Corrispondenze operaie
All'Attivo di Zona della CGIL del Mugello-Alto Mugello
Ribadita dai lavoratori la volontà di lotta sindacale e il valore dell'antifascismo
Il 20 aprile scorso si è svolto l'Attivo di Zona della CGIL del Mugello-Alto Mugello presso la Camera del Lavoro di Borgo San Lorenzo (Firenze) con circa 30 delegate e delegati sia in presenza che collegati da remoto. I lavori sono iniziati con la relazione del neo Coordinatore CGIL di Zona Daniele Collini che, oltre alle comunicazioni organizzative su 25 Aprile e 1° Maggio, ha trattato le questioni sindacali mugellane. Ha fatto accenno anche alla guerra in Ucraina.
Fra gli interventi, quello di un lavoratore metalmeccanico che ha esordito affermando l'importanza del ritorno in presenza nelle piazze che, ha detto, hanno un ruolo fondamentale. Un altro metalmeccanico ha affermato che in questa situazione di guerra il 25 Aprile cade ad hoc per riaffermare i valori dell'antifascismo. Una funzionaria ha affermato che non si deve mai abbassare la guardia perché il fascismo è sempre presente e che è l'ora di mettere fuori legge i gruppi fascisti. Un altro metalmeccanico ha detto, in conclusione del proprio intervento: "Tutti in piazza per fare vedere la parte giusta del Paese!".
Sono intervenuto anch'io, come secondo e, mi sento di dire che ciò è stato un bene in quanto gli interventi che si sono succeduti sono rimasti in quel solco. Ho articolato principalmente tre punti:
1) apprezzamento per il coinvolgimento corretto e doveroso delle lavoratrici e dei lavoratori da parte del sindacato nell'organizzazione e partecipazione alle iniziative (soprattutto per il 1° Maggio) anche se l'Attivo si è svolto un po' troppo a ridosso. Ma si può sempre migliorare;
2) condanna netta dell'aggressore russo ma anche condanna del governo italiano per l'invio di armi all'Ucraina, il che espone il popolo italiano a pericolose ritorsioni da parte della Russia di Putin;
3) disappunto per la scelta continua dei vertici dei sindacati confederali della collaborazione e della concertazione con padronato e governo Draghi. Giusto sarebbe invece, come dovrebbe essere natura del sindacato, puntare sulla mobilitazione e sul conflitto sociale. In conclusione ho affermato che negli ultimi tempi siamo stati molto toccati dal tema dell'antifascismo, vedi l'assalto fascista alla sede nazionale della CGIL del 9 ottobre 2021. E allora che cosa aspetta Draghi a sciogliere i noti gruppi neo-fascisti?
L'intervento è stato apprezzato con applausi convinti che sono partiti addirittura prima della sua fine. Segno tangibile questo di un sentimento comune all'interno della sala.
Rispetto agli interventi dei delegati, devo dire che la critica fatta sul ruolo collaborativo e concertativo dei vertici dei sindacati confederali ha punto sul vivo il funzionario mugellano della FIOM e lo stesso Coordinatore di Zona che sul tema hanno difeso, in un certo modo, l'operato della CGIL.
Questo Attivo è stato un'altra importante esperienza sindacale e politica. Un momento di confronto e di partecipazione del quale si sentiva veramente il bisogno. Auspico che tutto ciò possa proseguire con costanza.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Andrea Bartoli, operaio del Mugello (Firenze)
25 maggio 2022