Comunicato del PMLI.Biella
Le amministrazioni comunale e provinciale responsabili del degrado del patrimonio naturale del biellese
Ha stupito e generato clamore la notizia, di alcuni giorni fa, che posiziona il biellese come fanalino di coda del turismo piemontese con un misero 2% di presenze in provincia. Ma chiunque si sia preso la briga di percorrere recentemente il sentiero Busancano, giungendo fino al rifugio Savoia, non sarà rimasto affatto sorpreso dalla triste notizia che, obiettivamente, pone il turismo biellese in pessime condizioni. Giunti all’arrivo della funivia del Mucrone e alla partenza della cestovia del monte Camino la visione è a dir poco agghiacciante in quanto tutte le strutture sopra indicate si presentano in condizioni di degrado e abbandono totale. Gli impianti di risalita sono fermi da oltre 7 mesi in quanto la funivia dovrebbe essere completamente rinnovata ma, ad oggi, non vi sono date ufficiali di ripartenza.
Con effetto a cascata, la cestovia del monte Camino è ferma, il rifugio “Capanna Renata” chiuso, il famoso rifugio-albergo Savoia chiuso, sprangato e in completo decadimento. L’unico cestino dell’immondizia presente in zona straborda di rifiuti sparsi anche in terra, non mancano sedie rotte, cavi elettrici lasciati incustoditi, giganteschi tubi di plastica abbandonati, insomma, un vero e proprio disastro che ben fa comprendere l’incapacità direttiva, organizzativa e progettuale dell’assessorato al turismo del comune di Biella e dei Consiglieri provinciali delegati alla montagna e al turismo.
L’amministrazione comunale e quella provinciale non sono state in grado di fare il dovuto pressing alla Regione Piemonte per riprogettare e finanziare immediatamente il ripristino della storica funivia del Mucrone. Vogliamo qui ricordare anche l’obbrobrio residuale della funivia dell’Anticima del Mucrone che deturpa enormemente il paesaggio montano sopra al lago. Scendendo per la Busancano abbiamo incrociato tre turisti francesi che si sono detti sconcertati nel vedere un simile degrado in quel meraviglioso luogo tra le Alpi biellesi. Basiti nell’osservare quei ruderi trascurati e fatiscenti domandavano le motivazioni per la mancanza di investimenti pubblici in favore di un luogo che presenta notevoli potenzialità turistiche. Già, ma prova tu a spiegare ai turisti francesi che a Biella le pubbliche amministrazioni sono solo capaci di inaugurare e proclamare Biella città alpina, Biella città creativa e Biella cittadellarte. Titoli puramente nominali privi di qualsiasi sostanza concreta. Tra l’altro, nei giorni scorsi, le fondazioni piene di “Biellezza” non hanno proprio potuto far mancare il loro apporto al nuovissimo “Osservatorio turistico del Biellese” che si promette di “Andare alla ricerca di nuove strategie di mercato per trovare un punto di svolta per il Biellese, che ha avviato un percorso di cambiamento socio-economico in cui il turismo assume un ruolo centrale". Tanto le parole non costano nulla mentre per far ripartire la funivia del Mucrone ci vogliono 5 milioni di euro!
Per il PMLI.Biella
22 luglio 2022