Nasce l'Anpi ad Ischia
Formare i giovani, educarli alla lotta per difendere democrazia e diritti L’Anpi non può garantire una presenza liturgica né rappresenta un organismo “apolitico”
di Gianni Vuoso
La manifestazione di inaugurazione della sezione ischitana dell’ANPI, avvenuta alla grande nella Biblioteca dell’Antoniana, ha registrato anche gli auguri formulati della Cellula isolana del PMLI (vedi comunicato pubblicato a parte).
I marxisti-leninisti dell’isola d’Ischia ritengono che l’iniziativa sia davvero importante perché costituisce un forte input per diffondere, in particolare fra i giovani, gli elementi fondamentali per una cultura democratica e antifascista. E ad Ischia c’è bisogno di conoscere i valori della Resistenza, la lotta partigiana, le nefandezze nazi-fasciste. C’è bisogno di conoscere questa storia per evitare che si ripeta, per non dare spazio a gruppi di estrema destra, particolarmente pericolosi per la democrazia, come CasaPound, Forza Nuova e perfino gruppi di neonazisti, soprattutto oggi, in un momento in cui la destra ha acquisito il primato nel nostro paese, quella destra che già ha predisposto il testo della legge che dovrebbe mettere fuorilegge i partiti comunisti.
Oggi l’Anpi rappresenta un prezioso strumento per la difesa della memoria della Resistenza partigiana insidiata e minacciata dallo stesso revisionismo storico sempre più dilagante. L’Anpi ha il compito gravoso di far conoscere un pezzo della storia d’Italia che è ancora avvolto nel mistero, come quello della strategia della tensione. E poi ha il compito di fronteggiare il pericolo fascista, davvero subdolo, rappresentato dalle leggi impopolari e dalle varie controriforme di stampo piduista.
Mentre i marxisti-leninisti dell’isola formulano i migliori auguri per un intenso programma di lotta che senz’altro sarà sostenuto dalla Cellula isolana “Il Sol dell’Avvenir”, ritengono nel contempo, che la lotta antifascista non si possa esaurire nella sola difesa della Costituzione che è stata già stravolta, come attesta la palese violazione dell’art. 11.
Il PMLI conferma che l’obiettivo primario dev’essere il cambiamento radicale della società capitalista che si fonda sullo sfruttamento, sull’arraffamento del profitto, sullo strapotere della grande finanza, sulle ingiustizia sociale e sulle guerre imperialiste.
Insomma, vogliamo ricordare che l’impegno dell’Anpi non può essere quello che si limita ad una presenza liturgica, ma dev’essere quello di un organismo, indipendente sì dai vari partiti, ma non asettico e “apolitico” come tanti amano definire certe associazioni.
I marxisti-leninisti dell’isola ci saranno.
12 ottobre 2022