Nel programma “Atlantide, storie di uomini e mondi” di Andrea Purgatori
Falsa e infamante equiparazione de La7 tra Hitler e Stalin
Mercoledì 4 maggio scorso su La 7
è andata in onda una puntata intitolata "Guerra totale o giochi di potere" di "Atlantide, storie di uomini e mondi", il programma condotto da Andrea Purgatori, interamente dedicato, a parte il segmento iniziale legato alla cronaca delle vicende belliche in Ucraina, all'infame, menzognera e falsificatrice equiparazione del nazismo al comunismo e del criminale Hitler al grande Maestro del proletariato internazionale Stalin.
Purgatori definisce da subito il rapporto tra Hitler e Stalin addirittura fin da prima della salita al potere del dittatore tedesco, avvenuta nel 1933, con la nomina a cancelliere del Reich come un rapporto: "difficile e controverso, molto ambiguo che li ha visti prima alleati e complici e poi nemici giurati", cercando in maniera indiretta e subdola di equiparare Stalin anche al nuovo Zar Putin, dando vita quindi a una narrazione subliminale volta non solo a rilanciare l'infame equiparazione tra la Germania nazista e l'Urss di Lenin e Stalin, ma tra quest'ultima e l'imperialismo russo di oggi, il tutto chiaramente con il fine di imbrogliare le acque, in appoggio all'imperialismo dell'ovest e quindi ai suoi governi, a cominciare dal governo del banchiere massone Draghi.
Ospiti in collegamento video l'opportunista e neoliberale storico borghese Luciano Canfora, i cronisti Marco Ansaldo, Elena Testi, Francesca Mannocchi, Lorenzo Cremonesi e Marco Tarquinio, direttore di Avvenire
in studio .
Dopo circa un'ora dedicata ai collegamenti con i corrispondenti dall'Ucraina e un intervista in studio a Tarquinio, nella quale vengono narrate le opposte posizioni di Biden e Putin, mostrando giustamente le dichiarazioni infami di Putin del 21 febbraio con tanto di bandiera con l'aquila dei Romanov, in cui dichiara che la (falsa) invenzione dell'Ucraina fu un errore dovuto ai bolscevichi diventato ancora più evidente dopo lo scioglimento (secondo alcuni peraltro illegale) dell'Urss (socialimperialista) nel 1991 e che l'invasione del Paese serve a completare fino in fondo la decomunistizzazione per tornare ai fasti dell'impero russo zarista distrutto dalla Rivoluzione d'Ottobre.
Dopo aver cercato di spacciarsi per "giornalista democratico che fa ascoltare le parole della politica e quindi anche quelle di Putin sperando di non essere considerato un putiniano" questo pagliaccio e ridicolo giornalista anticomunista torna quindi sulle vicende degli anni '30 e '40 del secolo scorso lanciando il filmato, inframezzato da domande in diretta allo storico anticomunista Luciano Canfora.
Il filmatino stile "Istituto Luce" getta fango da subito su Stalin mostrando i festeggiamenti sulla Piazza Rossa di Mosca del Primo Maggio del 1941, mostrando "l'incredibile presenza fra gli invitati di alcuni gerarchi nazisti inviati da Hitler" che proverebbe il fatto che seppure "considerati diametralmente opposti i due dittatori avevano in realtà più cose in comune di quanto si pensi, i loro scambi, la loro complicità e persino la loro reciproca fascinazione sono ancora oggi tra i segreti meglio custoditi del dopoguerra" (non si capisce custoditi da chi, si lascia intendere da Putin? I partiti comunisti di tutto il mondo di oggi?). "ma la loro scellerata alleanza ha ormai le ore contate, in meno di due mesi questo patto diabolico si sarà tramutato in un conflitto fra tiranni che sarà il più sanguinario della storia e costerà oltre trenta milioni di vite, ma solo uno ne uscirà vincitore..", viene lanciato da subito il tema della "fascinazione reciproca tra Hitler e Stalin" volto a creare uno specchio tra i "due dittatori" con tanto di musiche da film dell'orrore e toni gravi delle musiche di sottofondo e del narratore ogni volta che appare Stalin (manco fosse Nosferatu), condito da falsità storiche da delirio psicotico anticomunista.
"Hitler prende il potere nel 1933, convinto di aver fatto tutto da solo , ma non sa che dietro la sua ascesa al potere vi è la mano di Stalin(!), salito al potere quattro anni prima, questo perché Stalin preferisce una Germania fascista a un'Europa unita e "democratica" alleata contro di lui, ordina infatti ai comunisti tedeschi di non allearsi con la sinistra per fare vincere Hitler (aiuto!!), Stalin sta giocando con il fuoco e non ha mai letto il "Mein Kampf" di Hitler, pubblicato nel 1925, nel quale c'è scritto che il principale obiettivo del nazismo è la distruzione del "bolscevismo giudaico" e quindi l'annientamento dell'Urss e la sua colonizzazione con popolazione tedesca", continua la penosa narrazione.
Il riferimento è alla famosa "Marcia verso Est" considerato lo "spazio vitale" dal nazismo per il popolo tedesco e direttrice principale dell'espansione imperialista tedesca sulle spalle della sottomissione e dello sterminio delle razze inferiori e dei popoli dell'Europa orientale, tra le quali gli slavi, oltre agli ebrei, che nel delirante libercolo di questo criminale inizialmente dovevano essere espulsi dalla Germania e deportati altrove, in realtà aveva già deciso allora e praticato fin dal 1933 tanto per i comunisti, quanto per gli ebrei, gli oppositori politici, i gay, gli zingari, i portatori di handicap e tutti "gli indesiderabili" lo sterminio sistematico su scala industriale, che diventerà realtà anche fuori della Germania a partire dall'estate del 1942 dopo la conferenza di Wannsee, la quale darà il via ufficialmente alla "soluzione finale" nei territori occupati e ai campi di sterminio dotati di camere a gas.
Una sistematica falsificazione storica
Complessivamente se si parte dal 1933 e fino al 1945 la politica di sterminio e l'Olocausto portati avanti dai nazisti e dai loro servi ha prodotto circa 15-17 milioni di vittime e 6 milioni di ebrei europei in particolare.
"Stalin crede che sia possibile un'alleanza con Hitler fin da subito perché hanno gli stessi nemici, la Francia e la Gran Bretagna e nonostante le opposte ideologie (sic!) i due tiranni condividono molti punti in comune..coccolati da madri amorevoli e cresciuti nel disprezzo dei loro padri vengono entrambi da modesti ambienti piccolo-borghesi… cresciuti in strada come giovani picchiatori rivoluzionari… Hitler trova la sua vocazione nella Grande Guerra del 1914, Stalin nella Rivoluzione d'Ottobre del 1917… sono due leader che hanno blindato le proprie dittature piazzando i loro uomini al potere..." e via con il parallelismo tra i macellai e analfabeti gerarchi nazisti e i dirigenti sovietici più vicini a Stalin i quali in particolare altro non erano se non "una banda di assassini che ha ammazzato tra i 2 e i 5 milioni di contadini ucraini, il cosiddetto Holodomor ucraino e con delle purghe incessanti che hanno segnato il regno di Stalin.." proseguendo quindi con il parallelismo tra il partito nazista(NASDP), la Gestapo e le SS da un lato e il Pcus, l'Nkvd e la GPU dall'altra, i rispettivi "culti del capo" e idiozie prese a piene mani dall'anticomunismo da parrocchia e di serie zeta, quali appunto la volontà di Stalin di allearsi con Hitler dopo averlo messo al potere contro gli anglofrancesi perché "la cosa migliore è allearsi contro i nemici più minacciosi".
Qui il documentario prosegue con tutta una serie di contraddizioni, la prima è quella secondo la quale Stalin avrebbe mandato sin dal 1933 emissari a Berlino per trattare con Hitler ma questi avrebbe seccamente respinto ogni dialogo, ma com'è possibile questo secco rifiuto se si era poco prima affermato che era stato lo stesso Stalin a mandarlo al potere?Evidentemente era una sciocchezza.
Quindi la vicenda della "notte dei lunghi coltelli" del 34 in cui Hitler si sbarazza della SA di Ernst Rohm, la cosiddetta "sinistra" del NSDAP, cosa che sarebbe stata definita da Stalin in un dialogo con Mitrokin come "formidabile", dunque si vuole lasciare intendere che Stalin si sia ispirato nella sua "brutale dittatura" ai metodi di Hitler, immediatamente dopo però si dice che fu Hitler a prendere ispirazione da Stalin creando i lager, cioè i campi di concentramento e di sterminio, su modello dei Gulag, gli esemplari campi di rieducazione al lavoro collettivo che dimostrano il carattere superiore del socialismo rispetto al capitalismo anche dal punto di vista del diritto penale, inteso come rieducativo e non punitivo, dentro i quali sarebbero stati "massacrati centinai di migliaia di oppositori politici", tant'è che lo stesso Hitler avrebbe affermato (in privato? Non parlò mai in pubblico dei lager, tanto che gli storici negazionisti dell'Olocausto provarono a basare su questo la loro infame tesi secondo cui tutto era avvenuto ad insaputa di Hitler) "se avessi anche io una Siberia non avrei bisogno dei lager, chi nel mondo parla delle milioni di vittime del bolscevismo?".
Fu così, ispirato da Stalin e dai Gulag che Hitler secondo il filmato inizia le sue campagne di deportazione e uccisione in particolare dei comunisti, alle proteste dei dirigenti sovietici contro la liquidazione dei comunisti tedeschi già nel 1933 però Stalin avrebbe ordinato ai suoi di desistere perché "si possono sacrificare i comunisti tedeschi per un accordo con Hitler" e anzi cercò disperatamente di convincere Hitler ad accordarsi con lui compiendo "dei gesti di buona volontà, consapevole dell'antisemitismo di Hitler ordina ai redattori ebrei della "Pravda" di usare pseudonimi per non "eccitare" Hitler, ma purtroppo questa cosa non impressiona il dittatore tedesco che fin dal 1936 progetta l'invasione dell'Urss, quando imbeccato da Heydrich a Hitler giunge notizia del complotto del generale Tucacevskj contro Stalin, cosa che spinge da un lato Hitler a non favorire un golpe contro Stalin per paura di un golpe simile contro di lui e quindi sempre in accordo con Heydrich convinto che per distruggere l'Urss occorra decapitare il suo esercito, decide di far sapere a Stalin del complotto contro di lui per spingerlo ad eliminare i generali", le cosiddette "purghe staliniane" che videro "la morte di Tucacevskj e di oltre 40 mila soldati sovietici per colpa dell'"insaziabile" volontà di Stalin di indebolire l'Armata Rossa che riteneva troppo potente. Le atrocità commesse da Stalin", continua il narratore "spingono Hitler e Goebbels a ribadire fin dal 1937 che "Stalin deve essere impazzito ed è il principale nemico da liquidare…".
Intanto il 9 novembre del 1938 avviene in Germania la "notte dei cristalli", pogrom contro gli ebrei che costituisce una prova generale dell'Olocausto, con tanti di massacri, deportazioni e devastazioni, che generano indignazione in tutto il mondo, ma sulla quale Stalin non si esprime.."(lasciando intendere che fosse indifferente alla persecuzione). "Alla fine degli anni 30 insomma i due dittatori hanno liquidato le opposizioni interne e riempito i loro paesi di loro immagini dando sfogo al loro narcisismo e alle loro manie di grandezza.." che si sarebbero riflesse anche in una competizione "architettonica e urbanistica" tra i due e così via con una narrazione "a specchio", vomitevole e fuori dalla realtà.
"Entrambi usano la colonizzazione per espandere il loro impero e consolidare il loro potere, Stalin sfruttando i prigionieri dei gulag, spesso vittime di arresti indiscriminati nelle città e deportati in Siberia per estrarre l'oro e lo stagno… mentre Hitler rivendicherà lo spazio vitale a est a scapito dell'Urss, con tanto di annientamento dei popoli inferiori attraverso i lager..nel frattempo si arriva agli accordi di Monaco tra tedeschi e anglofrancesi sulla concessione a Hitler dei suddetti e lo smembramento della Cecoslovacchia, i quali finalmente fanno capire a Stalin che Hitler rappresenta un pericolo per l'Urss..quindi solo allora, dieci anni dopo (ehm in realtà 14) dal 1925 si fa tradurre il Mein Kampf e capisce il progetto politico di Hitler di distruzione dell'Urss e di colonizzazione dell'Europa orientale(lasciando intendere che fosse un idiota, questo è il senso) e diventando quindi furioso perché convinto (giustamente) che Francia e Regno Unito volessero scagliare Hitler contro di lui matura l'idea di un accordo… arrivando a definire Hitler un uomo di pace persino al XVIII congresso del Pcus sbalordendo tutti... e preparando il patto Molotov-Ribbentrop che sancirà la spartizione della Polonia, in questo quadro licenzia Litinov (predecessore di Molotov e sostenitore di un accordo con gli anglofrancesi) anche perché è ebreo (!), invitando lo stesso Molotov appena nominato commissario agli affari esteri a "ripulire il ministero dagli ebrei… ripulisci quella sinagoga" e finalmente dopo sei anni di tentativi infruttuosi da parte di Stalin si arrivò così al Patto tra i due tiranni che fu la causa della II guerra mondiale, firmato a Mosca bevendo champagne il 23 agosto del 1939, all'insaputa del resto della banda di Stalin distolta da una caccia all'anatra, Molotov e Stalin inneggiano a Hitler e includono una clausola segreta nell'accordo che assegna all'Urss metà della Polonia e le repubbliche baltiche… gli altri dirigenti sovietici apprenderanno con sgomento dell'accordo solo sulla stampa a cose fatte… ma Stalin li rassicurerà dicendo di aver superato in astuzia Hitler e di aver allontanato la guerra contro l'Urss ancora per un po' di tempo" (come infatti fu ndr).
"Scoppiata la guerra Stalin rispetta alla lettera gli accordi con Hitler fatto contro le democrazie occidentali consegnando ai nazisti ben 60mila tedeschi antinazisti rifugiatisi in Urss dopo il 1933 e questo nonostante Hitler ne avesse richiesti solo 20mila… finiranno tutti nei campi di sterminio".
"Fu questo accordo fra i due dittatori a trascinare il mondo in guerra e la loro spartizione della Polonia ricorda da vicino la situazione in cui versa il popolo ucraino invaso da Putin" afferma Purgatori, interrompendo il filmato, che riprende subito dopo narrando delle vicende che portarono all'aggressione tedesca all'Urss il 22 giugno del 1941 "alla quale Stalin non credette da subito, pensando fosse opera di qualche sedizioso generale tedesco, solo grazie a Molotov e Zukov riesce a guardare in faccia la realtà e comprendere la gravità delle cosa...”.
"D'altra parte ogni tirannia ha bisogno della guerra" incalza Purgatori interrompendo il filmato che riprende ancora con la solita tiritera di uno Stalin "colto di sorpresa e impreparato dall'attacco tedesco come confermerà poi anche la figlia Svetlana"… cosa che contraddice quanto mostrato nel filmato in precedenza, cioè le affermazioni dello stesso Stalin dopo la firma del patto tattico di non aggressione con la Germania, "fra l'altro l'Armata Rossa era impreparata alla guerra anche per colpa delle "purghe", tanto che persino gli stessi tedeschi sono stupiti dalla poca resistenza e dalla facilità di penetrazione in territorio sovietico e dal ritiro di parte della stessa Armata Rossa... e nonostante il generale Jodl confermi l'inizio nelle retrovie della liquidazione della intellighenzia bolscevico-giudaica, i soldati tedeschi furono accolti in tutti i territori sovietici occupati, a cominciare dall'Ucraina (!), come dei liberatori dalla tirannia bolscevica perché le esecuzioni sommarie, le deportazioni nei gulag hanno lasciato ricordi amari..." (le immagini mostrano filmati evidentemente di propaganda tedesca in cui le folle abbattono festose i simboli del socialismo e le statue e i ritratti di Lenin e Stalin) "e fu così che iniziarono i pogrom contro gli ebrei e i comunisti, come a Kiev in cui furono uccisi a sangue freddo 30mila ebrei da parte dei nazisti e di collaborazionisti poi diventati eroi nazionali… ai quali Stalin rispose con quella mobilitazione contro il nazismo che è poi quella evocata da Putin" afferma vergognosamente Purgatori, commentando scene terrificanti dell'occupazione nazista dell'Urss, equiparando Stalin quindi non solo a Hitler ma allo stesso Putin, cosa infame e anche ridicola visto che all'inizio della trasmissione ha trasmesso il video con le velenose dichiarazioni di Putin proprio contro Lenin e Stalin e la sua volontà di "denazificare" l'Ucraina..viene quindi mostrata la mobilitazione del popolo russo contro il nemico nel tentativo di ricollegarlo alla propaganda imperialista russa di oggi e per ridimensionare la Grande guerra Patriottica combattuta dal popolo sovietico, dall'Armata Rossa, dai partigiani comunisti nelle retrovie, diretta magistralmente fino alla vittoria proprio da Stalin, il quale peraltro avrebbe definito un idiota suo figlio Jakov, combattente dell'Armata Rossa, catturato, interrogato e ucciso dai nazisti dopo il rifiuto di Stalin di scambiarlo con un feldmaresciallo tedesco catturato dai sovietici "perché non ha avuto nemmeno il coraggio di spararsi in testa".
Una complicità inventata
Non solo, ma l'Olocausto secondo il narratore sarebbe stato strumentalizzato da Stalin per ragioni economiche legate alla guerra e non combattuto e denunciato in quanto tale si lascia intendere, a questo scopo fu creato da Stalin il Comitato ebreo antifascista per "ricompattare il fronte antifascista disgregato dal patto tedesco-sovietico e per raccogliere fondi, milioni di dollari in tutto il mondo da spendere per rafforzare la macchina bellica sovietica"..a proposito di dollari più avanti si afferma che "saranno proprio gli 11 miliardi di dollari nel frattempo stanziati dagli americani di Roosvelt per rafforzare gli alleati a essere determinanti per la controffensiva di Stalin.. per una strana ironia o voltafaccia della storia, Stalin infatti contava su Hitler per schiacciare la democrazia e il capitalismo(!) ora proprio la democrazia e il capitalismo salveranno Stalin da Hitler...", facendo credere che la vittoria nella battaglia di Stalingrado non fu merito di Stalin, ma degli Usa, "con i quali peraltro appena vinta la battaglia si arriverà ad uno scontro dovuto alla scoperta delle fosse di Katyn" che vengono attribuite ai sovietici quando furono opera dei nazisti, come fra l'altro venne appurato al processo di Norimberga, "ma venne confermato in realtà che fu opera di Stalin e Berija, pensate, solo dopo la caduta del muro di Berlino" rincara la dose Purgatori.
Si arriva quindi agli eventi finali della guerra, l'avanzata dell'Armata Rossa, la scoperta dei campi di sterminio nazisti, la presa di Berlino, eventi narrati troppo frettolosamente per porre invece l'attenzione sul 9 maggio, data della fine della guerra e quindi della vittoria ufficiale degli alleati in Europa sulle forze dell'Asse, data riletta anche in qui nella prospettiva dell'equiparazione tra Stalin e Putin, o al massimo come la data della vittoria di "un dittatore contro l'altro", più che come una data gloriosa che comprova il ruolo determinante dell'Urss di Stalin nella liquidazione del nazifascismo, costato circa 27 milioni di caduti sovietici.
La vomitevole narrazione si conclude con il racconto del tentativo di Stalin di nascondere la morte di Hitler, accertata dai sovietici e con la "damnatio memoriae" al quale lo ha destinato il traditore Kruscev a partire dal 1956, rimuovendo la sua salma dal Mausoleo di Lenin, equiparandolo a Hitler ancora una volta e chiedendosi cosa rimane di quello "scellerato patto" tra i due "dittatori" che avrebbe scatenato la guerra e che in qualche modo, viene fatto intendere, rivivono nelle gesta del nuovo Zar del Cremlino Putin: "rimane di quel patto, una ferita aperta del XX secolo, un avvertimento per chiunque si consideri all'altezza di dio, l'orgoglio precede la distruzione e la superbia precede la caduta".
Canfora regge il sacco a Purgatori
Durante il filmato più volte Purgatori ha interrotto le immagini e rivolto alcune domande allo storico borghese Luciano Canfora.
Già la prima domanda è talmente secca e truffaldina: "Da dove deriva la fascinazione reciproca tra Hitler e Stalin?" che lo stesso Canfora è costretto a rispondere che "non si può parlare di nessuna fascinazione, erano calcoli politici, diplomatici e militari e in particolare da parte sovietica il Patto Molotov-Ribbentrop del 1939 fu la conseguenza del disimpegno degli anglofrancesi nella guerra civile spagnola contro il franchismo, apertamente e militarmente sostenuto dai nazifascisti, che portò alla caduta di Madrid, così come le blande politiche di contrasto a Hitler anche nell'ambito delle sue mire espansionistiche, si pensi all'accordo di Monaco del 1938, che costituiscono il vero antefatto dell'accordo tedesco-sovietico..insieme al rifiuto del governo polacco delle richieste sovietiche di poter attraversare il territorio polacco in caso di guerra contro il Terzo Reich, da parte dei tedeschi l'interesse era non avere una guerra su due fronti e dedicarsi all'occupazione dell'Europa settentrionale e occidentale, dando per scontato il crollo del Regno Unito, dopo la capitolazione francese a Vichy, cosa non avvenuta...".
Più preparato, con qualche anno in più sulle spalle, l'opportunista Canfora cerca dunque inizialmente di riequilibrare a sinistra la vomitevole e ridicola trasmissione, anche per salvarsi la faccia di storico borghese di "sinistra" rispetto ai suoi lettori, spesso e volentieri comunisti in buona fede.
Nervoso per la risposta avuta da Canfora, Purgatori rilancia il tema della fascinazione reciproca e domanda successivamente a Canfora la stessa cosa di prima: "aldilà dell'aspetto politico (?) come diceva lei prima, sbaglio o la dittatura di Hitler intrigava Stalin?"
Qui Canfora, invece di ribadire quanto detto prima e contestare le falsità affermate, la butta sul lato "psicologico" dicendo che: "siamo su un terreno scivoloso, mi viene in mente se è per questo la stima che Churcill aveva per Mussolini, che definì nel 1933 il più grande legislatore vivente e reincarnazione dello spirito dell'antica Roma, ma non per questo possiamo parlare di alleanza e complicità tra i due, quindi non generalizziamo... poi va ricordato che Hitler va al potere nel gennaio del 1933 e nel febbraio avviene l'incendio del Reichstag provocato dagli stessi nazisti e che servì ad Hitler per acquisire i pieni poteri e reprimere e uccidere migliaia di oppositori politici e sindacali, innanzitutto comunisti, accusati ingiustamente del rogo, tanto che alle finte elezioni del marzo 1933, i comunisti e i socialdemocratici arrivano in condizioni di palese clandestinità, cosa che spiega la "vittoria" dei nazisti, fra l'altro ad ottobre del 1940 Molotov va a Berlino ma si scontra con Hitler che chiede all'Urss di aggredire l'India per provocare la guerra tra Urss e Regno Unito, cosa seccamente respinta da Stalin e che dimostra la falsità delle tesi storiche prevalenti fino a qualche decennio fa che raccontavano di uno Stalin che non si aspettava l'attacco tedesco, che si fece trovare impreparato da un punto di vista bellico, perché lo stesso Molotov racconta di come già allora (in realtà da ben prima ndr) i sovietici stavano studiando il nemico nazista per colpirlo".
Non contento della parziale risposta di Canfora che comunque respinge l'equiparazione Hitler-Stalin, ma senza denunciarla fino in fondo (e quindi in qualche modo legittimandola), Purgatori chiede a Canfora: "Come mai nei primi del '900 tutte queste dittature nell'Europa colta e lungimirante, Italia, Spagna, Germania e Urss?" continuando dunque imperterrito nell'equiparazione nazifascismo-comunismo e beatificando i paesi imperialisti europei che divisi in due blocchi, la Triplice Alleanza e la Triplice intesa, trasformarono l'Europa stessa in un bagno di sangue durante la prima guerra mondiale imperialista.
Qui Canfora si smaschera per il liberale anticomunista quale altro non è: "il modello democratico della fine dell'800 viene travolto dalla Guerra che fu la matrice del radicalismo di destra e di sinistra..opposti si, ma nemici giurati delle democrazie parlamentari, il modello dato per morto invece risorge con l'antifascismo che ha portato alle Costituzioni Italiana, Francese e Tedesca del dopoguerra ponendo fine poi con la rappresentanza al modello di nazionalizzazione delle masse prodotti da quei modelli (cioè fascismo e comunismo ndr)", equiparando alla fine, quindi, esattamente come Purgatori, nazifascismo e comunismo, dimenticando che la fine di Hitler e Mussolini fu merito principale di Stalin e dei partigiani comunisti.
Canfora tra l'altro sostiene che: "Bisogna usare con calma il termine dittatore, si pensi al povero Erdogan (!) così chiamato dallo stesso Draghi che ora tenta di trattarlo con grande rispetto."
Questa mostruosa e squallida trasmissione televisiva distorce completamente la realtà storica dei fatti di ieri e di oggi e sputa fango e veleno sul socialismo in modo da disorientare gli spettatori, pure sconvolti dalla guerra e magari sinceramente antimperialisti e antifascisti, per allontanarli dalla Via dell'Ottobre e dallo "stalinismo" assassino e cattivo, rilanciando l'inaccettabile narrazione storica borghese e anticomunista in particolare funzionale all'imperialismo dell'ovest (Usa, Ue, Nato), truffaldina, guerrafondaia tanto quanto la narrazione e la propaganda dell'imperialismo dell'est (Russia-Cina), cercando quindi di fatto di creare consenso e quindi una base di massa rispetto alle politiche dei governanti imperialisti occidentali, Draghi in testa e le loro infami politiche antipopolari e guerrafondaie.
Mostrando il video di Putin all'inizio però Purgatori da questo punto di vista commette un errore che impedisce alla seconda parte della trasmissione , tutta dedicata all'equiparazione Stalin-Hitler, volta inconsciamente anche ad associare Stalin allo stesso Putin e in generale a contrapporre i "totalitarismi" del 900 contro i quali avrebbero combattuto e stanno combattendo i "democratici" governi dell'imperialismo dell'ovest, di avere anche solo un briciolo di credibilità.
Questo perché le dichiarazioni deliranti del nuovo Zar del Cremlino sono la prova provata che l'imperialismo russo (come la stessa Urss socialimperialista del dopo XX congresso del Pcus del 1956) è esattamente agli antipodi della politica di pace e integrazione tra i popoli di Lenin e Stalin nell'ambito della costruzione del socialismo nell'Urss e della stessa politica estera dei bolscevichi, basate sul principio dell'autodeterminazione dei popoli.
Dichiarazioni di Putin che poi non sono molto differenti dai deliri anticomunisti dei capi di governo di ogni risma e colore, americani in primis, che cercavano di "contenere il comunismo" a suon di bombe, invasioni e colpi di stato in ogni angolo del globo (per non parlare della politica interna) ai tempi dell'Urss di Lenin e Stalin e della RPC di Mao.
Risulta difficile rispondere a una quantità di fandonie sparate a raffica e pure malamente, ci proviamo lo stesso. per dare a questi squadristi televisivi, micidiali e capaci di fare danni tanto quanto gli squadristi armati di manganello, (è il "fronte della penna" che ci vede in lotta contro il nemico di classe, complementare al "fronte della spada") quello che si meritano.
Le cause della prima e della seconda guerra mondiale
Prima di tutto è ridicola la narrazione storica, perché non va al nocciolo della questione di fondo in grado di spiegare la causa della prima e della seconda guerra mondiale, come della stessa Rivoluzione d'Ottobre, la costruzione del socialismo nell'Urss e quindi la sciagurata nascita e salita al potere del fascismo in Italia e poi in Germania e altri paesi d'Europa:il capitalismo giunto al suo stadio ultimo finale e in putrefazione:l'imperialismo.
È dunque nella base materiale della storia che vanno ricercate la cause ultime degli avvenimenti storici cioè in quello che si produce, come lo si fa e come lo si scambia, "il lavoro crea l'uomo
" (Engels), ogni struttura economica prodotta dal lavoro, essenza dell'uomo che serve a garantirne la sopravvivenza e ad appagare i suoi bisogni materiali e intellettuali, posto che l'uomo, prodotto dell'evoluzione genetica e derivante dal carbonio deve per sopravvivere necessariamente produrre e riprodurre la vita immediata e far proseguire la specie.
La struttura economica produce poi di conseguenza la sua sovrastruttura ideologica, politica, culturale e ideale, sono dunque le idee ad essere un prodotto della realtà sociale e non il contrario come sostengono gli idealisti, ovvero il "partito ideologico" delle classi dominanti, quindi oggi della borghesia.
Ora, ad eccezione delle prime comunità primitive, la storia finora esistita è la storia della scissione dell'umanità in gruppi contrapposti e portatori di interessi inconciliabili e antagonistici, posti dunque in contraddizione tra loro, contraddizione che prima o poi esplode negando l'ordine sociale esistente e rovesciando la classe dominante.
Nell'epoca del capitalismo la contraddizione principale è il conflitto tra il capitale e il lavoro, tra il carattere sociale della produzione e l'appropriazione privata del capitale, contraddizione alle quali si sono aggiunte altre contraddizioni con il passaggio al capitalismo monopolistico, nato dalla fusione tra il capitale industriale e quello bancario, che porta i paesi imperialisti asserviti ai monopoli in costante lotta tra loro per l'egemonia del mondo sulle spalle dei popoli, cosa che producendo le guerre tra i paesi imperialisti e tra questi e i popoli e le nazioni oppresse dall'imperialismo, che generano una lotta di classe ancora più esplosiva che nel capitalismo premonopolistico tra borghesia e proletariato che unita alle gloriose guerre di liberazione nazionale dall'imperialismo determinano così le condizioni per la liquidazione dell'imperialismo dalla faccia della terra e la sua inevitabile e necessaria sostituzione con il socialismo e la conquista del potere politico da parte del proletariato.
Da questo punto di vista la cosiddetta "democrazia borghese" e i regimi fascisti sono due facce della stessa medaglia del dominio economico, politico, istituzionale e militare della borghesia nell'esercizio della sua dittatura di classe volta all'accumulazione del massimo profitto e alla repressione della lotta di classe da un lato e della sottomissione dei popoli e delle nazioni oppresse e dei concorrenti paesi o blocchi imperialisti dall'altra.
La borghesia ricorse al fascismo e al nazismo per combattere il socialismo e la rivoluzione
Una qualunque forma di equiparazione tra nazifascismo e comunismo è semplicemente fuori dalla realtà dei fatti, è antiscientifica, menzognera e truffaldina, poiché il socialismo (epoca storica che prepara l'avvento del comunismo con la dittatura del proletariato nel quale tuttavia esistono ancora le classi e la lotta di classe e dunque il pericolo della controrivoluzione) è esattamente il frutto dell'abbattimento dell'ordine sociale esistente e della sua sovrastruttura, sia essa la tanto declamata, infame, sanguinaria e truffaldina democrazia borghese, tanto quanto la brutale dittatura violenta e aperta dei capitalisti rappresentata dal fascismo, dunque sono il fascismo e la democrazia borghese ad essere figli della stessa matrice, il capitalismo, il socialismo è la negazione del capitalismo e dunque l'esatto opposto di tutt'e due le forme politiche di dominio e di dittatura della borghesia sul proletariato e sui popoli.
Questa infame equiparazione è volta ad inculcare nelle masse oppresse la concezione borghese del mondo e deviarle dalla Via dell'Ottobre e della loro emancipazione, che può avvenire appunto solo abolendo violentemente l'ordine sociale esistente e non certo riformandolo.
Per questa ragione l'Ue imperialista ha equiparato nazismo e comunismo, spingendo affinché in tutti i paesi vengano messi fuori legge i partiti comunisti, cosa tentata in Italia dai fascisti della Meloni in particolare proprio contro il PMLI, mentre vengono manovrati, tollerati, protetti, riveriti e rispettati i fascisti vecchi e nuovi nonostante le normative vigenti formalmente lo impediscano, tanto che in Italia siamo passati dalla pure terrificante prima repubblica democratico-borghese e anticomunista del 1948, all'avvento e al consolidamento della seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista.
Dunque analizzando le cose sul piano del socialismo scientifico e del marxismo-leninismo-pensiero di Mao si ha la capacità per gli sfruttati e oppressi e per tutti gli antifascisti coerenti e conseguenti per comprendere che non è possibile nessuna equiparazione tra i nazifascisti e i 5 Grandi Maestri del proletariato internazionale: Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, così come tra i fascisti e i partigiani e tra gli eserciti aggressori di qualunque paese imperialista e i movimenti di liberazione nazionali dei paesi occupati, indipendentemente dalle forze che si trovano alle testa vanno sostenuti fino in fondo per non finire al rimorchio dell'aggressore imperialista.
In questo quadro le infinite "delizie" che le masse di tutto il mondo e tutti gli esseri viventi su questo pianeta sono destinate a subire vigente l'imperialismo, vero nemico da liquidare e distruggere, mostrano che l'unica alternativa al capitalismo è il socialismo vero quello appunto teorizzato e realizzato dai Maestri, fra i quali Stalin, il quale, continuatore dell'opera di Lenin, rappresentando il socialismo realizzato e avendo dimostrato al mondo intero concretamente la sua superiorità nell'appagamento dei bisogni materiali e intellettuali delle masse rispetto al morente capitalismo, viene dipinto oggi più di ieri come un mostro e associato a criminali che altro non erano che servi delle rispettive borghesie, che si sono macchiati dei più atroci crimini contro l'umanità, come appunto il boia Hitler, emulo austriaco e antisemita del capo del fascismo italiano Benito Mussolini.
La borghesia continua a spargere veleno contro il socialismo e la rivoluzione proletaria
Naturalmente non si può pretendere che la borghesia non continui a spargere veleno sul socialismo e le guerre di liberazione nazionali, sarebbe da ingenui, quello che si può e si deve fare è combattere la propaganda dei reazionari servi del capitale, dare tutta la forza politica, materiale e intellettuale al Partito del proletariato, della riscossa e del socialismo, figlio ed erede del Sessantotto e dei Maestri del proletariato internazionale, per abbattere l'ordine sociale esistente e portare il proletariato alla conquista del potere politico che poi è la madre di tutte le questioni.
Del resto per quale ragione i padroni e i loro servi di destra e di "sinistra" dovrebbero oggi più di ieri scagliarsi in una santa alleanza contro il comunismo se esso non rappresentasse esattamente il futuro dell'umanità, se esso fosse "fallito" e "sorpassato" come "sanguinario e totalitario"?
È evidente che mentono sapendo di mentire, come hanno sempre fatto tutte le classi dominanti e i loro servi utilizzando tutti i mezzi possibili per convincerli che in ultima analisi il mondo non si cambia, quando in realtà la restaurazione del capitalismo nell'Urss di Lenin e Stalin avvenuto nel 1956 e la conseguente liquefazione dell'Urss socialimperialista, come la restaurazione del capitalismo nella RPC dopo la morte di Mao in ultima analisi confermano in pieno e non smentiscono la Via dell'Ottobre.
Gli insegnamenti del marxismo-leninismo, la concezione proletaria del mondo e solo di questa classe, basata sul materialismo dialettico e storico si fondano invece in ultima analisi sul principio opposto: "è giusto ribellarsi contro i reazionari"
(Mao).
Del resto questo documentario sta a dimostrare proprio questo.
Entrando nei dettagli delle bugie sparate malamente da questo letame televisivo, intanto invitiamo i nostri lettori a studiare e ristudiare le opere del PMLI sulla storia del movimento operaio in generale, le biografie dei Maestri e in particolare in questo caso quella di Stalin.
In breve qui ribadiamo almeno che: Stalin non era un piccolo borghese ma di origine contadina, come disse lui stesso in diverse interviste suo padre non lo ha mai né disprezzato né picchiato; non era un picchiatore e non diventa marxista con l'Ottobre, ma molto prima, dell'Ottobre fu infatti con Lenin uno dei massimi artefici; Stalin ovviamente mai si sarebbe sognato di manovrare il Partito comunista tedesco, pieno peraltro di opportunisti di ogni risma e colore, come del resto il PCd'I poi PCI in Italia, per portare al potere i nazisti e conosceva benissimo i piani imperialistici tedeschi con tanto di aspetti cannibalistici e di sterminio tipici del fascismo tedesco.
Come detto non è possibile nessun paragone fra la dittatura brutale di una banda di delinquenti servi di un pugno di pescecani capitalisti e nemici innanzitutto del popolo tedesco e la democrazia e il benessere costruiti per i popoli dell'Urss sotto la direzione del proletariato e del suo Partito nell'ambito della costruzione del socialismo su un sesto del pianeta, che portò l'Urss dall'aratro alla bomba atomica in pochi decenni, cosa impossibile da realizzarsi senza miseria, povertà e guerre in nessun paese capitalista avanzato e imperialista, aspetto questo che non viene mai sottolineato dai saputelli palloni gonfiati intellettuali anticomunisti servi della borghesia.
I processi ai generali dell'Armata Rossa, le cosiddette purghe erano processi pubblici, tanto che vi partecipavano giornalisti stranieri; la consegna della Spagna al fascista Franco, la volontà degli imperialisti anglofrancesi di non contrastare di fatto Hitler cercando con lui un'unità di azione contro l'odiato Paese dei Soviet spinsero Stalin a rompere il blocco dei paesi anticomunisti e imperialisti (ivi incluse le Chiese nazionali , a cominciare dal Vaticano) stipulando un patto tattico di non aggressione con la Germania hitleriana, che fu determinante per la riconquista all'Urss di territori ceduti agli imperi centrali nel 1918 per far cessare la guerra e consolidare il potere nella fragile Russia dei Soviet con i trattati di Brest-Litovsk.
Non è mai avvenuto alcun "olocausto ucraino" sono invenzioni della stessa propaganda nazista, prova provata è data dal fatto che il glorioso popolo della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, parte dell'Urss, non accolse affatto i nazisti come liberatori ma li combatté eroicamente con Stalin fino alla vittoria, né più nemmeno di come combattono oggi gli ucraini contro l'aggressione neonazista del nuovo zar Putin.
Le fosse di Katyn furono una mostruosa provocazione imbastita dai nazisti per screditare e colpire l'Urss e furono opera di Hitler e non dei sovietici, come fu provato a Norimberga oltre ogni ragionevole dubbio, materiale (i proiettili di fabbricazione tedesca trovati nella testa delle vittime) e politici (non si capisce che ragione ci sarebbe stata di compiere un simile massacro da parte dei sovietici in Polonia), furono poi i revisionisti da Kruscev a Gorbaciov fino a Eltsin e allo stesso Putin a rilanciare le mostruose falsità sulla vicenda opera dei nazisti.
A favorire l'avvento di Hitler furono i capitalisti non solo tedeschi ma anche occidentali e americani, proprio in funzione anticomunista.
Come ricordato nella stessa trasmissione era l'anticomunista Churchill ad ammirare Mussolini e Papa Pio XII a dichiararlo "uomo della provvidenza", capace di scomunicare i comunisti, ma non certo i nazifascisti suoi alleati nella lotta contro il comunismo.
Non ci risulta che definì il figlio Jakov un idiota, né che la sua prima moglie Nadia Alluijeva si sia suicidata perché non lo sopportava più.
Se davvero le masse sovietiche e i dirigenti del Pcus vivevano nel terrore com'è possibile una simile compattezza di popolo nell'edificazione del socialismo prima e nella lotta totale contro il nazifascismo poi? Peraltro che il Partito fosse pieno di controrivoluzionari era un dato di fatto e non poteva essere diversamente, tanto che Stalin non riuscì affatto purtroppo a smascherare tutti i falsi comunisti a cominciare, certamente commettendo un errore, dal leccapiedi Kruscev.
I popoli dell'est Europa e dell'ex Urss in larga maggioranza considerano Lenin e Stalin due grandi patrioti e servitori del popolo, mentre non ci risulta alcun gradimento per i revisionisti che hanno prima trasformato l'Urss in una "tenebrosa dittatura fascista di tipo hitleriano"(Mao) quindi in un paese imperialista portato poi alla sua liquefazione, né ci risulta questo grande gradimento per il criminale Putin, lui sì assai simile a Hitler ed esattamente agli antipodi di Stalin, che infatti disprezza oltremisura, come tutti i fascisti.
Stalin non ha mai portato avanti alcuna politica espansionista o imperialista essendo a capo di un paese socialista che non deve esportare capitali e merci e sottomettere popoli sull'altare della legge del massimo profitto, come fanno appunto gli imperialisti e i loro servi.
Non è possibile nessuna equiparazione tra i campi di concentramento e sterminio di Hitler per eliminare gli "inferiori" e gli avversari politici con i Gulag, esperienza inedita e gloriosa il cui fine era la rieducazione attraverso il lavoro. Non ci risulta la consegna di tedeschi antifascisti presenti in Urss alla Germania nazista.
Non fu il patto tattico tedesco-sovietico a far scoppiare la guerra, ma le contraddizioni tra il blocco imperialista fascista dell'Asse Roma-Berlino-Tokyo e gli imperialisti occidentali inglesi, francesi e poi americani per il dominio del mondo.
Potremmo andare avanti ma ci fermiamo qui, consci di essere dalla parte giusta della storia, contro l'imperialismo e i suoi servi e per il socialismo e la pace tra i popoli, tenendo ben alta la bandiera dei Maestri e del socialismo che finirà con il prevalere sul morente capitalismo, quanto ai servi del padrone, del regime neofascista, falsificatori della realtà storica e servi dell'imperialismo dell'ovest e dunque insensibili alle sue atrocità commesse contro i popoli da esso oppressi, come Purgatori e Canfora finiranno inevitabilmente nella pattumiera della storia.
18 maggio 2022