Chiamati in piazza da Uds e Collettivi studenteschi
Migliaia di studenti in difesa della 194 a Napoli
Sit-in per la pace in Ucraina
Redazione di Napoli
Venerdì 21 ottobre a Napoli si sono svolte due importanti manifestazioni che la dicono lunga sulla preoccupazione delle masse popolari nei confronti dell’appena instaurato governo neofascista della ducessa Meloni. In mattinata studentesse e studenti appartenenti ai Collettivi studenteschi e all’Unione degli studenti hanno sfilato per il centro città, da piazza Garibaldi, protestando contro l’esecutivo nero in difesa della legge 194 sull’aborto.
Un corteo combattivo pieno di slogan antifascisti e uno striscione chiaro: “Jatevenne, Napoli non vi vuole”, che riprendeva quello storico delle grandi manifestazioni antimperialiste di Napoli e Genova del 2001; corteo che attraversava via Rossaroll e via Foria arrivando fino allo scalone del Museo archeologico con in testa le ragazze che gridavano “sul corpo decido io, né Gasparri, né Dio”. Duri gli slogan e le proteste contro l'alternanza scuola-lavoro, ma anche forte il ricordo degli operai-studenti Giuseppe, Lorenzo e Giuliano deceduti durante le attività di stage, tanto che i combattivi partecipanti spargevano vernice rossa in ricordo del sangue versato dai tre giovani. Ferma e chiara la dichiarazione del portavoce Uds di Napoli, Zidan Shehadeh: “Siamo scesi in piazza subito per denunciare questo governo che riteniamo di stampo fascista. Siamo preoccupati per tutti i diritti civili conquistati e che sono sotto attacco”.
Nel pomeriggio nei pressi di via Toledo all’altezza di largo Berlinguer vi è stato un partecipato sit-in organizzato da “Sbilanciamoci”, “Rete italiana pace” e “Disarmo in tutta Italia” per chiedere la fine del conflitto in Ucraina e l’apertura di una conferenza internazionale finalizzata alla pace. La zona si è riempita presto di bandiere arcobaleno e di striscioni contro la guerra; ha aderito la Cgil con in testa il segretario di Napoli e Campania, Nicola Ricci, “per dire stop alla guerra e per darsi appuntamento alla grande manifestazione del 5 novembre prossimo”. Hanno aderito anche Legambiente Ischia, Anpi Ischia, Alex Zanotelli e diverse associazioni cattoliche contro la guerra.
26 ottobre 2022