Era stato nominato da De Magistris
Arrestato il garante comunale dei detenuti a Napoli
Pietro Ioia risponde di associazione a delinquere e traffico di droga
Redazione di Napoli
È del 17 ottobre la notizia dell’arresto del “garante comunale dei detenuti”, Pietro Ioia, nominato dall’ex neopodestà De Magistris durante il suo mandato, figura non prevista dalla legge, ma pronta da affiancare a quella regionale dove siede Samuele Ciambriello. L’accusa della Direzione antimafia è quella di associazione a delinquere finalizzato allo spaccio di droga all’interno del carcere di Poggioreale assieme ad altre 7 persone, tra cui la moglie, ma anche corruzione e utilizzo illegale di telefoni cellulari all’interno della casa circondariale partenopea.
Ioia, in sostanza, si sarebbe avvalso del suo ruolo, che gli consentiva libero accesso all’interno delle carceri, per introdurre, previo compenso, dispositivi di telefonia mobile e sostanze stupefacenti e consegnarli ai detenuti. Veniva fuori un commercio illegale con a capo Ioia che, secondo gli inquirenti, avrebbe versato il denaro su alcune carte ricaricabili in uso a una donna e poi diviso con gli altri sodali dell’organizzazione. Il Giudice per le indagini preliminari di Napoli ha mantenuto le misure cautelari contro gli arrestati temendo la reiterazione del reato o l’inquinamento probatorio.
Questo il commento di De Magistris: “il garante comunale dei detenuti è una figura non prevista dalla legge. Esiste il garante regionale dei detenuti. La nostra amministrazione è stata sempre molto sensibile al tema delle carceri e delle vite di chi è privato della libertà personale e di chi lavora negli istituti penitenziari. Decidemmo, accogliendo anche le richieste di associazioni sensibili su questo tema, di istituire il garante comunale dei detenuti. Facemmo un bando pubblico per conferire l’incarico, senza previsione di compenso”.
26 ottobre 2022