In centinaia: “Abbassate le armi, alzate i salari”
Sciopero e manifestazione a Napoli dei sindacati di base
La Cellula “Vesuvio Rosso” del PMLI distribuisce in piazza il volantino unitario “Cacciamo Draghi, costruiamo l’alternativa!”
Redazione di Napoli
Il 20 maggio si è svolto a Napoli lo sciopero generale contro la guerra in Ucraina organizzato dai sindacati di base a livello nazionale.
Nel capoluogo campano i partecipanti si sono dati appuntamento a piazza Municipio per protestare anche contro il governo del banchiere massone Draghi. In centinaia sono stati presenti davanti alla sede comunale, palazzo S. Giacomo, tra cui i sindacati CdB, USB, operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano D’Arco giovani dei centri sociali e una delegazione dei lavoratori della manutenzione stradale della regione Campana. Presente anche la Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI che ha distribuito centinaia di volantini del Coordinamento di Unità Popolare che ha destato approvazione da parte dei presenti che condividevano soprattutto le parole d’ordine contro il governo Draghi.
Perplessità dei partecipanti espressa anche al microfono laddove è stata denunciata la presenza della portaerei statunitense Truman che, nelle scorse settimana, ha fatto una “sosta programmata” nel porto partenopeo. In piazza anche il responsabile regionale USB, Vincenzo De Vincenzo, aggredito in settimana da alcuni balordi e a cui noi marxisti-leninisti esprimiamo la nostra solidarietà: “Noi siamo in piazza - ha detto De Vincenzo - perché non ci siano vittime in nessuna logica di guerra, chiediamo che le armi tacciano e tutto finisca al più presto. Quello che sta avvenendo nel Paese, e in generale nel mondo, oltre ai rischi di una terza guerra mondiale porta con sé qualcosa di allucinante sulla pelle delle fasce più deboli della popolazione, come ad esempio i lavoratori… Famiglie già in difficoltà per la crisi della pandemia. Ed oggi si ritrovano con la guerra che accentua le problematiche sociali”.
Il corteo ha attraversato la zona adiacente al Teatro S. Carlo e alla Galleria Umberto per giungere prima a piazza Trieste e Trento e poi presidiare piazza Plebiscito dinanzi alla prefettura.
A completare la settimana di lotta a Napoli, mercoledì 18 maggio lavoratrici e lavoratori della manutenzione stradale (ex “Bros”) erano scesi in migliaia in piazza per chiedere la stabilizzazione all’interno della regione Campania e non il mero rinnovo contrattuale ormai scaduto. Il corteo ha attraversato via Medina, piazza Municipio per poi giungere in prefettura dove la delegazione ha chiesto di avere risposte non solo dalla regione Campania ma anche dal ministero dello Sviluppo economico affinché metta i fondi necessari per chiudere la giusta lotta degli operai della manutenzione con la definitiva assunzione nella pubblica amministrazione.
25 maggio 2022