L’ex senatore berlusconiano, ex autista di Raffaele Cutolo, è indagato per concorso esterno
Cesaro torna agli arresti domiciliari
Accusato di avere rapporti stretti con il clan camorristico dei Puca
Redazione di Napoli
Torna in carcere il capetto di Forza Italia in Campania, Luigi Cesaro, già senatore dell’ultima legislatura e, caduta la sua carica, con la perdita dell’immunità, dovrà tornare agli arresti domiciliari. La misura cautelare era stata disposta dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli all’indomani delle indagini condotte nell’ambito dei rapporti tra la famiglia Cesaro e il clan Puca nella zona di Sant’Antimo, un comune alle porte di Napoli.
A dicembre scorso vi fu l’incredibile no della Giunta delle immunità parlamentari che aveva salvato, grazie all’asse tra destra e renziani, l’ex autista del boss della camorra Raffaele Cutolo; la vergogna fu l’astensione di Pietro Grasso (Leu), Anna Rossomando (Pd), le tre pentastellate Grazia D’Angelo, Elvira Evangelista e Agnese Gallicchio e di uno dei delfini dell’aspirante ducessa Meloni, Lucio Malan di Fratelli d’Italia.
Ora, non essendo più un parlamentare sono stati notificati gli arresti domiciliari emessi nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria, in particolar modo dal Giudice per le indagini preliminari di Napoli, Maria Luisa Miranda, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto patto politico-mafioso a Sant’Antimo (Napoli). Il giudice precedente ha dato ragione all’impianto accusatorio della Procura napoletana contro Cesaro che è attualmente indagato per concorso esterno in associazione camorristica e a breve si dovrebbe celebrare il processo presso il Tribunale di Napoli Nord.
26 ottobre 2022