2 giugno promosso dall’Assemblea romana contro la guerra
In migliaia a Roma al presidio contro la guerra e la parata bellicista di Mattarella e Draghi
Apprezzata la presenza del Coordinamento di Unità Popolare

 
Dal nostro Corrispondente del Coordinamento di Unità Popolare
Con un forte “No alla parata della guerra" e "L'Italia non è una Repubblica fondata sulla guerra" migliaia di manifestanti si sono riuniti il 2 giugno, al presidio di Largo Argentina a Roma, per portare l'opposizione alle politiche belliciste del governo Draghi e della NATO, in contrapposizione alla parata presidenziale di Mattarella e del governo che si stava svolgendo ai vicini Fori Imperiali.
Tante le forze politiche presenti, da Potere al popolo al PRC, tante le associazioni, movimenti, studenti medi e universitari contro la guerra della capitale. Tra le note degli organizzatori, l’Assemblea romana contro la guerra, si leggeva che "In questo contesto che vede l’Italia pienamente coinvolta nell’escalation bellica, non possiamo accettare una parata di sostegno al conflitto e la trasformazione del paese in una Repubblica fondata sulla guerra. Il rifiuto di questa passa dalla costruzione di relazioni internazionali basate sulla cooperazione e la solidarietà e la rimessa del lavoro al centro degli interessi del paese… Il popolo italiano ripudia la guerra, chiediamo stop all'invio di armi. Pretendiamo il cessate il fuoco e una soluzione diplomatica. Questa guerra sta pesando sulle classi popolari che stanno pagando il prezzo più alto, con incremento del costo della vita e un'inflazione galoppante a fronte di salari fermi da oltre 30 anni. In tutto questo il governo Draghi ha decretato l'aumento delle spese militari e la riduzione di quelle sociali".
Il Coordinamento di Unità Popolare comprendente Azione Civile, Confederazione delle Sinistre italiane, Democrazia Atea, Fronte Popolare, Inventare il futuro, La Città Futura, Partito comunista italiano, Partito dei Carc, Partito marxista-leninista italiano, Risorgimento socialista, era presente con lo striscione “Contro l’imperialismo e il governo Draghi. INSORGIAMO”. Guidati dal compagno Marco Morosini, compagne e compagni del Coordinamento hanno sventolato le bandiere di tutti gli aderenti e diffuso il volantino unitario preparato per le manifestazioni della giornata, apprezzato e ben accolto dalla piazza, recitante il “NO alla base militare di Coltano, NO all’aumento delle spese militari al 2% del Pil, NO all’invio di armi all’Ucraina, Via le basi USA e NATO dall’Italia, Cacciamo il governo Draghi e apriamo una discussione sull’alternativa di società”. Con queste motivazioni, i componenti del Coordinamento di Unità Popolare continuano la mobilitazione contro la guerra in campo da mesi.

8 giugno 2022