Dall'1 all'11 dicembre
Vota e fai votare Sì al referendum sul futuro dello stabilimento ex Gkn
Centinaia di seggi fissi e itineranti allestiti nei luoghi di lavoro, di studio, sedi di circoli e associazioni e nelle piazze di Firenze e Prato
“Rompere l'assedio e tentare il futuro tutte e tutti assieme”
Dal nostro corrispondente di Prato
"Preso atto dell'impasse e dell'inconsistenza dei piani industriali presentati dall'attuale proprietà della ex Gkn, tra l’altro legati alla richiesta di ingenti fondi pubblici, sei favorevole a un intervento pubblico immediato così come all' eventuale concessione della cassa integrazione, vincolandoli però al principio di 'pubblica utilità' e 'controllo pubblico', a partire dal riconoscimento della messa a disposizione dello stabilimento alle proposte industriali e sociali provenienti dai soggetti pubblici, o privati, comprensivi dell'attuale associazionismo operaio, dall'assemblea dei lavoratori che verranno presentate nel comitato di proposta e di verifica regionale come da accordo quadro del 19\1\22?" È il quesito riportato sulla scheda di votazione della consultazione popolare autogestita lanciata dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn dall'1 all'11 dicembre nelle province di Firenze e Prato.
Si tratta, come affermano gli stessi lavoratori di “una consultazione ad alto valore simbolico, non è legalmente riconosciuta ma ci serve per dare una spallata all'immobilismo in cui siamo” dopo che L'ex advisor (consulente) del fondo Melrose, Francesco Borgomeo, che ha acquisito l'ex Gkn promettendo il rilancio della fabbrica e il mantenimento dei posti di lavoro, come previsto dall'accordo di gennaio, ha invece fallito in pieno la sua “missione” e ora cerca di rigirare la frittata attaccando i lavoratori e l'assemblea di lotta permanente per giustificare la mancata presentazione di un serio piano industriale.
Dal 5 settembre Borgomeo è anche protagonista di una infamante e provocatoria campagna stampa tesa a piegare la resistenza degli operai. Utilizza il ricatto occupazionale e mette alla fame i lavoratori in lotta e le loro famiglie rifiutandosi di pagare le mensilità arretrate di ottobre e novembre e accusa i lavoratori ex-Gkn e tutti i solidali che li sostengono ininterrottamente da 17 mesi, di occupazione abusiva, di usare lo stabilimento “come sede del movimento politico Insorgiamo” e per finalità estranee al mantenimento del posto di lavoro, di essere da ostacolo a una ripresa produttiva. Praticamente un appello alle forze di polizia a “liberare” la fabbrica con la forza, magari ispirandosi al recente decreto sugli sgomberi approvato dal governo con la scusa dei rave party.
“Ma il dato di realtà – replicano ancora i lavoratori nell'appello per la consultazione popolare - è che la fabbrica è ormai ferma da 17 mesi, brucia liquidità e noi siamo senza stipendio. Per questo è venuto il momento di rompere l'assedio e di tentare il futuro, tutte e tutti assieme". Chiediamo “un intervento pubblico con pubblica utilità e controllo pubblico, a partire dalla messa a disposizione dello stabilimento alle proposte che verranno da soggetti pubblici, privati e dall'associazionismo operaio”.
Centinaia di seggi sono stati già allestiti davanti ai cancelli di altre fabbriche in lotta contro i licenziamenti, presso le Case del Popolo, centri sociali e popolari, circoli Arci, nelle pubbliche assistenze, bar, SMS, URL, centri culturali e ricreativi, Polisportive, Librerie, piazze, mercati, Biblioteche, scuole, facoltà e poli universitari, fiere, sedi sindacali e presidi COBAS, USB, CUB e Si-Cobas, presso la saletta sindacale del Palazzo Regione Toscana e il Comune di Firenze.
In pochi giorni, nonostante la pioggia che insiste su tutta la Piana tra Firenze e Prato, l'afflusso ai seggi è in costante crescita e dai primi riscontri risulta che siano state già raccolte migliaia di firme. I lavoratori non hanno posto limiti alla consultazione ma alla riunione informativa tenuta il 29 novembre hanno detto di aver stampato 20 mila schede elettorali.
Nel corso dell'assemblea è stato chiarito che questa volta per rispondere alla nuova fase di lotta che si è aperta dopo il mancato pagamento delle mensilità è stato scelto di non organizzare “una manifestazione di piazza come quella che il 18 settembre ha riempito le strade di Firenze, ma un modo di dare la parola a cittadini e cittadine, con un'iniziativa unica nel suo genere a livello nazionale”.
Alla consultazione partecipa attivamente anche la Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI con il compagno Franco Panzarella che ha allestito un seggio elettorale presso l'Istituto Buzzi di Prato e, insieme ad altri compagni solidali e lavoratori ex GKN, dà man forte alla consultazione itinerante nei vari seggi allestiti nelle piazze e presso i circoli e le case del popolo di Prato.
Per quanto riguarda gli sviluppi della vertenza, il Collettivo di Fabbrica e la Rsu hanno ribadito che: “Al momento non sono previsti nuovi tavoli ministeriali, e i lavoratori non hanno più avuto contatti con la proprietà. Il 6 avremo qui, presso lo stabilimento, la commissione lavoro del comune di Firenze, la Regione ha detto che farà un sopralluogo. Ben vengano questi incontri ma non abbiamo voglia di passerelle".
Il 4 dicembre intanto si è tenuta presso la sala mensa dello stabilimento la seconda “giornata campale” dedicata alla fabbrica pubblica e socialmente integrata a cui hanno preso parte centinaia di lavoratori, solidali, professionisti e associazioni che hanno animato e discusso sui vari tavoli di lavoro dedicati ai piani industriali che i lavoratori stanno portando avanti: “I sentieri della convergenza. Firenze e Bologna, verso il patto dell’Appennino - Primo gruppo reindustrializzazione, call for Cargo Bike e mobilità sostenibile - Dalla brigata alimentare alla reindustrializzazione. Call for gruppo di acquisto solidale, mercatino contadino e birrificio artigiano - Per la cittadella della salute. Ambulatorio popolare, salute fisica e mentale, il ruolo della fabbrica sociale - Secondo gruppo di reindustrializzazione: ridisegnare la fabbrica comunità energetiche, fabbrica agro-meccanica verticale - Terzo gruppo di reindustrializzazione: intervento pubblico e altri progetti industriali”.
7 dicembre 2022