Dati Inail sui primi 7 mesi del 2022
La Campania in testa per gli infortuni sul lavoro (+105,5%)
Aumentano di quasi il 70% quelli alle lavoratrici
Redazione di Napoli
Nei primi 7 mesi dell’anno gli infortuni sul lavoro in Campania sono aumentati vertiginosamente fino a raddoppiare (+105,5% il dato inquietante) registrando ben 400mila denunce da parte delle lavoratrici e dei lavoratori (esattamente 441.451). È quanto emerge dai dati Inail (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) che vedono, tra gennaio e luglio, una crescita del 41% delle denunce, di cui ben 569 mortali; +6,8% è il dato, invece, delle patologie dichiarate (pari a 36.163 segnalazioni). Il dato è praticamente aumentato di quasi 100mila unità dal 2019, con particolarità del dato relativo al campo operaio dove i casi denunciati sono ben 392.516 nel 2022, con un +43,6% rispetto al 2021.
Tra l’altro il Sud rappresenta la parte più consistente degli infortuni con un aumento di quasi il 60% (58,1%) e la Campania addirittura al primo posto come infortuni sul lavoro a livello nazionale. Agghiacciante l’aumento degli infortuni che provengono dal settore femminile, con le lavoratrici che nei primi mesi del 2022 hanno presentato quasi 200mila denunce con un incremento del 67,1% rispetto al 2021; anche i lavoratori hanno visto presentare maggiori denunce infortunistiche, con un aumento rispetto all’anno scorso del 26,5%. Colpiti anche i lavoratori extracomunitari (+28,8% delle denunce), mentre la fascia d’età più colpita è quella che va dai 40 ai 59 anni.
Il capitalismo assassino ben protetto dalle istituzioni nazionali e locali in camicia nera è l’unico vero responsabile di questa mattanza: va spazzato via con la rivoluzione proletaria e l'instaurazione del socialismo per farla finita una volta per tutte anche con le morti e gli infortuni sul lavoro.
7 settembre 2022