni di packaging
ortofrutticolo e industriale; uno stabilimento non nuovo a questo tipo di incidenti, i sindacati confederali hanno proclamato la “solita” ora di sciopero con annessa assemblea dei lavoratori.
30 marzo 2022