Assemblea aperta per l’unità a Sinistra organizzata dalla CSI a Roma
Il Coordinamento di Unità popolare si ricompatta all'insegna dell'antifascismo e dell'anticapitalismo
Presenti, in presenza o in remoto, anche esponenti di Unione Popolare, sindacati di base, organizzazioni ecologiste, di disobbedienza civile e singoli lavoratori. Tra i 17 interventi quelli dei Segretari nazionali di PCI e PRC Alboresi e Acerbo
Chiavacci per il PMLI propone un convegno a Firenze sull'alternativa di società e sul socialismo
Dai nostri inviati
Nel pomeriggio di sabato 26 novembre a Roma, presso la sala Coworking dello SpinTime Labs, si è svolta un’assemblea aperta per l’unità a Sinistra organizzata dalla Confederazione delle Sinistre Italiane (CSI). All’incontro erano state invitate le organizzazioni politiche, le associazioni, i movimenti, i sindacati di base, di opposizione a questo come al precedente governo.
L’incontro voleva essere un’occasione di analisi e confronto sull’attuale politica italiana, su come ricostruire e rilanciare un fronte di opposizione politica e sociale. Come si leggeva nella lettera di invito la CSI “continua a ritenere che l’esigenza primaria sia l’unità nelle lotte, nelle piazze, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università ma allo stesso tempo che sia necessaria una proposta politica socialista, anticapitalista ed ecologista nata dal dialogo e dal confronto dialettico, anche acceso, e basata su elementi condivisi
”.
L’iniziativa cadenzata da 17 interventi, in presenza o in remoto, tutti interessanti, stimolanti e applauditi dalla sala, ha di fatto sancito il ricompattamento del Coordinamento nazionale di Unità Popolare (UP), dopo alcune vicende divisive intervenute prima e dopo le ultime elezioni politiche, all’insegna dell’antifascismo e dell’anticapitalismo, definiti all’unisono come le principali pregiudiziali per questo fronte unito d’azione dai rappresentanti dei partiti e organizzazioni aderenti, a partire, in ordine temporale, da Marco Morosini per la CSI, Pietro Vangeli per il Partito dei Carc, Enrico Chiavacci per il PMLI, Francesco Cori per La Città Futura, Leonardo Morosini per Inventare il Futuro, Mauro Alboresi per il PCI e Carla Corsetti per Democrazia Atea; ha dato la possibilità di confrontarsi per la prima volta con esponenti di Unione Popolare, con gli interventi e i botta e risposta di e con Maurizio Acerbo per il PRC, Paola Nugnes per Manifesta, Natale Cuccurese per il Partito del Sud, Francesco Bimbi di Potere al popolo seppur presente a titolo personale; ha prefigurato un suo allargamento ad altre organizzazioni, dal sindacalismo di base tramite gli interventi di Roberto Martelli dell’Unione sindacale italiana (USI), alla disobbedienza civile con la portavoce di “Ultima generazione”, all’ecologia, sostenibilità e solidarietà con Andrea Valeriano di Sequs, fino a Carlo, lavoratore della scuola e aderente alla minoranza CGIL che ha ben illustrato la difficile e precaria situazione dell’istruzione nel nostro Paese. Tra gli interventi anche quello del giornalista e scrittore Alberto Fazolo che ha messo in guardia contro la legge anti-Rave del governo neofascista Meloni, anticamera della negazione del diritto di manifestare.
Il PMLI è stato rappresentato in presenza dal compagno Enrico Chiavacci e online dal compagno Erne Guidi, incaricato del Partito nei rapporti con i partiti, sindacati e movimenti della sinistra di opposizione e di classe. Chiavacci nel suo intervento, che pubblichiamo integralmente a parte, ha proposto un convegno nazionale a Firenze sull’alternativa di società e sul socialismo. “Le uniche pregiudiziali che riteniamo siano necessarie nel nostro lavoro unitario, - ha affermato - sono l'antifascismo e l'anticapitalismo. Per il resto, dobbiamo essere capaci – anche perché come già detto il momento e le condizioni delle masse popolari lo
richiedono – di mettere da parte tutto ciò che non ci accomuna, ponendo al centro
ciò che invece ci unisce e che può essere raggiunto o conquistato solo con una
lotta vasta, forte e coordinata. Poi, certamente, sulle molte divergenze che ci sono fra di noi, può starci una franca quanto auspicabile discussione dialettica sulla quale noi non ci tiriamo mai indietro. Ma ciò non deve compromettere quell'unità di intenti e di azione sul programma che faremo, né sulla sua forma organizzativa condivisa, né sulle regole. Questo è quello che auspichiamo”.
“Il Partito Marxista-Leninista Italiano – ha continuato il compagno Chiavacci - non vede alcuna alternativa al capitalismo che non sia una società socialista. La nostra ambizione è sempre stata quella di aprire una grande discussione rivoluzionaria sul futuro dell’Italia e sull’alternativa di società. Abbiamo rilanciato continuamente questo appello che, a dire il vero, fino ad oggi non ha ottenuto un numero tale di risposte affermative per poter essere avviato. Naturalmente ringraziamo tutti coloro che invece l'hanno raccolto e condiviso. Sull'alternativa di società che vogliamo quindi, dobbiamo innanzitutto chiarirci fra di noi e poi fare chiarezza all'esterno per essere compresi ed appoggiati dalle masse popolari. Ciò avverrà se esse prenderanno maggiore coscienza di classe, rendendosi conto che quella è la strada che rappresenta tutti i loro bisogni ed interessi”.
Guidi ha proposto al segretario nazionale del PRC, Maurizio Acerbo, un fronte comune contro il progetto liberista e liberticida di Autonomia differenziata che unisce la “sinistra” borghese del PD al governo neofascista Meloni. Entrambe le proposte hanno trovato il consenso sia della CSI, che tramite il coordinatore Marco Morosini ha dato appuntamento a Firenze per l’iniziativa perorata dal PMLI, sia di Unione Popolare tramite Acerbo per quanto riguarda lo scendere in piazza uniti contro il federalismo neofascista.
30 novembre 2022