Malgrado la pessima organizzazione da parte delle amministrazioni comunali
Gli antifascisti della Valdisieve, del Mugello e della provincia di Firenze onorano la Resistenza sul Monte Giovi
Splendida rossa presenza dei marxisti-leninisti della Valdisieve e del Mugello
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Sabato 9 e domenica 10 luglio si è tenuto il tradizionale “Raduno dei Partigiani e dei giovani” sul Monte Giovi, arrivato alla 73ª edizione. È una delle più importanti occasioni annuali in cui gli antifascisti di Mugello, Valdisieve, Firenze e resto della provincia onorano la Resistenza tenendone alti i suoi valori.
Il Monte Giovi è a cavallo tra le vallate del Mugello e della Valdisieve e fu un'importantissima base logistica delle formazioni partigiane da dove sarebbero partite alla volta della Liberazione della città del Giglio. Insomma, è un simbolo della lotta partigiana, degli ideali di libertà dal nazifascismo e per giustizia sociale che l'animarono, con la componente comunista dei partigiani che guardava come riferimento all'Urss socialista e a Stalin.
Il Raduno è stato promosso da ANPI, “Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea”, regione Toscana, comuni di Firenze, Pontassieve, Rufina, Dicomano, Vicchio, Pelago e Borgo San Lorenzo con il coinvolgimento del gruppo Geo, il Circolo ARCI Scopeti e la Croce Azzurra di Pontassieve sezione di Montebonello, e si è articolato in una due giorni di iniziative politiche, sociali, musicali, culturali, escursionistiche sui sentieri su cui si muovevano i partigiani e che costituiscono il Parco culturale della memoria.
La domenica mattina si è svolta la cerimonia della deposizione delle corone ai monumenti dedicati ai partigiani caduti. Circa un centinaio di antifascisti, che i sono ritrovati alla faggeta, hanno formato il corteo che ha reso omaggio ai vari monumenti, Chiesino-monumento alla Liberazione e piramide dei Partigiani, con la deposizione delle corone da parte dei piccoli Stella e Iuri figli dei nostri compagni Moira e ed Enrico. Ad animare il corteo con il canto di “Bella Ciao” e “Fischia il vento” ci hanno pensato i compagni del PMLI, in particolare Massimo e Andrea si sono particolarmente distinti. La mattinata si è conclusa con gli interventi dalla tribuna tra cui quello della Vice Presidente del Comitato provinciale ANPI di Firenze Paola Poggini.
Il PMLI ha partecipato con militanti e simpatizzanti afferenti alla Cellula “Engels” della Valdisieve e all'Organizzazione di Vicchio del Mugello che con maglietta e fazzoletti al collo del PMLI e dell’ANPI hanno portato il cartello con i manifesti del 25 Aprile e le bandiere dei Maestri e del PMLI. Presenti anche le bandiere della CGIL-Firenze, dell'ANEI e del PD.
Nel pomeriggio i compagni hanno allestito un rosso banchino di propaganda con esposte varie opere della collana “Piccola biblioteca marxista-leninista”, gli opuscoli di Scuderi, le bandiere Maestri e PMLI e il cartello con i manifesti del 25 Aprile, oltre a vari volantini nazionali, a partire dall'Editoriale sul 25 Aprile e quello contro l'aggressione all'Ucraina, prodotti dal Partito negli ultimi mesi nazionali e locali come il comunicato congiunto delle due istanze sul “Giorno del ricordo” e quello sulle “Riflessioni a proposito del 1° Maggio”.
Quantunque le presenze non fossero numerose, il materiale del Partito ha riscosso interesse ed è stato ben accettato da lavoratori e anziani che hanno contraccambiato con generose sottoscrizioni, come l'opuscolo n. 18 di Scuderi, la spilla del Partito e i segnalibri dei 200 anni della nascita di Marx e del 50° de “Il Bolscevico”, come lo stesso “Il Bolscevico” cartaceo n° 27/2022. A proposito di quest'ultimo c'è chi ha lasciato l'indirizzo di posta elettronica per riceverlo regolarmente on-line.
La compagna Moira ha invece condotto in maniera esemplare il banchino della sezione ANPI “Martiri di Berceto” di Rufina con esposte varie pubblicazioni sulla Lotta partigiana e vari gadget.
Questa splendida partecipazione dei marxisti-leninisti è anche una bella e fulminante risposta alle deliranti farneticazioni dell'arcirevisionista Fosco Giannini contro il Partito del proletariato, il PMLI. Alla falsa accusa che il PMLI sarebbe con il governo Draghi che invia armi in Ucraina, i compagni hanno fatto svettare sul cartello la parola d'ordine per il 25 Aprile “Liberiamoci del capitalismo e dal governo Draghi per il proletariato al potere e il socialismo”.
In generale guardando al futuro è arrivato il momento di riflettere su quest'iniziativa e ripensarla come festa dato che quest'anno è stata condotta ai “minini termini”, con un programma tutto sommato “povero”, con una macchina organizzativa inferiore agli anni passati, come la stessa partecipazione. Sfiora il boicottaggio, oltre alla scarsa propaganda fatta nei comuni della zona, l'aver convocato la riunione organizzativa solo dieci giorni prima da parte delle amministrazioni comunali tutte rette dal PD.
Gli ideali della Resistenza vanno sostenuti fino in fondo e con coerenza, non è giusto limitarsi al “minimo sindacale” che poi diventa solo un discorso di pura facciata. Il Raduno dei Partigiani e dei giovani va rilanciato, portandolo oltre il corteo istituzionale, insieme al rilancio di Monte Giovi come parco culturale dedicato alla lotta di Liberazione, coinvolgendo pienamente la popolazione, ad iniziare dai giovani e giovanissimi delle scuole. Ce lo chiedono gli ideali antifascisti per cui diedero anche la vita i nostri partigiani, ideali che vanno riaffermati e attualizzati ogni giorno visto il neofascismo imperante, non limitandosi cioè a un discorso puramente rievocativo e va a finire solo retorico degli avvenimenti di quegli anni, ma guardando anche al futuro che per noi marxisti-leninisti vuol dire il socialismo e il potere politico del proletariato!
20 luglio 2022