Riflessioni sull'Editoriale del Segretario generale "Applichiamo le idee di Mao per costruire un grande, forte e radicato PMLI"
Scuderi mette in luce 4 punti fondamentali degli insegnamenti di Mao sul Partito del proletariato
di Francesco - provincia di Pesaro Urbino
Dopo una lettura attenta e dettagliata del documento redatto dal Segretario generale del PMLI compagno Giovanni Scuderi, dal titolo “Applichiamo le idee di Mao per costruire un grande, forte e radicato PMLI”, affermo che esso mette in luce alcuni punti fondamentali:
1 - La figura gigantesca ed immortale del Maestro del proletariato internazionale Mao Zedong.
Sono molti infatti i Partiti sedicenti comunisti, sia in Italia che nel mondo, che ignorano completamente e sistematicamente l’esistenza, il pensiero e l’opera di Mao piombando, in maniera inevitabile, nel revisionismo, nell’opportunismo e nel trotzkismo. Il PMLI invece ha riconosciuto l’importanza e l’eccellente contributo che “il Grande Timoniere” ha dato allo sviluppo del marxismo-leninismo, della lotta di classe, alla causa della rivoluzione ma soprattutto alla costruzione, allo sviluppo e alla difesa del socialismo scientifico sia in Cina che nel resto del mondo. Tutto questo ha permesso al Partito di edificarsi e reggersi su solide basi marxiste-leniniste che gli hanno permesso di restare fedele alla linea rivoluzionaria e alla questione sempre più attuale del socialismo Italia.
2 - L’utilizzo del pensiero di Mao.
Il compagno Scuderi mette abilmente in evidenza che il pensiero di Mao non può ma soprattutto non dev’essere un dogma. Esso rappresenta infatti una modalità di ragionamento che, sviluppandosi sulla base del materialismo dialettico e storico, indica un nuovo modo di pensare ma soprattutto di affrontare e risolvere i problemi e le questioni sia a lungo termine che a breve termine delle masse e del proletariato.
3 - Il legame indissolubile con le masse e il proletariato e la costruzione di un Partito forte e radicato.
Mao infatti ci ricorda che: “Noi comunisti siamo come i semi e il popolo è come la terra. Ovunque andiamo, dobbiamo unirci al popolo, mettere radici e fiorire in mezzo al popolo”.
Il legame che il Partito ha e che deve avere con le masse popolari dev’essere indissolubile. Il Partito non dev’essere un circolo elitario o una casta che gode di privilegi (come avveniva nell’URSS revisionista o come avviene nella Cina odierna) ma uno strumento attraverso il quale il proletariato conduce le proprie battaglie, conquista il potere politico ed edifica il socialismo.
4 - Lotta ad ogni forma di revisionismo.
Il compagno Scuderi illustra e affila le armi che Mao ci affida e ci indica come essenziali per contrastare il revisionismo in tutte le sue forme. Questi strumenti sono il rapporto con le masse sempre diretto, sincero e onesto, la trasformazione della propria concezione del mondo smarcandosi totalmente da quella borghese, lo studio di ogni questione politica locale nazionale o internazionale, la rettifica del nostro modo di pensare e del nostro stile di lavoro, la critica e l'autocritica per l’individuazione degli errori mancanze o insufficienze.
31 agosto 2022