Violando la sovranità territoriale dell'Afghanistan
L'imperialismo americano assassina il leader di Al Qaeda a Kabul
Il leader di al Qaeda Ayman al-Zawahri è stato ucciso nella notte fra il 30 e il 31 luglio da due missili sparati da un drone Usa contro l'abitazione nella quale era stato individuato dagli agenti americani, in un quartiere residenziale del centro della capitale afghana Kabul dove era ospite di un consigliere di Sirajuddin Haqqani, uno dei leader dei talebani. Appena un anno fa l'imperialismo americano doveva mettere fine alla sua occupazione e scappava da Kabul cacciato dalla resistenza talebana ma l'amministrazione Biden, pur impegnata tra Europa e Asia a gestire nel lungo periodo e secondo i suoi piani la guerra in Ucraina in risposta all'aggressione dell'armata neonazista del nuovo zar Putin e a far salire su livelli mai raggiunti il braccio di ferro nel Mar Cinese Meridionale nel confronto sempre più acceso con la prima potenza imperialista concorrente, il socialimperialismo cinese, ha continuato a tenere nel mirino l'Afghanistan. In Europa e in Asia Biden difende sovranità, libertà di scelta dei paesi e libertà di navigazione, a Kabul ha violato ogni principio e ordinato l'assassinio del leader di al Qaeda dopo una preparazione durata più di sei mesi. Mentre il predecessore repubblicano Trump ha soprattutto agitato la bandierina di prima di tutto l'America, Biden ha colto l'occasione dell'invasione russa dell'Ucraina per accendere le polveri dello scontro a tutto campo con Russia e Cina per la leadeship del mondo, senza perdere di vista altri obiettivi di interesse per l'imperialismo americano, vedi la regione mediorientale e del Golfo Persico. A conferma che chiunque sieda alla Casa Bianca, democratico o repubblicano, si muove sempre al servizio degli interessi dell'imperialismo americano.
Al governo di Kabul che condannava l'assassinio ritenendolo una chiara violazione dei principi internazionali e dell'accordo di Doha che aveva regolato il ritiro americano dal paese, il presidente americano rispondeva che sono gli Usa che dettano le condizioni e che la leadership afghana se vuole guidare l'Afghanistan non può dare ospitalità a quelli che considera "terroristi". Quello di al-Zawahri per la Casa Bianca non sarebbe un assassinio ma una operazione di "giustizia" portata avanti con successo a conferma della determinazione americana contro il terrorismo, affermava Biden rispolverando una dichiarazione del predecessore repubblicano George Bush, il criminale di guerra per le stragi dei civili in Iraq e Afghanistan, "non importa quanto tempo serve, o dove vi nascondete, se siete una minaccia gli Stati Uniti vi troveranno". Continuando a ricorrere al terrorismo e all'omicidio di Stato. Non molleremo mai, assicurava Biden non tanto in riferimento alla "guerra infinita" al terrorismo aperta da Bush quanto alla sfida oramai aperta a Russia e Cina.
7 settembre 2022